I nostri treni e quelli degli altri

8 marzo 2012
By Filippo Biscarini

Considerazioni a margine di alcune dichiarazioni dell'a.d. delle ferrovie Mauro Moretti

Il quotidiano on-line Linkiesta ha scovato un trafiletto del Corriere della Sera in cui Mauro Moretti, l’a.d. delle Ferrovie dello Stato, nel tentativo di difendere gli indifendibili treni italiani, ha per l’ennesima volta ripetuto la tiritera dei biglietti più cari all’estero (e di fantomatici miglioramenti del servizio ferroviario). Essendomi scocciato di essere preso per i fondelli -ed avendoci vissuto per 7 anni, all’”estero”- approfitto di questo spazio per riportare qualche dato e sconfessare i nostri ferrovieri.

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Mauro Moretti (a sin.) in compagnia di G. Napolitano e I. Cipolletta, in una cabina di un Eurostar

Prendo come esempio una media percorrenza per viaggi frequenti in seconda classe. I paesi considerati sono Italia, Germania e Olanda. Un biglietto per andare da Parma a Firenze (190 km) il 29 marzo costa 19.50 euro con l’intercity e 39.50 se si prende l’alta velocità tra Bologna e Firenze (si è quasi costretti). La frequenza (parliamo della linea meglio servita d’Italia) è di circa un treno all’ora. Per andare da Kassel a Francoforte (190 km) nella stessa data il prezzo va da 19 euro in Intercity a 29 euro con l’alta velocità, e c’è un treno ogni 15 minuti circa. Per carità di patria taccio sulle rispettive condizioni di pulizia, puntualità e servizio sugli intercity nei due paesi.

Inoltre, se si viaggia spesso in Germania si può acquistare una BahnCard, ad esempio la 25, che per 50 euro all’anno ti dà sconti del 25% (o più) su tutti i tipi di treni e di viaggio. I prezzi riportati sopra diventerebbero pertanto 14.25 e 21.75 euro. Io con soli 10 euro in più avevo comprato una BahnCard anche per mia moglie (con sconti più che proporzionali se si viaggia insieme), e nostro figlio -manco a dirlo- viaggiava gratis ovunque (e fino a 14 anni). C’è anche la BahnCard 50, che per circa 100 euro l’anno ti sconta al 50% tutti i bliglietti (incluse le offerte speciali, come la BahnCard 25, d’altronde).

Per finire, Deutsche Bahn adotta un metodo “RyanAir” nella vendita dei biglietti: prima si prenota, meno si paga. In Italia non mi pare che ci siano né sconti per chi usa spesso il treno, né offerte per chi prenota in anticipo (salvo forse le solite pagliacciate di tessere con regolamenti astrusi e applicabilità limitatissima, ed offerte pressoché introvabili e comunque limitate all’alta velocità).
Veniamo all’Olanda. Date le dimensioni del paese è più difficile trovare un tragitto simile. Ho preso ad esempio il NijmegenAmsterdam (120 km). Qui il prezzo è unico, per tutti i tipi di treni: 17.10 euro il prezzo pieno, 10.30 euro se si possiede il Voordeelurenabonnement, una tessera simile alla BahnCard, che costa circa 60 euro l’anno e dà sconti del 40% su tutti i treni (e include -o almeno includeva quando vi abitavo io- fino a 3 persone che viaggiano con te, non necessariamente familiari). Anche qui un treno ogni 15 minuti. E puntualità e pulizia quasi teutoniche (comunque un altro mondo rispetto all’Italia).

Questo già basterebbe a smontare ampiamente quel che dice Moretti (ed è proprio come sparare sulla croce rossa, come si suol dire), e non abbiamo nemmeno considerato altri aspetti del servizio (ad es. la facilità di comprare i biglietti on-line, la velocità nei rimborsi in caso di ritardi ecc …). Moretti cita però anche la Spagna. Prendiamo l’alta velocità. MadridBarcellona, in classe economica, tra 60 e 70 euro, 2:30 / 3 ore di percorrenza, un treno ogni mezz’ora, più o meno. RomaMilano, 91 euro (a onor del vero vedo un’offerta a 86 euro!), 3 ore di percorrenza, un treno ogni mezz’ora. E la rete ad alta velocità italiana (una linea tra Torino e Salerno) è ridicola rispetto a quella spagnola (e a quella tedesca, francese etc …).

Infine i pendolari. Gli abbonamenti saranno anche più cari forse (questo non lo so), ma non so se Moretti ha mai viaggiato sui treni di “cercanía” spagnoli: io sì (ad es. a Barcellona e a Valencia), e il servizio è eccellente ed i prezzi abbordabilissimi.

Poveri viaggiatori italiani, e poveri noi tutti che dove ci giriamo troviamo cattiva informazione, notizie incomplete (se non false), per malafede, ignoranza o entrambe.

Filippo Biscarini

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Tags: Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti

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