Come usare Spotify dall'Italia
Il servizio di streaming musicale sta aprendo in mezzo mondo, ma da noi niente. Però c’è un modo, per aggirare le limitazioni territoriali e averlo anche da noi. Ecco come fare
di Gianni Sibilla Se andate sul
sito di Spotify, il famoso servizio di
streaming musicale finanziato dalla pubblicità, vi accoglie una scritta speranzosa:
Sign up to be first in line when Spotify launches in Italy!.
Ma, per dirla con il poeta, lasciate ogni speranza voi ch’entrate. Perché dopo l’agognata apertura negli States qualche mese fa, Spotify si sta
diffondendo a macchia d’olio in tutta Europa (Austria, Belgio e Svizzera gli ultimi arrivati), ma dell’
Italia non c’è traccia. E non ce ne sarà per un po', anche se ha appena raggiunto i 2,5 milioni di iscritti. “
Non abbiamo piani imminenti di lancio in Italia”,
dicono dalla Svezia, dove ha sede la compagnia. I bene informati dell’ambiente italiano suggeriscono che non è questione delle ridotte dimensioni del nostro mercato musicale, ma un problema ancora più terra terra (le agenzie di pubblicità, su cui pagamenti si sostiene Spotify, da noi hanno termini più dilazionati che all’estero). Tant’è: per il momento, all’orizzonte il nostro paese non c’è.
Però c’è
un trucco per avere Spotify anche da noi. Funziona come molti altri espedienti per usare servizi estero non ancora attivati in Italia: basta registrarsi facendo credere al server che si sta accedendo da uno dei paesi attivi.
Il primo step è quindi quello di scaricare e installare
un programma come
HotSpot Shield o
TunnelBear, che mascherano la
nazionalità del vostro indirizzo Ip. Sono entrambi gratuiti nella versione base, HotSpot Shield non vi permette di scegliere la nazionalità del vostro indirizzo - potrebbero essere necessari diversi tentativi - e può essere un po’ noioso con qualche pubblicità. Tunnel Bear, invece, permette di scegliere la nazione (US o UK), ma ha un traffico limitato al mese, nella versione base (500 mega, più che sufficienti per registrarsi a Spotify).
Una volta fatta partire la
navigazione filtrata da questi programmini, tornate su Spotify e andate all’area
sign-up. Rispetto alle guide che già trovate in Rete, stilate dopo il lancio americano, sono cambiati diversi dettagli. Ora Spotify, dopo
il grande lancio all’f8 di Settembre, è integrato con
Facebook. La sottoscrizione avviene tramite il collegamento a un account del social network – se proprio volete, potete crearvene uno apposta nella stessa pagina, separandolo dal vostro account normale.
Una volta accoppiato l’account Facebook a quello Spotify – schiacciando il tasto
register, Spotify vi porterà immediatamente al download dell’applicazione. Scaricatela e installatela.
Aprite l’applicazione e
fate il sign-in con email e password del vostro account Facebook. Potete ignorare la schermata successiva, semplicemente cliccando su
I’m new to Spotify, let’s go!.
Fatto, siete dentro. Potete anche spegnere i programmi di navigazione. Ora vete Spotify, nella versione base: quella che ogni tot canzoni vi fa ascoltare un messaggio pubblicitario.
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