Storia dell’Aipcp
Nel settembre del 1998 un gruppo di psicologi liberi professionisti e dipendenti dei servizi sanitari pubblici costituiva a Firenze la Sezione Toscana della Società Italiana di Psicologia Clinica e Psicoterapia (SIPCP). L’iniziativa nasceva dal convincimento che l’affermazione e lo sviluppo della professione di psicologo clinico e di psicoterapeuta può nascere e svilupparsi solo con l’impegno e il coinvolgimento degli psicologi stessi, secondo quanto veniva affermato dal Codice Deontologico degli Psicologi Italiani, entrato in vigore nel gennaio di quello stesso anno, dopo che, nel 1989, era stato istituito l’Albo degli Psicologi. Nell’art. 5 del Codice si afferma che “Lo psicologo è tenuto a mantenere un livello adeguato di preparazione professionale e ad aggiornarsi nella propria disciplina, specificatamente nel settore in cui opera” allo scopo di “promuovere il benessere dell’individuo, del gruppo e della comunità” (art. 6), mentre nell’art. 34, si sottolinea il dovere per lo psicologo di condividere i progressi delle conoscenze e delle tecniche acquisite con la sua comunità professionale. L’esperienza della Sezione Toscana della SIPCP è stata poi proseguita ed ampliata dalla Associazione Italiana per la Psicologia Clinica e la Psicoterapia (AIPCP), sorta nel giugno del 2005. Principi e finalità rimangono inalterati, mentre viene accentuato il ruolo rappresentativo che un’Associazione scientifica deve svolgere: costituire un punto di riferimento per una comunità professionale, promuovere e tutelare la disciplina e la relativa professione. Sono questi gli elementi che distinguono l’AIPCP da altre Associazioni che promuovono unicamente momenti di aggiornamento scientifico. Nei dieci anni intercorsi dalla sua costituzione la AIPCP ha operato in totale autonomia e senza essere legata a nessuna scuola di specializzazione, ma proponendosi come un luogo di confronto tra diversi modelli e prassi operative. Scorrendo l’elenco delle iniziative realizzate dal 1998 ad oggi, é possibile individuare una serie di temi che evidenziano la “linea” culturale dell’ associazione. Molti incontri sono stati dedicati all’approfondimento di quelli che potremmo definire gli strumenti di lavoro indispensabili agli psicologi clinici, in qualsiasi contesto si trovino ad operare: la valutazione psicologica, il primo colloquio, l’osservazione. Altri hanno riguardato le problematiche proprie delle diverse età della vita: l’infanzia, l’adolescenza e la vecchiaia. Per quanto riguarda in particolare la psicoterapia, oltre a due incontri dedicati al confronto tra diversi modelli, è stato affrontato il tema della validazione e dei più recenti sviluppi che si osservano a livello internazionale, con particolare riferimento alla teoria dell’attaccamento. Il ciclo su “I grandi maestri della psicologia clinica”, che sinora ha riguardato le figure di A. Luria e di K. Lewin, è stato un invito a cogliere e ad approfondire i legami della psicologia clinica odierna, che spesso soffre per la mancanza di un’adeguata percezione del contesto storico in cui è nata, con le grandi teorie ed esperienze del passato. L’AIPCP, inoltre, è stata la prima associazione scientifica in Italia a far conoscere le implicazioni che le novità legislative derivanti dalle normative europee sulle professioni hanno sulla professione dello psicologo clinico. Nell’aprile del 2006 è stato infatti organizzato un incontro dal titolo Professione psicologo: le direttive per la certificazione delle competenze, dedicato al cosiddetto “Diploma Europsy”, una sorta di passaporto che, attestando la validità della formazione acquisita da uno psicologo, consente l’esercizio della professione nei diversi paesi dell’Unione Europea. Di questa iniziativa è stato dato conto sul n. 1/2006 di Psicologia Toscana, giornale dell’Ordine degli Psicologi della Toscana. Altre iniziative riflettono invece l’impegno dell’AIPCP sul piano della tutela scientifica del titolo di psicologo clinico contro i tentativi di attribuirlo ad altre figure professionali. L’AIPCP ha autorevolmente contestato il parere del CUN (Consiglio Universitario Nazionale) contrario a riservare l’accesso alle Scuole di Specializzazione in Psicologia Clinica ai soli Psicologi: il primo documento di contestazione è dell’aprile del 2004; il secondo, ancora più articolato e puntuale nelle argomentazioni, è del maggio del 2006. L’ultimo documento di contestazione redatto è stato sostenuto anche dall’Ordine degli Psicologi della Toscana ed è riportato su questo sito nella Sezione “RISORSE- documenti”. Come è noto, questa battaglia in difesa della professione si è conclusa positivamente con l’ultima e definitiva sentenza del Consiglio di Stato. Il tema è stato ripreso nel maggio del
Con l’auspicio che lo spirito di dialogo e di libera circolazione delle conoscenze e delle idee che ha caratterizzato in questi dieci anni di attività l’associazione possa continuare a crescere e ad arricchirsi di nuovi apporti, ringrazio, a nome del Consiglio Direttivo, tutti i colleghi che hanno seguito con interesse e partecipazione il nostro lavoro.
Gioia Gorla
Presidente AIPCP
Firenze, dicembre 2008
Le iniziative della Sezione Toscana erano state le seguenti:
- Anno 1998
- Anno 1999
- Anno 2000
- Anno 2001
- Anno 2002
- Anno 2003
- Anno 2004
- Anno 2005