Sono in treno, curioso su Twitter per vedere che accade durante la presentazione del motore di ricerca Volunia, mi giungono news relative a una presentazione di stampo accademico che sembrava  peraltro malriuscita.

Desidero parlare proprio della presentazione di Volunia , tralasciando momentaneamente le caratteristiche del prodotto.

Fin dal primo video di  presentazione online del progetto Volunia è sembrato una grandissima operazione di trasferimento di valore tra il nome del coordinatore del progetto Massimo Marchiori  e il nuovo servizio web; operazione che sembra ben riuscita.  Peccato che la presentazione del progetto italiano abbia completamente smontato la bella immagine di start-up all’americana che Volunia sembrava avere, dove intraprendenti individui creano servizi che cambiano la vita di tutti.

Nello scorso periodo nell’universo social dei professionisti del web si è parlato molto del “no al lavoro non  retribuito”.

Con questo articolo voglio andare sulla sponda opposta e parlare del lavoro, venduto furbescamente overprice.Vedi le 3 paginette HTML fatte utilizzando le tabelle e senza i meta, vendute a qualche migliaio di euro.

Sappiamo che è difficile valutare il reale valore di un progetto online e sicuramente i sedicenti  “designer porta a porta“  (termine che vuole includere anche le agency scorrette) non sono le persone più adatte a illuminare i malinformati potenziali clienti sul ROI (ritorno sull’investimento) del loro lavoro.

IP singolo per un network di siti ?

Dalla breve conversazione, visibile sopra queste parole, nata spontaneamente su Twitter (che ho ripreso a utilizzare con regolarità) mi si è accesa l’idea di parlare di un argomento che mi sembra abbastanza sottovalutato cioè: l’importanza di differenziare e tenere separati, i siti che compongono il proprio network (parola che uso non nel vero senso del termine ma per indicare un gruppo di siti anche non collegati in modo visibile tra loro); ciò per limitare considerevolmente i rischi, alcuni dei quali  sono accennati nell’articolo precedente: Ricominciando… Riepiloghiamo un anno di Web

Ormai è passato diverso tempo dall’ultima volta che ho scritto su WebVivo, ma non l’ho abbandonato, aspettavo semplicemente di fare un po d’ordine per scegliere come andare avanti. C’è anche una nuova grafica, chi di voi ricorda la vecchia, noterà lo stile molto meno cupo e più umano del sito. In quest’ultimo anno ci son stati molte grandi novità nell’ambito Web vediamo di ricapitolare…

Errori di diffusione delle informazioni

Ormai chi lavora sul web o è appassionato di tematiche legate ad esso, apprende molto da siti dello più svariato genere. Io stesso ammetto di aver ricavato quasi più conoscenze dal web che da tutti i miei megalitici libri universitari…

Fantastico no ? Da un certo punto di vista lo è, ma purtroppo vi sono alcuni aspetti negativi che vanno sempre tenuti in conto.

Renren il social network cinese

A quanto pare Facebook è oscurato in Cina, quantomeno in alcune sue zone. Nonostante alcune ricerche ho trovato poche fonti che trattino l’oscuramento dei social network In Cina, e la maggior parte di esse purtroppo è poco rilevante/verificabile data la provenienza “social”. Nonostante ciò in questo articolo si cerca di inquadrare il social network Renren per trarre nuovi spunti e provare a individuare i futuri sviluppi dei grandi siti cinesi.

Contenuti vs Piattaforma

Un sito web può esser costruito con strategie orientate al contenuto o alla piattaforma, ognuna delle quali offre caratteristiche differenti, sopratutto per quanto riguarda i costi di avvio e i successivi oneri gestionali.

Spesso prima di iniziare un progetto dopo aver scelto gli argomenti di cui vogliamo occuparci si arriva al bivio della scelta delle modalità di trattazione, di seguito proveremo a vedere quali sono le proprietà che differenziano questi due diversi approcci al web.