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Iniziativa per la traduzione in lingua italiana delle Web Content Accessibility Guidelines 2.0

Obiettivi

Gli obiettivi di questa iniziativa sono:

Regolamento traduzioni W3C

spacer | A cura di Roberto Castaldo | Tuesday 13 January 2009

Introduzione

Questo documento contiene la normativa del Consorzio World Wide Web (W3C) per la creazione e la pubblicazione di traduzioni autorizzate. Sin dalla sua nascita, il W3C si è sforzato di sviluppare tecnologie in grado di raggiungere e servire un pubblico su scala planetaria, indipendentemente da barriere di carattere linguistico o culturale.

A questo scopo è stata creata la presente normativa, per pervenire a traduzioni di qualità attraverso un processo basato sulla trasparenza ed assunzione di responsabilità nei riguardi della comunità, il tutto con la supervisione del W3C.

Le traduzioni autorizzate del W3C possono essere utilizzate per scopi ufficiali nelle lingue diverse dall’inglese. Per esempio, un’ente di standardizzazione che decide di operare sulla base di una raccomandazione del W3C, ma necessita dell’uso della lingua locale; oppure un governo locale che decide di fare esplicito riferimento alle WCAG (linee guida per l’accessibilità dei contenuti Web) nell’ambito del proprio impianto legislativo, ma ha bisogno, a tale scopo, di una traduzione delle linee guida nella lingua locale.

La presenta normativa per le traduzioni autorizzate estende ma non sostituisce la normativa sulle traduzioni volontarie presente sulla pagina sulle traduzioni pubbliche del W3C. Il W3C continua ad incoraggiare le traduzioni create col processo di traduzione volontaria, queste ultime continueranno a giocare un ruolo importante nella continua divulgazione delle tecnologie W3C in tutto il mondo.

Comunque, come evidenziato nella nota “e” qui sotto, nessuna delle traduzioni create attraverso il processo di traduzione volontaria è automaticamente considerata traduzione ufficiale W3C, e quindi queste ultime non hanno alcun riconoscimento ufficiale. Naturalmente esse possono aspirare ad essere sottoposte al processo descritto in questo documento; in ogni caso, ed in presenza di controversie, la versione di riferimento resta quella in lingua inglese (si consulti il Modello di clausola di non responsabilità).

Le fasi della pubblicazione delle traduzioni autorizzate W3C

Le fasi sono le seguenti. Nota sulla terminologia: il termine W3C si riferisce ai rappresentanti dello staff del W3C, come stabilito dal direttivo del W3C

