Forum della comunicazione digitale: un paio di appunti estemporanei

di Nicola Mattina il 7 febbraio 2012

Oggi ho avuto il piacere di moderare ben due momenti del Forum della comunicazione digitale che si è svolto a Milano. Alle 12:30 ero sul palco principale per parlare di brand awarness insieme con Paolo Iabichino (creative director Ogilvyone, Ogilvyaction), Layla Pavone (managing director Isobar Communications), Luca Gurrieri (direttore pubblicità Internet A. Manzoni & C.), Massimiliano Mostardini (managing partner Bird&Bird Italia), Aldo Torchio (responsabile Internet advertising Vodafone) e Michele Ficara Manganelli (presidente Assodigitale).

Nel pomeriggio, invece, ho invitato alcune startup a parlare della loro visione del mondo e dei loro progetti. Le ho selezionate con un criterio molto stringente: doveva trattarsi di aziende, dovevano essere autofinanziate oppure partecipate da un investitore istituzionale. In altre parole: vere startup con una visione abiziosa e la voglia di oltrepassare i confini dell’Italia.

spacer

Credo che entrambi i momenti siano stati interessanti. Pubblico gli appunti che avevo condiviso con i relatori per moderare il panel della mattina.

1. Brand liquidi – Paolo Iabichino
E’ un fatto che anche molte grandi aziende abbiano la necessità di reinvertarsi ciclicamente. Gli esempi sono molti. Tra quelli positivi possiamo citare IBM come azienda che è riuscita a costruirsi una nuova identità e di conseguenza anche una nuova immagine. Mentre possiamo citare Kodak come azienda che, nonostante abbia investito molto su un nuovo brand, non è riuscita a rinnovarsi e il 19 gennaio ha portato i libri in tribunale. In questo contesto, mi chiedo come cambia l’approccio delle aziende alla costruzione del brand e alla sua comunicazione. Come faccio a decidere di investire milioni di dollari per costruire una certa identity, se nel giro di pochi anni posso finire per cambiare completamente pelle? Come faccio a salvaguardare l’investimento?

2. Il ruolo di Internet – Layla Pavone
Tradizionalmente, quando si vuole imprimere un brand e i suoi valori nella testa dei consumatori si è sempre puntato molto sulla televisione, con grandi campagne emozionali. Mi ricordo quando è stato fatto il passaggio da Omnitel a Vodafone. Il nuovo brand di Eni recentemente e via di seguito. In questi giorni, Fiat sta provando a rifarsi una verginità, senza grande successo, con una campagna in cui ci vuole convincere che il futuro dell’Italia sono gli operai alla catena di montaggio come negli anni cinquanta. Su Internet ci sono state molte polemiche. Ma allora qual è il contributo che la Rete da alla costruzione della marca?

3. Co-creazione – Aldo Torchio
Possiamo dire che oggi i marchi devono essere necessariamente co-creati? In realtà abbiamo sempre saputo che la marca si trova al punto di incontro tra quello che vuole l’azienda e quello che percepisce il consumatore. Il problema è che quando sei su Internet questo punto di incontro diventa visibile. La comunicazione delle aziende viene discussa, le persone giudicano e interagiscono. E un grande problema è che le aziende stanno ancora imparando e si devono mettere in gioco in prima persona invece di agire tramite degli intermediari. Qual è l’esperienza di Vodafone?

4. Tra vecchi e nuovi paradigmi – Luca Gurrieri
Ho l’impressione che, al di là delle dichiarazioni di intenti, molte aziende tendano a muoversi su terreni conosciuti salvo fare piccoli aggiustamenti e seguire delle mode. D’altro canto tutta questa creatività alla fine deve diventare un progetto tangibile. Possono essere i progetti come Vodafone Lab gestiti in prima persona dall’azienda oppure la pianificazione pubblicitaria, quindi l’acquisto di banner, pubblicità a performance e via di seguito. Cosa succede in quest’area di confine?

5. Il dinamismo della marca – Massimiliano Mostardini
La marca è una cosa dinamica, liquida, i social network rendono visibile l’area in cui si incontrano la brand image e la brand identity con tutto quello che ne consegue. I consumatori partecipano alla costruzione del brand. Tutto questo ha anche dei risvolti legali ed è interessante notare che esiste anche un dinamismo giuridico.

Grazie a Maria Mastrolia e Fabrizio Cataldi che mi hanno chiesto di contribuire all’evento e a tutte le persone dell’organizzazione che mi hanno dato una mano.

