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Breve storia della Comunicazione

Scritto Da Felice Moro il giorno 08 gen 2009

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L’articolo è incentrato sulla storia, struttura e funzioni della Comunicazione. La comunicazione è una relazione che si stabilisce tra due o più … (Clicca sul titolo per continuare a leggere l’articolo)

 

Al Vescovo di Nuoro Pietro Meloni un saluto amichevole

Scritto Da Felice Moro il giorno 15 nov 2011

Questa poesia condensa il messaggio augurale che Felice Moro rivolge al Vescovo di Nuoro Pietro Meloni. L’occasione è quella in cui l’amico e fedale, dopo vent’anni di missione vescovile nel Capoluogo barbaricino, lascia l’incarico per raggiunti limiti di età e fa ritorno tra la sua gente nell’amata città di Sassari.

Scritto in: Poesie
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Fatti e notizie:”La Sardegna nel Tempo” di Felice Moro, Recensione di Dr. P. Picciau

Scritto Da Felice Moro il giorno 10 ott 2011

Il testo riporta la recensione fatta dal giornalista Dr. Pietro Picciau nel giornale “L’Unione Sarda” (pagina di Cultura) del 29 Settembre 2011.

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Un saggio di Felice Moro dedicato alla scuola …e oltre: “La Sardegna nel Tempo”

Scritto Da Felice Moro il giorno 09 ago 2011

Il presente articolo é attinto dalla recensione al libro “La Sardegna nel Tempo” di Felice Moro fatta dal Prof. Alberto Caocci e pubblicata dal settimanale diocesano “L’Ortobene” di Nuoro in data 10 Aprile 2011.

Scritto in: Libri
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La recensione sul libro “La Sardegna nel Tempo” di Felice Moro fatta dal Dott. Giorgio Piras in occasione della presentazione dell’opera a Tiana il 09.07.11

Scritto Da Felice Moro il giorno 09 ago 2011

L’articolo qui riportato è tratto dalla recensione al libro “La Sardegna nel Tempo” di Felice Moro fatta dal Dottor Giorgio Piras sul settimanale diocesano L’Arborense di Oristano nel suo ultimo numero del mese di luglio 2011 e riguarda la presentazione dell’opera a Tiana avvenuta il 09.07.11.

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Presentazione del libro “La Sardegna nel Tempo” Nuoro 14.04.2011

Scritto Da Felice Moro il giorno 09 ago 2011

Recensione sul libro “La Sardegna nel Tempo” fatta dal Dott. Natalino Piras e pubblicata da “La Nuova Sardegna” il 13.04.11 in funzione della presentazione dell’opera che verrà fatta il giorno 14.04.11 presso la Biblioteca “Sebastiano Satta” di Nuoro.

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Note critiche su Gustave Flauber

Scritto Da Felice Moro il giorno 24 giu 2011

Gustave Flaubert era un giornalista appassionato agli studi letterari. Aveva mosso i primi passi nell’ambito del Romanticismo cui resterà in parte legato anche dopo il suo distacco per approdare ad un’altra visione dell’arte. Infatti si allontana dalla cultura romantica per elaborare nuovi modelli narrativi ispirati ai principi del naturalismo. Fu conquistato dallo spirito d’intraprendenza del nuovo sviluppo scientifico della società determinato dalla Rivoluzione industriale. Perciò egli va alla ricerca di nuove forme artistiche compatibili con le nuove idee affermatesi nei nuovi tempi della seconda metà del secolo XIX. Flaubert, insieme all’amico Bodelaire, diventano i principali esponenti della nuova corrente letteraria naturalista. Il suo capolavoro é il romanzo Madame Bovary, opera per naltro controversa: da molti apprezzata per il talento artistico dell’autore; da altri disprezzata per i suoi contenuti pessimistici sulla natura umana. Flaubert demolisce con toni nichilistici l’uomo moderno e la società borghese in declino di ruolo, d’importanza strategica e d’immagine. Per questo motivo alcuni critici concordano nell’affermare che Flaubert, nella sua opera-capolavoro, ha dipinto un inferno perfetto.

