spacer
spacer
Affacciato sul Web dal 1995

spacer Sono consigliere comunale di Torino del Movimento 5 Stelle. Scopri chi sono io e visita il sito della lista.

Mar 13 - 3:46
Ciao, essere umano non identificato!
Italiano English Piemonteis
home
home
home
chi sono
chi sono
guida al sito
guida al sito
novità nel sito
novità nel sito
licenza
licenza
contattami
contattami
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
vb's net blog [en]
vb's net blog [en]
fotoblog
fotoblog
vecchi blog
vecchi blog
personale
documenti
documenti
foto
foto
video
video
musica
musica
attività
net governance
net governance
software
software
aiuto
howto
howto
guida a internet
guida a internet
usenet e faq
usenet e faq
il resto
il piemontese
il piemontese
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
software antico
software antico
lavoro
consulenze
consulenze
conferenze
conferenze
job placement
job placement
business angel
business angel
siti e software
siti e software
admin
login
login
your vb
your vb
registrazione
registrazione
spacer

Near a tree by a river
there's a hole in the ground

spacer
Ultimi post
10/3Un movimento di cuore
7/3Un milione di scale rotte
6/3Se lo Stato arresta la pace
2/3Il Movimento restituisce 6.342 euro al Comune
29/2A testa alta
spacer
Ultimi commenti
Cloud Un movimento di cuore
vb Un movimento di cuore
Giuseppe Un movimento di cuore
Cloud Un movimento di cuore
pannelli fonoas... Binari uccisi
FRANK Un milione di scale rotte
Cloud Un milione di scale rotte
vb Wikipedia censura il Movimento 5 Stelle e non sa nemmeno il perché
Cloud Wikipedia censura il Movimento 5 Stelle e non sa nemmeno il perché
Marco[n] Il Movimento restituisce 6.342 euro al Comune
Tutti i commenti »
Sabato 10 Marzo 2012, 12:27
SinchËstèile

Un movimento di cuore

Non mi piace molto parlare di questioni che esulano dal mio mandato comunale, ma è da giorni che vorrei dire qualcosa sulle vicende dello scorso weekend, sulla serie di post in cui Grillo attacca alcuni consiglieri emiliani e l’incontro di attivisti tenutosi a Rimini. Se ne potrebbe parlare per pagine, ma vorrei comunicare solo un paio di cose fondamentali.

La prima è che c’è in giro grande confusione tra il concetto di movimento e quello di partito. Un movimento non ha iscritti né regole, cambia continuamente percorso in modo anche contraddittorio, si basa sulla condivisione volontaria degli obiettivi e su forme di leadership dettate dall’autorevolezza, e in ultima analisi sui rapporti interpersonali tra singoli, che nessuno può obbligare a fare ciò che non vogliono. Un partito si basa sulle regole, sui diritti e sui doveri assunti da chi vi partecipa, sulla conta degli iscritti con le votazioni (online o per alzata di mano cambia poco), su gerarchie ben definite in cui qualcuno (un singolo o un’assemblea cambia poco) dà ordini a qualcun altro, e in ultima analisi si basa su rapporti di potere interno, spesso legati alla visibilità e al consenso dei singoli esponenti.

Mi è chiaro che Grillo intende se stesso come il punto di riferimento di un movimento, libero di fare e disfare a proprio piacimento riflettendo ciò che ritiene andare nello spirito e nell’interesse generale, a partire dall’impedire qualsiasi trasformazione in partito. Mi è chiaro che molti dei consiglieri eletti e degli attivisti più assidui del Movimento 5 Stelle, persino senza rendersene chiaramente conto, spingono per un passaggio al partito, con regole che garantiscano a ognuno di loro una fettina di potere sulla gestione del Movimento, e vincolino lo stesso Grillo. Mi è infine chiaro che alla maggior parte degli elettori interessa solo che noi manteniamo l’onestà e il programma su cui ci siamo impegnati; dell’organizzazione interna importa poco o niente, purchè non ci si ammazzi a litigare.

Di qui, invece di discutere animatamente su singoli fatti e singole persone, dovrebbe partire una riflessione collettiva su chi siamo e dove vogliamo andare; ne abbiamo urgente bisogno.

Però, secondo me, non sono le regole il punto più importante; e vorrei a questo proposito raccontare un aneddoto. Due anni fa, dopo le regionali in Piemonte, il clima di festa si trasformò presto in tempesta. Ci mettemmo a litigare tra noi in rete per le solite questioni di procedura e di principio, le stesse che si ripropongono oggi in Emilia. Io scrissi un post, partì un flame, decine di commenti. Verso la fine trovai un commento di un certo Alberto dei No Tav, che diceva innanzi tutto questo:

Un movimento, un gruppo, un’associazione vive, prospera, cresce se alla base di tutto c’è la stima reciproca e il profondo rispetto degli uni verso gli altri; ma non basta. Bisogna sforzarsi di cfedere veramente che: “Tante teste, tante idee e questo è un plusvalore”. Noi del mvimento NO TAV siamo una forza perché ci stimiamo e ci vogliamo bene prima di tutto, poi perché abbiamo imparato ad essere tolleranti verso le idee degli altri (NO TAV).
Si possono dire tante cose giustissime, ma qualche volta è “come si dicono” che rovina la frittata. Comunque è bellissimo che a differenza degli altri partiti ci sia la capacità di discutere pubblicamente “in piazza” le proprie idee. Anche se si scandalizzano i benpensanti.

