Il percorso delle Venice Sessions prosegue verso i nuovi scenari del design per immaginare i nuovi spazi, fisici e virtuali, di interazione con il mondo e comprendere le conseguenze di questo lavoro di progettazione.
Il lavoro di ricerca avviato dalle Venice Sessions continua attraverso l’indagine della progettazione del futuro passando per le interfacce che medieranno la nostra interazione con il mondo in cui viviamo.
Il 2 luglio il Future Centre di Venezia ha ospitato un nuovo appuntamento con esperti di livello internazionale che Venice Sessions ha chiamato a raccolta sui diversi temi affrontati di volta in volta lungo questa esaltante indagine del futuro e delle sue conseguenze sul nostro presente.
Il confronto fra menti sorprendenti capaci di aprire la strada a nuovi mondi, di “distruggere e ricostruire” dettando nuovi paradigmi, è continuato insieme a Justin McGuirck, direttore di ICON, Joseph Grima, ricercatore e già direttore dello Storefront for Art and Architecture di New York, Guta Moura Guedes, co-fondatrice di Experimenta e direttore di EXD Biennale, e molti altri protagonisti dell’innovazione in questo settore.
Un quinto appuntamento volto a capire come incide e come inciderà sul nostro rapporto con l’ambiente in cui viviamo il modo in cui progettiamo questa stessa interazione, attraverso molteplici livelli di mediazione, dal fisico al virtuale.