Archive for the ‘forex’ Category

Forex: Usd in ripresa su Eur del 21 febbraio 2013

Thursday, February 21st, 2013

La coppia di valute Eur/Usd ha visto una nuova giornata di calo della valuta unica rispetto al dollaro americano, a causa dei timori che si hanno di un peggioramento della situazione nell’intera zona euro, così come sembrerebbero indicare i dati macro rilasciati sicuramente poco incoraggianti.

In particolare durante il pomeriggi, sui mercati e le borse europee, il cambi tra EUR/USD ha toccato la quota minima di 1,3183, (valore più basso dal 1° ottobre) per poi arrivare a quota 1,3184, comunque più bassa rispetto ai valori toccati ieri, dove già era stata intrapresa la strada del calo. In particolare il supporto è stato a 1,3039 mentre la resistenza è stata pari a 1,3291.

I dati macro deludenti sono stati:

l’indice PMI dei servizi che è sceso a 48,6 a febbraio da 47,3 del mese precedente, mentre le aspettative erano di una crescita a 49,2;

l’indice PMI manifatturiero della zona euro che è sceso a 47,8 a febbraio (valore destagionalizzato) da 47,9 a gennaio, mentre le aspettative vertevano su una salita a 48,4;

l’indice PMI manifatturiero tedesco è salito ma meno delle attese, arrivando a 50,1 a febbraio (dato destagionalizzato), da 49,8 di gennaio, ma le previsioni si aspettavano un aumento a 50,5.

L’euro è in calo anche rispetto altre valute forti, come la sterlina (sceso sotto la soglia di 0,90) ed anche contro lo yen La situazione potrebbe peggiorare con la comunicazione dei dati ufficiali macro usa, che verranno rilasciati durante la giornata di oggi tra i quali ci saranno quelli sull’IPC insieme al rapporto sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione. G

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Prospettive euro/dollaro: in ripresa rispetto alla valuta americana

Thursday, February 7th, 2013

I dati che hanno caratterizzato questo fine settimana, dovrebbero far recuperare terreno all’euro rispetto al dollaro, nonostante qualche problema evidente di agitazione che si sta riacutizzando, soprattutto per il mercato del debito, per i Paesi di periferia come Spagna e Italia. per la prima l’asta odierna dei bonos a 10 anni è andata a buon fine, ma con un rialzo dei rendimenti, mentre i Btp italiani hanno chiuso lo spread con i bund in una situazione quasi immutata, dopo la risalita dei giorni scorsi, pur restando sotto la soglia dei 300 punti base.

Intanto come era atteso il direttivo della Bce ha lasciato invariati i tassi: tasso di sconto allo  0,75%, il tasso marginale sulle operazioni di rifinanziamento  all’1,50%, e il tasso sui depositi fermo allo  zero. Il dollaro invece va in sofferenza a causa di dati macro che hanno deluso sotto tutti i punti di vista:  la produttività  degli Stati Uniti è scesa del 2% contro le attese che erano più ottimistiche con un calo previsto massimo intorno all’1,6%);  il costo del lavoro è aumentato del 4,5% mentre anche in questo caso le previsioni erano ferme su un più modesto 3,6%. Delusione anche da uno dei dati macro Usa più significativi tra i market mover, ovvero il numero di richieste dei sussidi di disoccupazione (indicatore sull’andamento dell’occupazione), dove i sussidi di disoccupazione pur essendo scesi ancora, hanno avuto un alo di sole 5 mila unità, arrivando da 371 mila unità (che era il dato precedente) a 366 mila unità, ma le attese erano previste intorno ad un calo di 11 mila unità, per cui le previsioni parlavano di un punto di arrivo pari a 360 mila unità.

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Tempi duri per l’euro a causa di una ripresa che non c’è

Wednesday, January 23rd, 2013

Il Fondo Monetario Internazionale è tornato a guardare con preoccupazione la situazione dei Paesi della Ue, che in più dovranno fare i conti con complicate elezioni (come accadrà per l’Italia e la Germania). In particolare ha tagliato le stime del Pil globale, proprio a causa della scarsa crescita anzi recessione, che prevede si verificherà per il secondo anno consecutivo. Ad andare male saranno soprattutto l’Italia e la Spagna, ma la loro situazione condizionerà anche altre economie più solide come quelle di Francia e Germania.

Per l’Italia il Pil atteso sarà dell’1% più basso rispetto a precedente stima (-0,3%) mentre per la zona euro la crescita per il 2013 anziché salire del+0,2% come previsto in precedenza, scenderà a -0,2%.  Monti commentando i dati odierni ha affermato che ”La revisione al ribasso delle stime sull’economia italiana nel 2013 riflette quella delle altre economie della zona euro e di altre economie avanzate come Usa e il Giappone. Non ci consola, ma ci spinge a concentrarci sulla ripresa”.

Invece il presidente del Fmi, riguardo alla situazione globalmente prevista per il 2013, Lagarde ha voluto ricordare che”Abbiamo evitato il collasso ma dobbiamo evitare ricadute. Il 2013 sarà l’anno del ‘o la va o la spacca’”, ma la ripresa economica resta debole e l’incertezza ancora elevata. Le stime sono meno pessimistiche ma sempre in calo per gli altri Paesi Ue compresa la Germania (con una contrazione -0,3%),  e la Francia (-0,1%), mentre il dato peggiore viene riservato alla Spagna con una contrazione dell’1,5% nel 2013. er i primi segnali di ripresa? Bisognerà attendere il pieno del 2014.

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