{ 0 comments }

Se Steve Jobs fosse nato a Napoli

di Nicola Mattina il 1 febbraio 2012

Ieri sera ho avuto il piacere di partecipare alla presentazione del libro Se Steve Jobs fosse nato a Napoli di Antonio Menna.
Il libro, scritto con leggerezza e ironia, è piacevole da leggere e scorre veloce. E con ironia lo racconta anche Peppe che ieri sera ne ha letto qualche brano:

{ 1 comment }

Ignite delle startup al Forum della comunicazione digitale

31 gennaio 2012

Il 7 febbraio, a Milano, c’è il Forum della Comunicazione digitale, che sarà anche l’occasione di presentare pubblicamente per la prima volta il progetto Italian Founders. Lo faremo con un ignite e, invece di parlare di noi, faremo parlare un gruppo di startup che ci piacciono molto. A loro, per una volta, non abbiamo chiesto [...]

Continua a leggere →

Intervistato da Fabio Malamocco

30 gennaio 2012

La settimana scorsa, Fabio Malamocco mi ha intervistato per il suo nuovo blog su FanPage. Abbiamo parlato dell’esperienza con Working Capital, del nuovo progetto Italian Founders, della morte della startup Hoobee e della nascita di una nuova startup che si chiama Stamplay, delle cose che ho imparato dai miei fallimenti e della difficoltà di trovare [...]

Continua a leggere →

Da Karl Popper a Steve Blank

28 gennaio 2012

Oggi mi è capito di riprendere in mano un libro di Karl Popper che ho studiato per l’esame di metodologia delle scienze sociali con Dario Antiseri. Il parallelo tra l’epistemologia popperiana, il metodo scientifico e le più recenti teorie sull’imprenditorialità scientifica di Steve Blank ed Eric Ries sono evidenti. Infatti, la nascita e la crescita [...]

Continua a leggere →

MrAssociati cerca un collaboratore

28 gennaio 2012

Il mio amico e mentore Mario Rodriguez è alla ricerca di un giovane collaboratore. Mario è un grande professionista e uno dei maggiori esperti di comunicazione pubblica in Italia: lavorare a suo fianco non può che fare bene a chi ha deciso di occuparsi di relazioni pubbliche. Ecco l’annuncio: MR & Associati Comunicazione cerca per [...]

Continua a leggere →

Intervista con Francesco Mancusi (fondatore di GoWar)

25 gennaio 2012

Francesco Mancusi è fondatorore di Gowar, startup nata durante uno Startup Weekend e incubata a Treviso da H-Farm. A prima vista, il gioco sembra una specie di Risiko, ma in realtà Gowar è del tutto differente e sotto la superficie c’è molto di più Il prodotto GoWar è un gioco di strategia geolocalizzato che consiste [...]

Continua a leggere →

Intervista con Stefano Passatordi di Searcheeze

23 gennaio 2012

Credo di aver visto Stefano Passatordi per la prima volta quando è venuto a presentare la sua startup al Techgarage di Roma ormai tre anni fa: alto, pelato, simpatico, socievole. All’inizio non avevo capito molto bene che cosa volesse fare, ma mi aveva impressionato il fatto il suo nome fosse abbinato a quello di Lorenzo [...]

Continua a leggere →

Mario Brunello a Pappano in Web [guest post]

23 gennaio 2012

Guest post di mia moglie Patrizia, che oltre a essere la mia compagna di vita e la mia socia nella vita professionale, è anche pianista, musicologa e appassionata di musica. Stasera è all’Auditorium di Santa Cecilia ad ascoltare Mario Brunello diretto da Antonio Pappano. Stasera all’Auditorium di Santa Cecilia è di scena il concerto per [...]

Continua a leggere →

Ho un’idea per una startup (un racconto)

21 gennaio 2012

Quest’estate mi sono divertito a scrivere una storiella, giusto per il gusto di cimentarmi con la narrativa. Rileggendola a distanza di qualche mese credo che farò a meno di unirmi alla folta schiera di aspiranti scrittori di romanzi «Ho un’idea per una startup», scrive Maria su Internet Startup Scene. «Come faccio a tutelarla da chi [...]

Continua a leggere →

Le fondamenta di Italian Founders

20 gennaio 2012

In tre anni di esperienza con il progetto Working Capital di Telecom Italia, sono arrivato alla conclusione che i soldi, spesso invocati come il principale ostacolo alla nascita di nuove imprese in Italia, non sono il vero problema, almeno nell’area dell’ICT dove una startup nasce con investimenti di poche decina di migliaia di euro. Nel [...]

