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Romagna

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Informazioni generali sulla Romagna

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Viaggiare in Romagna significa assaporare un territorio ricco, in cui estate e inverno si susseguono in una giostra instancabile.

Nell’entroterra, la Romagna racchiude un patrimonio naturalistico, storico, culturale, eno-gastronomico molto importante mentre la costa romagnola, con le sue spiagge attrezzate, i locali notturni, le discoteche, le strade che non dormono mai, costituisce un punto fermo nella mappa dei divertimenti.

La romagna è compresa tra il fiume Sillaro ad ovest, il Reno a nord, l’Appennino tosco-romagnolo a sud-ovest fino al monte Maggiore nell’Alpe della Luna. Da qui, il confine si estende fino a Fiorenzuola di Focara, tra Gabicce mare e Pesaro. La Romagna comprende le province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e parte della provincia di Bologna (Imola e zone limitrofe) e della provincia di Pesaro e Urbino. Si considerano facenti parte del territorio romagnolo anche Badia Tedalda, una parte del comune di Sestino (in provincia di Arezzo), Firenzuola, Palazzuolo sul Senio e Marradi (provincia di Firenze).Una parte di questo vasto territorio è costituita dalla zona del Delta.
Al suo interno, si alternano boschi e pinete, lagune stagni, campi coltivati e canneti, , che ospitano grande varietà biologica e molte specie di uccelli. Per questo motivo, il Delta è un sito di importanza internazionale e l’ecosistema lagunare costituisce un grande patrimonio naturale, storico e culturale, tutelato grazie all’istituzione, nel 1988 del parco Delta del Po. Addentrarsi in questa zona significa incontrare luoghi di rara bellezza: Il Po di Goro, l’Abbazia di Pomposa, Comacchio con le sue valli e i suoi lidi. Il parco del Delta lambisce i confini Ravennati, superati i quali ci si trova al cospetto di una tra le più imponenti manifestazioni di genio artistico e culturale: Ravenna.

La magnificenza del periodo goto e bizantino ha fatto di Ravenna una città conosciuta nel mondo per i suoi mosaici, con ben otto edifici dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco. La Basilica di Sant’Apollinare in classe, il Mausoleo di Galla Placidia col suo cielo stellato, la basilica di San Vitale, il Mausoleo di Teodorico sono solo alcuni dei siti degni da visitare a Ravenna.

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Scendendo nella zona meridionale della Romagna, lo scenario cambia, il paesaggio si anima di dolci colline cosparse di vigneti e uliveti e di improvvise rupi da cui si domina il paesaggio. Colline e mare si abbracciano a Rimini cuore della riviera romagnola.
Mix di cultura, arte, mare e svago, Rimini costituisce la capitale ideale della Romagna. Fondata dai Romani nel 268 a.C. col nome di Ariminum, è durante la signoria di Sigismondo Malatesta (1432-1468) che Rimini vive la sua epoca più prestigiosa. Sigismondo, infatti, vuole a Rimini artisti come Filippo Brunelleschi, Leon Battista Alberti e Piero della Francesca, che fanno di lei un fulgido centro culturale.
Passeggiando per il centro storico di Rimini, dall’Arco d’Augusto a piazza tre Martiri fino al Tempio Malatestiano e al Ponte di Tiberio, si respira un’atmosfera di fascino antico. Marina centro è invece il fulcro della Rimini balneare. Qui, trovano spazio i grandi alberghi sul mare, i bar e i ristoranti aperti fino a tardi, i locali alla moda. Di particolare interesse l’entroterra riminese. Risalendo la Valle Marecchia, ci si immerge nel paesaggio della parte romagnola del Montefeltro, dove sorgono rocche, fortificazioni e borghi murati, espressione delle antiche lotte tra Malatesta e Montefeltro. Da Rimini seguendo la via Emilia fino a sant’Arcangelo di Romagna, si raggiunge Verucchio e la repubblica di San Marino.

San Marino è la più antica e piccola repubblica del mondo. Questa sua collocazione a ridosso del Montefeltro, tra le valli del Marecchia e del Conca, ne fanno un punto panoramico privilegiato da cui è emozionante dominare le valli circostanti. L’ antico borgo abitato, con la sua struttura medievale e le mura cinquecentesche, è meta di migliaia turisti in ogni stagione dell’anno.

