Prospettive euro/dollaro: in ripresa rispetto alla valuta americana   ★

I dati che hanno caratterizzato questo fine settimana, dovrebbero far recuperare terreno all’euro rispetto al dollaro, nonostante qualche problema evidente di agitazione che si sta riacutizzando, soprattutto per il mercato del debito, per i Paesi di periferia come Spagna e Italia. per la prima l’asta odierna dei bonos a 10 anni è andata a buon fine, ma con un rialzo dei rendimenti, mentre i Btp italiani hanno chiuso lo spread con i bund in una situazione quasi immutata, dopo la risalita dei giorni scorsi, pur restando sotto la soglia dei 300 punti base.

Intanto come era atteso il direttivo della Bce ha lasciato invariati i tassi: tasso di sconto allo  0,75%, il tasso marginale sulle operazioni di rifinanziamento  all’1,50%, e il tasso sui depositi fermo allo  zero. Il dollaro invece va in sofferenza a causa di dati macro che hanno deluso sotto tutti i punti di vista:  la produttività  degli Stati Uniti è scesa del 2% contro le attese che erano più ottimistiche con un calo previsto massimo intorno all’1,6%);  il costo del lavoro è aumentato del 4,5% mentre anche in questo caso le previsioni erano ferme su un più modesto 3,6%. Delusione anche da uno dei dati macro Usa più significativi tra i market mover, ovvero il numero di richieste dei sussidi di disoccupazione (indicatore sull’andamento dell’occupazione), dove i sussidi di disoccupazione pur essendo scesi ancora, hanno avuto un alo di sole 5 mila unità, arrivando da 371 mila unità (che era il dato precedente) a 366 mila unità, ma le attese erano previste intorno ad un calo di 11 mila unità, per cui le previsioni parlavano di un punto di arrivo pari a 360 mila unità.

Sospensione rate mutui: la proroga   ★

La sospensione delle rate dei mutui è una possibilità sostenuta dal governo passato per permettere alle famiglie, ma innescata con un accordo tra Abi e associazioni dei consumatori,  di far fronte al periodo di crisi. In molti, nonostante i tassi di interesse non siano mai stati a livelli così bassi, si sono ritrovati nella grande difficoltà di fonte al rimborso previsto dal piano di ammortamento, senza considerare tutti quei casi in cui uno dei portatori di reddito si sono ritrovati senza lavoro.

Insomma difficoltà economiche = possibilità di poter sospendere il pagamento delle rate del mutuo, che verranno posticipate con un allungamento corrispondente al periodo di sospensione, cioè in poche parole, se la sospensione di cui si usufruisce è di 18 mesi e il mutuo finisce tra 20 anni, l’ultima rata verrà pagata tra 21 anni  e 6 mesi. Alla sospensione del mutuo nel biennio passato hanno ricorso tantissime famiglie e con la proroga che è stata stabilita fino al 31 marzo prossimo, c’è da aspettarsi che il numero crescerà ancora in modo quasi esponenziale.

Come per il passato, potranno ottenere la sospensione quelle famiglie nelle quali si verifichi o il decesso del principale portatore di reddito, o la perdita di lavoro, o inabilità a lavoro dovuta a un grave infortunio. Queste condizioni dovranno verificarsi entro al massimo il  28 febbraio 2013, mentre la domanda potrà essere presentata alla propria banca, nelle forme previste, entro il 31 marzo 2013. I mutui agevolati legati a contributi pubblici tuttavia non possono usufruirne.

Tempi duri per l’euro a causa di una ripresa che non c’è   ★

Il Fondo Monetario Internazionale è tornato a guardare con preoccupazione la situazione dei Paesi della Ue, che in più dovranno fare i conti con complicate elezioni (come accadrà per l’Italia e la Germania). In particolare ha tagliato le stime del Pil globale, proprio a causa della scarsa crescita anzi recessione, che prevede si verificherà per il secondo anno consecutivo. Ad andare male saranno soprattutto l’Italia e la Spagna, ma la loro situazione condizionerà anche altre economie più solide come quelle di Francia e Germania.

Per l’Italia il Pil atteso sarà dell’1% più basso rispetto a precedente stima (-0,3%) mentre per la zona euro la crescita per il 2013 anziché salire del+0,2% come previsto in precedenza, scenderà a -0,2%.  Monti commentando i dati odierni ha affermato che ”La revisione al ribasso delle stime sull’economia italiana nel 2013 riflette quella delle altre economie della zona euro e di altre economie avanzate come Usa e il Giappone. Non ci consola, ma ci spinge a concentrarci sulla ripresa”.