  1. Dichiarazione d’intenti da parte della LTO – Lead Translation Organization (Organizzazione leader):
    1. Un’organizzazione interessata a diventare LTO per lo sviluppo di una traduzione autorizzata di uno specifico documento W3C, deve notificare al W3C tale intenzione, per mezzo della mailing list pubblica dei traduttori. Questa notifica deve contenere:
      1. l’identificazione delle principali organizzazioni partner con cui la LTO coordinerà la revisione della traduzione. La notifica dovrà identificare con chiarezza la natura ed i compiti di ciascuna di queste organizzazioni, e le ragioni per cui quel gruppo rappresenta una rappresentanza adeguata della comunità locale. Se in quel paese vi è un contatto oppure un Ufficio del W3C, questo deve far parte del gruppo. Si osservino anche i requisiti per le rappresentanze (consulta la nota ‘b’ qui sotto) con particolare riferimento ai documenti WAI, e la traduzione prioritaria di un glossario (consulta la nota ‘c’ qui sotto).
      2. l’indicazione che le organizzazioni coinvolte siano già state invitate a prendere parte al processo, ed esse abbiano espresso un parere favorevole.
  2. Valutazione da parte del W3C delle dichiarazioni delle LTO:
    1. Il W3C acquisisce le dichiarazioni d’intenti delle LTO di sviluppare una Traduzione Autorizzata. A questo punto il W3C potrebbe decidere di sospendere il processo, sia perchè non considera accettabile la richiesta (si consulti, per esempio la nota ‘g’), sia perchè non ritiene giustificabile lo sforzo richiesto in riferimento alle attività generali del W3C. Di solito il W3C non approva più traduzioni autorizzzate per lo stesso documento e lingua, anche se alcune duplicazioni come Francese e Francese Canadese, Portoghese e Portoghese Brasiliano, saranno oggetto di esame caso per caso.
    2. In caso di approvazione da parte del W3C, questi comunica alla LTO di procedere con la preparazione di una traduzione candidata per l’autorizzazione.
  3. Preparazione da parte delle LTO delle traduzioni candidate all’autorizzazione (CAT – Candidate Authorized Translation).
    1. L’LTO inizia a lavorare sulla traduzione candidata all’autorizzazione (CAT) del documento.
    2. Al termine, la LTO annuncia la CAT ed i suoi URI sulla mailing list dei traduttori.
  4. Avvio del processo di revisione da parte del W3C:
    1. Il W3C annuncia l’inizio di un periodo di revisione della CAT di almeno 30 giorni sulla mailing list del tratuttori, specificando una lista separata e pubblica, nell’amboto dello spazio Web del W3C o di un suo Ufficio, da utilizzarsi per raccogliere i commenti. Essa potrebbe essere una lista dedicata – per ciascun paese – ad accogliere tutte le CAT di quella specifica lingua, come per esempio la public-auth-trans-hu@w3.org per tutte le CAT ungheresi, o anche una singola lista per quella CAT. Tutti i commenti alla CAT dovranno essere inviati a questa lista, ed i relativi post potranno essere nella lingua della traduzione oppure in inglese.
  5. Notifica da parte della LTO del controllo, del monitoraggio dei commenti e della revisione del CAT:
    1. L’LTO comunica alle organizzazioni partner la disponibilità del CAT, l’avvio del periodo di revisione, e l’esistenza della lista per i commenti, ed invita quindi ad inviare i commenti a questa mailing list; inoltre invia questa stessa comunicazione anche alla mailing list generale dei traduttori.
    2. L’LTO controlla i commenti inviati in lista; se necessario fornisce chiarimenti; e cerca di favorire, laddove possibile, il consenso su specifici argomenti per agevolare la discussione.
    3. Alla scadenza del periodo di revisione, l’LTO pubblica una nuova versione della CAT, e fornisce un elenco, in inglese e nella lingua della traduzione, dei punti emersi, ed un riassunto delle discussioni durante il periodo di revisione, descrivendo le problematiche e le relative soluzioni concordate con gli altri revisori. Questo riassunto dovrà essere inviato ad entrambe le liste, quella specifica per questa CAT e quella generale dei traduttori.
    4. Se durante il periodo di revisione vi sono stati pochi commenti (o addirittura nessuno), l’LTO si assicura che la maggioranza delle organizzazioni coinvolte nella revisione inviino comunicazione alla lista del traduttori, nella quale confermano di avere effettivamente revisionato il documento, e che lo considerano una traduzione accurata.
    5. L’LTO comunica al W3C dell’eventuale necessità – o meno – di un nuova sessione di revisione.
  6. Il W3C replica al rapporto dell’LTO:
    1. Il W3C esamina i commenti pubblici e le conseguenti modifiche fatte alla CAT, e stabilisce, coordinandosi con la LTO, se il documento può acquisire lo status di traduzione autorizzata.
    2. Se il W3C stabilisce che il documento non può ancora essere considerato una traduzione autorizzata, riavvia il processo a partire dal passo 4.
    3. Se invece il W3C decide che il documento può essere promosso:
      1. L’LTO invia il documento al W3C in XHTML valido con codifica UFT-8, adottando lo stesso layout del documento originale (con il foglio di stile CSS predefinito dal W3C) e rispettando le linee guida W3C I18N Activity (per esempio, sull’utilizzo appropriato dei tag relativi alla lingua, delle dichiarazioni di encoding, della gestione della direzione del testo, ecc.)
      2. L’LTO aggiunge al documento una dichiarazione (si consulti a tale proposito la sezione sul Modello di clausola di non responsabilità) e trasferisce il copyright del documento al W3C (MIT, ERCIM, e Keio).
      3. Il W3C provvede alla pubblicazione della traduzione autorizzata sul proprio sito Web (sul server del W3C o – se possibile – sul sito dell’ufficio locale W3C), ed aggiunge la nuova traduzione al sito delle traduzioni del W3C.
        Le traduzioni autorizzate W3C dovrebbero essere chiaramente identificabili, per esempio con una lista separata sulla pagina, e/o con uno stile visuale specifico, ecc.
  7. Gestione degli errori:
    1. L’LTO deve predisporre e gestire una “errata page” pubblica (raggiungibile direttamente dal documento, si veda la sezione sul Modello di clausola di non responsabilità). Questa pagina contiene un elenco degli errori di traduzione con le rispettive correzioni. Gli errori possono essere segnalati tramite la lista utilizzata per la revisione, oppure per mezzo di qualsiasi altra lista pubblica predisposta dall’LTO; tale mailing list dovrà essere facilmente identificabile sulla pagina dedicata agli errori, che dovrà essere mantenuta in costante aggiornamento dalla LTO.

