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spacer Mercato Saraceno (FC), Italia | 18 Progetti | Rating 523 | 5 followers
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Intervista

“I grandi creatori, pensatori, gli artisti, gli inventori rimasero soli contro gli uomini del loro tempo. Ogni nuova idea era ostacolata, ogni invenzione bandita, ma ciascuno andò avanti, lottò, soffrì e pagò, ma vinse. Non era mosso dal desiderio di piacere alla folla. Non servì niente e nessuno. Visse solo per sé. E solo vivendo per sé poté realizzare le opere che formano la gloria dell’umanità”. (Ayn Rand)

Quando hai capito di voler diventare architetto?
Davide: durante il secondo anno di università, quando per la prima volta riuscii a “vedere”l’architettura nel mondo che mi circondava
Matteo: ancora me lo chiedo, ma sono contento di averlo fatto
Steve: difficile valutare un momento preciso, forse nelle calde giornate estive in cui lavoravo come manovale nell’impresa di mio padre; presi la consapevolezza del fascino della costruzione nella sua realizzazione e riflettei sul suo incipit progettuale
Francesco: durante un viaggio in India, dove per la prima volta ho percepito forte la dimensione sociale, esistenziale ed emozionale che l’architettura può sprigionare e come questa influenzi direttamente la nostra vita. qualcuno diceva che una forma reale deve sempre presupporre una vita reale
Chi è stato il tuo maestro?
Davide: tanti, ma tra tutti certamente Peter Zumthor
Matteo: Umberto Riva e Marcelo Gizzarelli
Steve: non uno solo ma tanti, maestri che mi hanno dato direttamente o meno qualcosa; come una spugna penso di essermi imbevuto di insegnamenti derivati da persone legate al mondo dell’architettura e non, persone che mi hanno insegnato approcci riconducibili al fare architettura.
Francesco: Eduardo Souto de Moura
Quando progetti, qual'è la prima cosa che fai?
Davide: cerco l’idea che dia un senso alle righe che sto tracciando su un foglio
Matteo: aspetto che arrivi la notte
Steve: guardo fuori e dentro
Francesco: cercare un’idea e tradurla in un’atmosfera per generare un’emozione
La tua casa brucia, quale libro, quale film e quale opera salvi?
Davide: cathedral di carver, carnage di polanski
Matteo: corro più veloce che posso, ma qualcosa di Antonioni lo porto con me
Steve: mi basta portar via la mente con memorie e ricordi intrisi
Francesco: le visioni e le immaginazioni di italo calvino
Beatles o Rolling Stones?
Davide: Rolling Stones
Matteo: Leonard Cohen
Steve: entrambi
Francesco: Beatles
Mac o PC?
Davide: mac
Matteo: me ne tengo fuori
Steve: agnostico a queste religioni ; uso il pc per opportunismo pratico ma ammiro mac per coerenza e dedizione ideativa
Francesco: devo ammetterlo, sono una “fashion victim”..assolutamente mac
Mouse o matita?
Davide: matita
Matteo: prima una poi l'altro
Steve: entrambi solo mezzi
Francesco: bic, bic, bic.
Firmitas, Utilitas, Venustas. Hanno ancora un senso oggi?
Davide: si, l’avranno sempre, ma forse sempre in meno sapranno attribuirglielo
Matteo: spesso difficili da riconoscere ma indispensabili
Steve: sì ,come tanti altri concetti essenziali ed esistenziali
Francesco: assolutamente
Esiste architettura senza architetti?
Davide: si, il mondo è pieno di architetture “spontanee” spesso migliori di tante opere griffate
Matteo: senza ombra di dubbio
Steve: esiste la figura che costruisce e teorizza su alte note, laureata o meno e nomenclata come si vuole; esiste la sua antitesi. L’architettura è il prodotto di tali soggetti.
Francesco: esiste un’idea di architettura laddove esiste un’atmosfera ed un’emozione. esiste l’architettura se a queste si accompagna anche la costruzione. l’architettura è tèchne, perizia, saper operare bene. e soltanto chi lo sa ben-fare può dirsi architetto. “soltanto la parola esatta è di pubblica utilità” (e. de andrade)
Esiste l'architettura senza la costruzione?
Davide: no
Matteo: esiste la medicina senza i medicinali?
Steve: sì, architettura è anche pensiero, ricordo, astrazione, organizzazione.
Francesco: no. la naturalezza dell’architettura sta nella complessità della sua materializzazione. inoltre in un edificio ci sono cose che nel progetto non si vedono: il tempo cronologico, il tempo atmosferico e la presenza dell’uomo
La casa che vorresti abitare?
Davide: House in Leiria di Aires Mateus Associados
Matteo: europaconcorsi.com/projects/184696-Trail-House
Steve: generalmente una casa pensata nel profondo
Francesco: house in leiria di mateus
Qual è la cosa che disprezzi di più nell'architettura di oggi?
Davide: la burocrazia
Matteo: l'uso improprio della soggettività come giustificazione
Steve: denaro e tempo imperanti
Francesco: incomprensioni, fraintendimenti e preconcetti
Gli architetti possono essere pericolosi?
Davide: si certamente, ma ci sono altre professioni che non possono non esserlo
Matteo: ad oggi temo più i politici
Steve: l’uomo nelle sue convinzioni è sempre potenzialmente pericoloso; spesso la potenzialità si concretizza
Francesco: si è pericolosi quando non si è sensibili
Qual è il tuo motto?
Davide: qualità a basso costo
Matteo: Credete a chi cerca la verità, non credete a chi la trova
Steve: non amo particolarmente i motti, amo più l’interrogativo rispetto all’esclamativo
Francesco: “bisogna amare il proprio paese con orgoglio di europei e con l’austera passione dell’esule in patria” (p.gobetti)
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