Invece il presidente del Fmi, riguardo alla situazione globalmente prevista per il 2013, Lagarde ha voluto ricordare che”Abbiamo evitato il collasso ma dobbiamo evitare ricadute. Il 2013 sarà l’anno del ‘o la va o la spacca’”, ma la ripresa economica resta debole e l’incertezza ancora elevata. Le stime sono meno pessimistiche ma sempre in calo per gli altri Paesi Ue compresa la Germania (con una contrazione -0,3%),  e la Francia (-0,1%), mentre il dato peggiore viene riservato alla Spagna con una contrazione dell’1,5% nel 2013. er i primi segnali di ripresa? Bisognerà attendere il pieno del 2014.

Investimenti e Redditometro: i chiarimenti dell’Agenzia   ★

Gli italiani sono sempre stati un popolo abituati al concetto di risparmio, spesso tramandato dai nonni che aprivano i libretti postali accumulando dei piccoli gruzzoli ai propri nipoti. una cultura che si è tramandata di generazione in generazione. a la novità del redditometro sta causando non poche apprensioni.

Questo ha spinto l’Agenzia delle Entrate a dare i primi chiarimenti in merito, ed in attesa della circolare ufficiale trapelano le prime indiscrezioni. Infatti gli investimenti considerati verranno valutati nel corso di più anni, e non solo su quello di rilevazione dell’eventuale discrepanza, per cui dovranno essere spiegati i meccanismi che saranno adottati.

Ciò permetterà di poter spiegare un determinato investimento anche di un certo valore, fornendo la documentazione che ne darà prova nel corso di un periodo anche di diversi anni. Per quanto riguarda i disinvestimenti viene precisato che “Non è necessario che il disinvestimento sia avvenuto nello stesso periodo dell’investimento: il fisco accetta che un investimento fatto quest’anno sia stato realizzato con disinvestimenti effettuati fino a quattro anni prima. Per somme precedenti invece, in caso di spese importanti, bisognerà dimostrare che si tratta di risparmi di lunga data, magari legati a un conto corrente, a azioni, obbligazioni o qualsiasi altra forma di investimento”.

Ma non solo i risparmi verranno posti al vaglio, ma anche la presenza di polizze assicurative previdenziali appartenenti a quella integrativa facoltativa, all’acquisto di obbligazioni ed azioni, certificati di deposito e buoni fruttiferi. Basterà spiegare ce si tratta eventualmente di un regalo o una eredità lasciata dai nonni, purché i documenti siano chiaramente conformi.

Mutui: gli under 30 li ottengono con grande difficoltà   ★

Il mercato degli immobili e quello dei mutui in Italia è rimasto al palo ormai da mesi e il futuro prossimo non lascia intravvedere una situazione molto più rosea. Ma se si tratta di tempi difficili un po per tutti, per alcuni il sogno di acquistare una casa propria, rischia di trasformarsi in una missione impossibile. Infatti dagli esiti delle pratiche, partendo da coloro che ne hanno fatto richiesta è emerso che circa un quarto di coloro che tenta di accendere un mutuo è rappresentato da giovani under 30.

Fin qui nulla di strano, dal momento che si tratta di persone che hanno poca capacità di risparmio, anche a causa del breve periodo di permanenza nel mondo del lavoro. Solo che, su tutte le richieste approvate in generale, ovvero fatte da qualsiasi tipo di richiedente, solo il 16% di queste è stato approvato a vantaggio dei giovani under 30 anni. Ciò significa che circa l’8% dei richiedenti non ha ottenuto l’approvazione della propria richiesta.

In più nella maggioranza dei casi, le pratiche che hanno avuto esito positivo hanno ottenuto l’aiuto da parte dei genitori, che si sono messi a disposizione come garanti, o che hanno finanziato il prezzo di acquisto riducendo la somma di  mutuo necessaria o hanno comunque dato delle garanzie personali. Sono veramente poche le pratiche di mutuo che non usufruendo di questa agevolazione hanno ottenuto il via libera all’erogazione del capitale e tra questi hanno prevalso le richieste con giovane mono intestatario rispetto a quelle con entrambi gli intestatari under 30 anni.

 

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