Note e requisiti aggiuntivi

  1. Riguardo al punto 1: sono molte e differenti le tipologie di organizzazioni che possono coordinare il processo di traduzione. Per esempio, potrebbe trattarsi di un ufficio locale del W3C, di un gruppo di ricerca universitario, di una sezione locale dell’ISO, di una specifica organizzazione di disabili. In alcuni casi eccezionali, si potrebbe anche trattare di un singolo individuo, le cui competenze in campo di traduzioni siano comunque ben note al W3C.
  2. Riguardo al punto 1.1: per esempio, nel caso di documento WAI, dovrebbero essere incluse organizzazioni locali di disabili e di ricerca sull’accessibilità. Ancora, nel caso di specifiche relative al Web semantico, dovrebbero essere presenti rappresentanti dei maggiori gruppi di ricerca e/o universitari attivi inquella specifica area.
  3. Riguardo al punto 1.1: in alcuni casi, è necessario l’uso di un glossario e la sua traduzione autorizzata è un prerequisito per la traduzione autorizzata di altri documenti. E’ questo il caso, per esempio, di alcuni documenti WAI nei quali si deve utilizzare il “Glossario di base per i documenti WAI“.
  4. Riguardo ai punti 2 e 6: se necessario, il W3C coinvolgerà il contatto locale W3C oppure lo staff dell’Ufficio nell’accertamento.
  5. Nessuna delle preesistenti traduzioni (elencate sul sito delle traduzioni del W3C) è automaticamente promossa allo status di traduzione autorizzata. Le LTO dovranno seguire gli step definiti nella normativa sulle traduzioni autorizzate se desiderano promuovere una traduzione già esistente, ma potrebbero anche decidere di proporre le loro traduzioni preesistenti come candidate all’autorizzazione (CAT).
  6. Tutte le traduzioni di una nuova versione di un documenti W3C devono passare attraverso lo stesso processo.
  7. Questa normativa si applica esclusivamente a documenti W3C completi e stabili, e non a versioni abbreviate, estratti o working draft. I documenti da sottoporre a traduzione sono quindi le Raccomandazioni W3C, anche se alcune attività del W3C propongono un elenco di documenti aggiuntivi, dei quali si incoraggia la traduzione. E’ questo il caso dei documenti WAI o delle attività QA.
  8. Se il documento presenta dei riferimenti normativi ad altre raccomandazioni W3C, si deve mantenere nella traduzione il link alla versione originale in inglese. Un’eccezione a questa regola si ha quando esiste già una traduzione autorizzata in quella specifica lingua, nel qual caso dovranno essere presenti entrambi i riferimenti, alla versione originale inglese ed alla traduzione autorizzata.
  9. Quando possibile, anche le illustrazioni presenti nel documento dovrebbero essere tradotte (se il traduttore riesce ad accedere ai file sorgenti delle immagini). Anche gli attributi ‘alt‘ dell’elemento HTML ‘img‘ devono essere tradotti. In ongi caso, il testo presente all’interno del codice d’esempio (per esempio i nomi dei tag XML) non deve essere tradotto, vista l’elevata probabilità di errori sintattici o semantici a casua della traduzione stessa.
  10. Una volta che la traduzione autorizzata è stata pubblicata, l’LTO è responsabile della gestione degli errori. L’LTO potrebbe voler trasferire questo compito ad un’altra organizzazione. Ma affinchè una nuova organizzazione possa essere accettata come (nuove) LTO, quest’ultima deve comprendere ed accettare autte le responsabilità elencate nello step 7.

Modello di clausola di non responsabilità

Importante: Il testo che segue deve essere inserito all’inizio di ciascuna traduzione. Tutto il testo presente in questo modello, tranne il titolo originale ed il riferimento iniziale all’LTO, deve essere nella lingua di destinazione.

Titolo del documento W3C originale in inglese

Organizzazione coordinatrice della traduzione (LTO): Indirizzo, link dell’homepage, possibilmente nome(i) ed indirizzo(i) del(dei) coordinatore(i) delle traduzioni

Traduzione [lingua] Autorizzata (per esempio: “Traduction Française Agréée“)

Data di pubblicazione [della traduzione]

Questa versione:
URI di questo documento
Versione originale:
Dated URI del documento originale W3C
Errori:
URI della pagina degli errori, come descritto nel punto 7 della normativa.
Organizzazione coordinatrice della traduzione (LTO):
Indirizzo link all’home page, possibilmente nome(i) ed indirizzo(i) del(dei) coordinatore(i) delle traduzioni
Partner nella revisione della traduzione:
URI del messaggio di notifica che ha dato inizio al processo di traduzione, come descritto nel punto 1 della normativa.
Riepilogo dei commenti pubblici sulla traduzione candidata all’autorizzazione:
URI del riepilogo descritto nel punto 5.3 della normativa.

Questa è la traduzione autorizzata di un documento W3C. La pubblicazione di questa traduzione ha rispettato il processo ed i punti descritti in Policy for W3C Authorized Translations. In caso di dispute, la versione ufficiale della specifica è il documento originale, in inglese.


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