La neve che ha imperversato sull’Italia per quasi 15 giorni si sta dissolvendo (in pianura, a dire il vero, visto che nei paesini di collina e montagna la situazione resta critica), ma la questione ‘spese per maltempo’ è ben lungi dall’essere risolta. Il problema è sempre li, da affrontare alla radice, con l’obiettivo prioritario di fornire chiarimenti sulle procedure che i comuni dovranno attivare per il rimborso delle spese sostenute nell’affrontare l’emergenza neve. Questo il senso della lettera che il presidente dell’Anci Graziano Delrio e il delegato alla protezione civile Roberto Reggi hanno inviato ai sindaci, dopo il vertice di Palazzo Chigi durante cui il governo si è impegnato a ‘coprire’ le spese affrontate dai Comuni per le attività straordinarie condotte durante l’emergenza. Una decisione successiva al Dpcm che ha stabilito “il coinvolgimento delle componenti e delle strutture operative del Servizio nazionale della Protezione civile per fronteggiare l’emergenza”, conferendo al prefetto Franco Gabrielli i poteri di coordinamento.

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Via libera del Senato al d.l. milleproroghe, che torna alla Camera per la terza e ultima lettura. Il decreto è passato con 255 voti favorevoli e 34 contrari. Il maxiemendamento del Governo ha recepito le proposte emendative che sono state ritenute ammissibili dalla presidenza e approvate dalle commissioni riunite prima e quinta del Senato. Quattro emendamenti approvati dalle commissioni sono stati giudicati inammissibili: l’1.100, il 7.100, il 7.1, l’11.0.1. Si tratta dell’emendamento dei relatori Malan e Mercatali che riguarda lo sblocco di alcuni concorsi e di passaggi di ruolo dentro la Pa in particolare all’interno del ministero dell’Economia, dell’Agenzia delle entrate, e nella magistratura.

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Di recente, è stato emanato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 novembre 2011, pubblicato nella GU del 20 gennaio 2012, n. 16, con il quale sono state previste le rideterminazioni delle compartecipazioni regionali all’imposta sul valore aggiunto e all’accisa sulle benzine e delle aliquote dell’addizionale regionale all’IRPEF, per l’anno 2010, ai sensi dell’art. 5, comma 2, del decreto legislativo 18 febbraio 2000, n. 56. In particolare, viene stabilito che la compartecipazione regionale al gettito dell’Imposta sul valore aggiunto, per l’anno 2010, sia del 49.10 per cento del gettito effettivo dell’IVA, come desunto dal rendiconto generale dello Stato. Tale forma di finanziamento da parte dello Stato è estremamente importante per le Regioni a Statuto ordinario in quanto serve ad integrare le risorse proprie per il finanziamento della spesa sanitaria regionale.

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