Visione e Missione
Visione. Dall’avvento di internet e dei media sociali, l’ecosistema dell’informazione ha conosciuto un’accelerazione dell’innovazione sotto tutti i profili. In particolare la caduta delle barriere tecnologiche ed economiche alla pubblicazione ha moltiplicato i partecipanti attivi alla produzione di conoscenze pubbliche: il che essenzialmente ha spostato il sistema strategico dei filtri all’informazione da prima a dopo la pubblicazione generando un nuovo paradigma dell’ecosistema dell’informazione.
In questo contesto il concetto di qualità dell’informazione è tra le nozioni che più sono investite dalla trasformazione. Nel paradigma precedente, la qualità era il frutto implicito dei filtri editoriali, delle autorità tradizionali, dei poteri che erano in grado di consentire o non consentire la pubblicazione. Questi fattori non hanno certo cessato di funzionare. Ma si trovano a dover inseguire una situazione in cui tutto può venire pubblicato e di fatto viene pubblicato senza molti filtri preliminari in rete, per dover poi essere cercato, valutato e interpretato con l’utilizzo di tecnologie e pratiche completamente rinnovate e in piena evoluzione.
La qualità che prima era definita da chi controllava i filtri preliminari alla pubblicazione, deve oggi essere valutata ex post, in base a logiche e meccanismi tutti in via di definizione. La dinamica fondamentale che ha preso corpo in questo nuovo contesto è l'attivazione di filtri sociali, basati sull’azione delle persone che si esprimono, si connettono, si riconoscono in rete, ricostruendo forse elementi di capitale sociale che l’epoca precedente aveva in parte disperso (o almeno generando le condizioni perché questo possa avvenire).
La qualità dell’informazione all’epoca dei media sociali risulta dunque un argomento di ricerca di primaria importanza, anche perché è alla radice della costruzione dell’agenda comune e del coordinamento tra gli abitanti di un territorio. Comprendere le dinamiche della qualità dell’informazione nei media sociali significa anche arrivare a proporre delle ipotesi sulla fattibilità della costruzione di piattaforme in grado di incentivarla, rifiutando programmaticamente qualunque progetto di definizione “top down” della qualità che non solo sarebbe perdente viste le logiche della rete ma ne tradirebbe il compito storico di riequilibrare il capitale sociale disperso dall’eccesso di influenza dei media gerarchici che si era verificato nel paradigma precedente; in realtà, proprio puntando a comprendere come possa emergere un insieme di pratiche orientate alla qualità dell’informazione in rete in una logica “bottom up” si dovrebbe poter arrivare a rinnovare la concezione stessa di qualità dell’informazione, migliorando la dinamica della formazione dell’agenda comune.
Missione. Il compito di <ahref consiste nello sviluppo di una ricerca sulla qualità dell’informazione che emerge dalla rete sociale abilitata da internet e i media digitali, con l’obiettivo di ipotizzare, disegnare, implementare, sperimentare e testare logiche incentivanti che favoriscano il miglioramento della qualità dell’informazione stessa.
Questo implica una quantità di temi di ricerca e approfondimento: la definizione di “qualità” e di “informazione”, la conoscenza delle dinamiche sociali e tecnologiche dei network di persone che si connettono e si esprimono su internet, la relazione tra queste reti digitali e la più ampia rete sociale che si sviluppa nel territorio, la comprensione delle logiche non lineari che si possono riconoscere nella complessità dell’ecosistema dell’informazione, la generazione di ipotesi su ciò che può essere inteso come meccanismo incentivante in quel contesto, i ruoli e le capacità dei vari attori dell’ecosistema stesso.