Continua a leggere →

Global Game Jam 2012 a Roma: da non perdere!

20 gennaio 2012

Il prossimo fine settimana andrò a vedere cosa succede alla Global Game Jam a Roma (vedi il programma): Avviata nel 2009 dall’IGDA Education Special Interest Group, la Global Game Jam e’ un evento annuale realizzato contemporaneamente in diverse parti del globo. Una game jam e’ un’iniziativa che permette a gruppi di sviluppatori di incontrarsi fisicamente [...]

Continua a leggere →

Intervista con Massimo Scarpis di Corso12

19 gennaio 2012

Corso12 è una delle startup incubate a Treviso da H-Farm. Ideata da Massimo Scarpis, è un’app per smartphone che si trova all’intersezione tra un sito di photo sharing e un sito di dating: infatti permette di usare le fotografie per conoscere e incontrare nuove persone. Gli inizi Ho 27 anni e ho iniziato a occuparmi [...]

Continua a leggere →

Founder Institute: appunti sull’esperienza ad Amsterdam

18 gennaio 2012

Ieri sera ho partecipanto a una sessione del Founder Institute ad Amsterdam (il programma dell’intero semestre). Si tratta di un progetto lanciato da Adeo Ressi (imprenditore seriale e creatore di TheFunded) che ha l’ambizioso obiettivo di globalizzare la Silicon Valley. In pratica si tratta di un percorso di quattro mesi che prevede un incontro settimanale [...]

Continua a leggere →

Intervista con Fabrizio Capobianco di Funambol

16 gennaio 2012

Fabrizio Capobianco è fondatore di Funambol, società nata in Italia e trasferitasi nella Silicon Valley dove è cresciuta globalmente e ha compiuto con successo diversi round di finanziamento per oltre 30 milioni di dollari. Fabrizio ormai è emigrato in pianta stabile negli Stati Uniti e ha racconto in diverse occasioni la sua avventura e la [...]

Continua a leggere →

Juicerss: un progetto del 2006 che forse è ancora attuale

15 gennaio 2012

Il mio hard disk contiene molte ipotesi di lavoro, idee per progetti, presentazioni a prospect e via di seguito. In questi giorni, facendo pulizia e ordine, sto scoprendo delle vere e proprie chicche, come questa che condivido. Nel 2006, avevo ipotizzato un aggregatore che fosse in grado di filtrare le notizia usando il collaborative filtering: [...]

Continua a leggere →

Open data. Open society

14 gennaio 2012

Facendo ordine nel mio computer ho trovato delle slide che avevo fatto a febbraio sul tema degli open data. Si tratta solamente di una bozza, ma forse possono tornare utili a qualcuno, quindi le ho messe su Slideshare: Open data. Open society View more presentations from Nicola Mattina

Continua a leggere →

Da Working Capital (un bilancio) a Italian Founders (una prospettiva) #1

13 gennaio 2012

Il 31 dicembre 2011 è terminata la terza edizone del progetto Working Capital di Telecom Italia: per tre anni ne abbiamo gestito insieme con dPixel l’operatività facendo scouting sul territorio di progetti, organizzando eventi, curando la comunicazione online e occupandoci di tante altre cose che ne hanno decretato il successo. Nel 2012, il progetto cambierà [...]

Continua a leggere →

Intervista con Barbara Labate di Risparmio Super

9 gennaio 2012

Risparmio Super è un’altra delle startup passate per Working Capital e quello di Barbara Labate fu senza dubbio uno dei migliori pitch della tappa romana del 2010. Il servizio Risparmio Super è un comparatore online dei prezzi dei supermercati, dedicato a prodotti alimentari e a elettrodomestici. Per usarlo è sufficiente andare sul sito o sulla [...]

Continua a leggere →

Intervista con Max Ciccotosto di Wishpot

5 gennaio 2012

Mi sono imbattuto nel nome di Max Ciccotosto sogliando la lista delle startup partecipate da H-Farm: mi incuriosiva il fatto che fosse un business nato fuori dall’Italia e che non fosse stato incubato nella fattoria trevigiana. Dall’Italia all’America (e a Microsoft) Sono arrivato per la prima volta negli USA come exchange student presso l’università di [...]

Continua a leggere →

← Previous Entries

gipoco.com is neither affiliated with the authors of this page nor responsible for its contents. This is a safe-cache copy of the original web site.