ASSOCIAZIONI IN PARTECIPAZIONE, BASTA FINTE!

L’associazione in partecipazione è un contratto disciplinato dal codice civile e dalla legge 276/03.
I termini usati per definirlo danno l’idea di un rapporto tra due soci di un’attività, con tanto di divisione di utili e perdite.
Eppure è spesso usato per assumere le commesse e i commessi dei negozi, che in realtà hanno ben poco a che fare con un’attività imprenditoriale. È evidente che con questo strumento le aziende possono utilizzare il lavoro dei giovani e non solo, risparmiando sui costi ed evitando di applicare il contratto nazionale con le tutele e i diritti che ne conseguono per i dipendenti.
Il Contratto Collettivo Nazionale del Terziario, Distribuzione e Servizi prevede la figura professionale dell’addetto vendite dei negozi, stabilendo i doveri e garantendo i giusti diritti, tra i quali una retribuzione certa, la copertura pensionistica, l’assistenza sanitaria integrativa e tanti altri. Non ultimo il diritto al trattamento di disoccupazione in caso di perdita del posto di lavoro.
Di fatto le aziende che utilizzano il contratto di associazione in partecipazione per assumere commesse e commessi, eludono l’applicazione del contratto collettivo nazionale e fanno un danno ai lavoratori, sia economico (le retribuzioni previste dal CCNL infatti sono nettamente superiori) che in termini di tutele e diritti.

Vogliamo quindi smascherare le finte associazioni in partecipazione.
Vogliamo combattere gli abusi e incentivare l’utilizzo del contratto di lavoro dipendente.

Abbiamo lanciato questa campagna di informazione e sensibilizzazione per creare consapevolezza rispetto all’importanza di un contratto di lavoro giusto e stabile.
Staremo in mezzo alla gente e tra i lavoratori, nei centri commerciali e nelle vie commerciali delle città, per farci dire dove esistono abusi, per raccogliere segnalazioni e domande.
Infine contatteremo le aziende della distribuzione, le catene commerciali e pretenderemo il rispetto dei diritti dei lavoratori, a partire dalla corretta assunzione, aprendo percorsi di stabilizzazione dei lavoratori e denunciando le situazioni irregolari.

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