Alberto è una persona eccezionale; ha ragione su tutta la linea. Il Movimento, se morirà, non morirà per infiltrazioni o per carrierismi. Morirà perché avremo smesso di stimarci, rispettarci e volerci bene tra noi, nonostante le nostre differenze, e quindi di essere entusiasti ed energici e di divertirci in ciò che facciamo, e il degrado sarà solo una conseguenza di tutto questo. Le stesse persone che in un contesto positivo agiscono positivamente, in un contesto negativo diventano paranoiche, egoiste e cattive.

Da quasi un anno, mettendo la testa fuori dal proprio ambito locale, nel giro interno al Movimento si vedono paure, fantasmi, sfiducia reciproca. Questo avviene perché, di fronte alla normale ansia della compagnia esordiente che ha conquistato i teatri di periferia ma ora deve debuttare a Broadway, abbiamo smesso di parlarci di persona; ci conosciamo e ci capiamo sempre di meno, fino a che non ci fidiamo più. Dobbiamo parlarci senza paura col cuore in mano, anche criticarci reciprocamente dove c’è bisogno, per poi ricostruire fiducia e spirito di squadra; ma farlo anche a quattr’occhi, non solo tramite una tastiera e con tutti gli equivoci che la comunicazione in rete porta con sé.

Per questo spero che l’escalation di provocazioni e incomprensioni si fermi, che tutti ragionino su come capirsi, e che si apra un dialogo sincero. Trovate voi litiganti le forme e le sedi opportune (io in questi giorni non faccio altro che cercare di far ragionare tutti, spesso prendendomi insulti a prescindere… è il triste destino dei costruttori di ponti). Però facciamolo.

Tag Technorati: movimento 5 stelle, beppe grillo

4 commenti »

spacer
Mercoledì 7 Marzo 2012, 11:20
TorinoInBocca, SinchËstèile

Un milione di scale rotte

Se, come me, utilizzate la metropolitana tutti i giorni, sapete benissimo che da molto tempo ormai le scale mobili sono più spesso rotte che funzionanti, nonostante abbiano pochissimi anni di vita. In sostanza, pare che per un errore di progetto la cinghia che trascina i gradini si consumi più in fretta del previsto, tanto che alla fine il produttore ha accettato di sostituirla gratis; tuttavia non sono stati in grado di intervenire in tempi ragionevoli, perché non avevano i pezzi di ricambio pronti e non avevano previsto che le scale si sarebbero rotte così in fretta. Peccato però che il contratto di manutenzione sia costato alle casse pubbliche quasi un milione di euro in due anni!

Noi lavoriamo su questo problema sin da quando siamo entrati in consiglio comunale, e abbiamo all’attivo ben tre interpellanze. Abbiamo preparato il video che vedete per raccontare questa storia, sperando che a breve la situazione torni alla normalità. Certo che resta la domanda: alla fine chi ripaga la città dei mesi di disservizio?

Tag Technorati: metropolitana, torino, disservizi, scale mobili, movimento 5 stelle

2 commenti »

spacer
Martedì 6 Marzo 2012, 16:23
Life&Universe

Se lo Stato arresta la pace

Ieri sera sono andato a una riunione in via Garibaldi con decine di persone, i cattolici per la valle, esponenti dei movimenti di sinistra, cittadini qualsiasi, per progettare una protesta No Tav secondo i metodi di Gandhi. Alla riunione c’era anche Turi Vaccaro, una persona eccezionale, una persona che emana un’aura di bontà e di illuminazione; una persona che si è messa davanti alle ruspe, arrampicata sugli alberi, fatta portar via di peso fermando battaglioni di polizia col suo corpo nudo, senza fare male a una mosca, sempre sorridendo a tutti, carabinieri compresi.

spacer

Turi sedeva davanti a un busto di Gandhi e tutti pensavamo di essere fortunati ad avere con noi una persona così. Perché è la prima volta che parlo con una persona che vive chiaramente in un’altra dimensione, a un altro livello spirituale; una persona che secondo gli standard della società umana è un emarginato - con la barba lunga, i vestiti lisi, le tasche vuote, le parole e i pensieri privi di qualsiasi malizia - e che però trasmette un senso di totale illuminazione. E’ raro trovare qualcuno che ti faccia sentire immediatamente così debole; è la prova della vittoria gandhiana, di quanto il pacifismo sia disarmante. Alla fine, tutti insieme abbiamo deciso che presto inizieremo uno sciopero della fame a staffetta, come da tradizione del movimento nonviolento, per chiedere la verità e l’ascolto: l’apertura di un dialogo vero, a cuore aperto, tra tutte le parti interessate.