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E’ sulla riviera che la Romagna sfodera il suo estro creativo e la sua famosa ospitalità. La riviera romagnola è la costa che si estende tra Ravenna e Cattolica, passando per Milano Marittima, Cervia, Cesenatico, Rimini e Riccione. E’ la protagonista indiscussa delle estati italiane e la capitale del turismo europeo. La costa romagnola è famosa infatti come “divertimentificio”, ossia culla del divertimento per tutte le età, specchio di mode e tendenze in rapido mutamento. Le spiagge sono attrezzate di bar, ristoranti, campi da beach volley, campi da beach basket, tennis, bocce, strutture per bambini, biblioteche e centri benessere.

Sulla costa romagnola è facile trovare di tutto e per tutte le tasche: dagli hotel a 4 stelle, lussuosi con vista sul mare, alle pensioni a gestione famigliare. Dalle discoteche riccionesi famose in tutto il mondo, come Cocoricò, Pascià e Peter Pan, alle antiche balere. Con i suoi parchi-giochi, la riviera romagnola rappresenta uno dei pochi posti al mondo dove divertimento e relax vanno di pari passo e coinvolgono tutta la famiglia. Chi si reca in Romagna può trascorrere una giornata allegra nei parchi tematici più famosi d’Italia: Mirabilandia a Ravenna, Fiabilandia a Rimini, Aquafan e Oltremare a Riccione, l’Acquario di Cattolica.

Visitare la Romagna, da nord a sud, equivale a un tuffo non solo nel divertimento, ma anche nella tradizione di queste terre, da sempre viva e attiva. In primo luogo, la Romagna si identifica con la sua fiorente tradizione artigianale.
Nelle zone palustri del delta del Po, infatti, la necessità dell’uomo di adattarsi a una natura difficile e spesso insalubre, ha portato a sfruttare tutte le risorse del territorio, perfino la canna (“pavera” da queste parti), il cui arbusto era usato per tessere stuoie e le foglie per intrecciare sporte e cappelli. Dalla “bosmarola” (erba spontanea) invece, si ricavavano scopini e spazzole. Queste attività sopravvivono in particolare nella zona di Bagnocavallo, in provincia di Ravenna.
A Rimini, invece, è ancora attiva la lavorazione del merletto a tombolo, ma si possono trovare anche oggetti in ferro battuto, terrecotte, vimini, ceramiche e tele a stampa.

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Tradizione che merita un discorso a parte è quella eno-gastronomica, tra le più ricche d’Italia. La cucina è caratterizzata dall’amore per la semplicità unito a un connubio tra il sapore del mare e quello dell’entroterra. Simbolo della Romagna è sicuramente la piadina, insieme alla pasta fatta in casa, come tagliatelle, passatelli e cappelletti.
Dopo i primi, famosi i brodetti di pesce cervesi o le grigliate di pesce azzurro. Località famosa per i suoi ottimi ristoranti di pesce è senz’altro Cesenatico, dove si può gustare la cucina tradizionale a due passi dal mare.
A Rimini, l’influsso delle colline si mescola a quello del mare, generando un’interessante commistione di sapori: ravioli, cappelletti, strozzapreti sono seguiti da grigliate di carne e di pesce, la famosa rustida e poi fritture e umidi. Produzione famosa dell’entroterra, il formaggio di fossa di Sogliano sul Rubicone.

Famosa è anche la tradizione enologica della Romagna.
Le colline dell’entroterra costituiscono l’ambiente ideale per alcuni tra i più prestigiosi e antichi vitigni d’Italia: il Sangiovese, il Trebbiano, l’Albana, la Cagnina e il Bombino Bianco, da cui si ricava il Pagadebit. Quest’ultimo deve il suo nome al fatto che, essendo il vitigno molto resistente, i contadini riuscivano a produrlo anche nelle annate peggiori, salvandosi così dai debiti. Sulla costa ravennate, invece, si produce un’uva dal carattere più deciso, grazie ad ambiente umido e ad aria e terreno fortemente salmastri. Se ne ricavano, infatti, 4 vini Doc: Sauvignon, Bianco del Bosco (bianchi), fontana e Merlot (rossi). Sono noti anche come “vini delle sabbie”.

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