Stamattina a Torino è arrivato Napolitano. Dovrebbe essere il presidente di tutti, anche il nostro, ma, nonostante tutte le belle parole dei potenti sul dialogo, si è rifiutato anche solo di incontrare una qualsiasi delegazione No Tav, anche quella istituzionale dei sindaci. Tutto il centro è stato blindato, e nonostante i tentativi dei media di glorificarlo è stata evidente la realtà: che oggi, a Torino, Napolitano è il presidente dei politici, il presidente dei salotti buoni, il presidente delle camionette e dei Manganelli, ma presidente della Repubblica - della cosa pubblica, del bene di tutti - proprio no.

Ma visto che arrivava il pezzo da novanta, stamattina in via Garibaldi si è presentata la polizia e ha portato via Turi con la forza, per accompagnarlo in questura e cacciarlo dalla valle, con un foglio di via che gli impedisce di recarsi a Chiomonte e dintorni. Lui come al solito non ha reagito, si è fatto trascinare e basta. Poco fa su Facebook, l’ “onorevole” Stefano Esposito (PD) ha commentato così: “la democrazia prevede che i violenti o gli stupidi siano resi inoffensivi”. Turi è la persona meno violenta del pianeta, ed è molto indicativo della società moderna che un uomo di potere come Esposito lo etichetti come stupido.

Tale è l’opinione di chi regge lo Stato italiano; secondo me, invece questa - come la denuncia per la troupe di Servizio Pubblico, colpevole solo di aver documentato la verità - è soltanto una prova della barbarie, della stupidità e della violenza dello Stato, e di come le istituzioni, reagendo con Turi come gli inglesi reagirono con Gandhi, abbiano perso la testa e stiano per perdere la battaglia.

spacer
Tag Technorati: pacifismo, turi vaccaro, no tav, polizia, napolitano, torino

Ehi, tu! Sii il primo a commentare! »

spacer
Venerdì 2 Marzo 2012, 14:11
SinchËstèile

Il Movimento restituisce 6.342 euro al Comune

Questa sera, alle ore 21 in via De Sanctis 12 (terzo piano), si terrà un incontro pubblico in cui i consiglieri del Movimento 5 Stelle al Comune e nelle Circoscrizioni relazioneranno sulla propria attività del 2011 e si sottoporranno ai giudizi dei cittadini. Qualsiasi torinese può venire, dire cosa pensa del nostro operato, dare consigli, fare critiche e anche, se vuole, chiedere le nostre dimissioni, in base all’impegno etico da noi sottoscritto.

Tra le varie informazioni che riteniamo doveroso condividere in pubblico, c’è il rendiconto delle spese del gruppo consiliare nel 2011. Ci sono stati assegnati 7.490 euro; di questi ne abbiamo spesi solo 921, principalmente per pagare le bollette del telefono, la cancelleria, un po’ di informatica, e acqua e caffé per l’ufficio. Abbiamo dovuto versare altri 227 euro quando, a seguito della spaccatura di IDV, è nato un nuovo gruppo consiliare; in questi casi tutti i gruppi sono tenuti a “fare colletta” per dotarlo dei fondi che gli spettano.

Dunque, alla fine dei conti, sui 7.490 euro assegnati noi restituiamo ora 6.342 euro di avanzo: l’85% di quanto assegnatoci. Non abbiamo ancora visto i conti dei partiti, ma si sono tutti stupiti del nostro avanzo: di solito i consiglieri si impegnano a spendere fino all’ultima lira, tanto pagano le casse pubbliche.

Questi soldi rientrano ora nel calderone del bilancio comunale, e sarà la Città a decidere come spenderli. Noi, peraltro, nelle settimane scorse abbiamo fatto una proposta: vorremmo coprire, con questi soldi da noi risparmiati, le spese sostenute dal Comune per la ritinteggiatura di via Po per cancellare le scritte della manifestazione No Tav del 28 gennaio, che Fassino quantificò in “alcune migliaia di euro”.

Segnaliamo anche che nel novembre 2011 la conferenza dei capigruppo ha deciso di distribuire ai vari gruppi altri 50.000 euro, presi dai risparmi di spesa dovuti al fatto che, essendo anno di elezioni, varie attività si sono fermate per alcuni mesi. Noi abbiamo deciso di rinunciare a questi ulteriori fondi, mentre quasi tutti gli altri gruppi li hanno presi e in buona parte li hanno utilizzati per dotare i consiglieri comunali di un Ipad. Noi abbiamo anche rifiutato l’Ipad, comunque finanziato, in quanto siamo già stati dotati di un portatile quando ci siamo insediati.

Per il prossimo anno vorremmo continuare su questa linea: magari spendere anche qualcosa di più, se lo si può fare per motivi istituzionali e per iniziative utili, ma evitare di spendere i soldi della collettività solo perché ci sono.

Tag Technorati: torino, comune, politica, costi della politica, movimento 5 stelle, fassino
gipoco.com is neither affiliated with the authors of this page nor responsible for its contents. This is a safe-cache copy of the original web site.