Scritto in: Libri
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Gustave Flaubert, Madame Bovary, Quarta Parte

Scritto Da Felice Moro il giorno 11 apr 2011

Emma si diede da fare per chiedere di essere aiutata a tutte le persone che potevano farlo, tra i quali l’esattore Binet, gli ex amanti Rodolphe e Léon, ma nessuno era disposto a sborsare soldi per liberare la poveretta dalla tanaglia dei creditori. La preoccupazione diventa disperazione e questa fa precipitare la donna nella follia. E la follia porta la donna a compiere il gesto estremo: il suicidio per avvelenamento con l’arsenico carpito furtivamente dal laboratorio del farmacista. Il marito muore dal dispiacere e in breve tempo muoino anche gli altri familiari. Si salva soltanto la figlia, la piccola Berthe, che viene affidata ad una zia indigente che, per sbarcare il lunario, é costretta a mandare la ragazzina a lavorare in una filanda di lino. Così, nella maniera più drammatica possibile, finisce la storia della famiglia Bovary.

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Gustave Flaubert, Madame Bivary, Terza Parte

Scritto Da Felice Moro il giorno 08 apr 2011

Rientrando a casa, Emma trovò Carlo addolorato per la perdita del padre, ma Emma restò estranea e indifferente al suo dolore. Anzi, con la malizia dell’adultera, si chiedeva in se stessa: “Ma come fare per sbarazzarsi di quest’uomo inutile?”, frase che denuncia tutta la stima e il rispetto che nutriva per il marito. Ella si estraniava pensando ai suoi amanti e non s’interessava d’altro. Quando giunse in casa la suocera per confortarsi con il figlio, entrò di nuovo in conflitto con la donna che non le perdonava le esorbitanti spese, anche inutili, che sosteneva. La poveretta, al pari del figlio, ignoravano che molte di quelle spese erano state fatte da lei per recarsi in città; e non per prendere lezioni di musica come aveva fatto credere al marito, ma per incontrarsi con gli amanti clandestini. Dal negoziante di stoffe, M. Lheureux, acquistava stoffe, gioielli e altra merce senza pagare, accumulando debiti su debiti. Poi le furono protestate le cambiali, Emma non aveva i soldi per pagare i debiti per cui vennero pignorati i mobili della casa e messi all’asta. Chiese soldi a tutti quelli che conosceva e che avrebbero potuto aiutarla compreso il suo amante Léon. Ma, conoscendola, tutti si rifiutarono di aiutarla. Léon non solo non poté aiutarla, ma su consiglio di un uomo di fiducia della madre, troncò la relazione con lei. Emma cadde in uno stato di prostrazione catalettica.

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Gustave Flaubert – Madame Bovary – Seconda Parte

Scritto Da Felice Moro il giorno 04 apr 2011

Hippolite é un ragazzo dal pied-bot (piede storto) che viene operato dal medico del paese Charles Bovary, ma l’intervento va male, sopraggiunge la cancrena e gli viene amputata la gamba dal chirurgo Canivet. Gli viene adattata una protesi, le cui spese vengono pagate da Bovary che gli aveva causato il danno. Emma, moglie di Charles Bovary, coltiva passionale relazione adulterina con Rodolphe, un giovane proprietario terriero di 34 anni. Piano piano la voce si diffonde e la cosa diventa di dominio pubblico. Emma, nella sua frenesia sentimentale, sollecita l’amante a scappare insieme in luoghi lontani e appartati, dove poter vivere il loro sogno d’amore felici e contenti. L’amante, per non complicarsi l’esistenza anche dal punto di vista economico, tronca la relazione comunicando a Emma che fa questa scelta per il bene suo e della sua famiglia. Le manda un saluto di “Addio!” e le comunica che é in partenza per un viaggio lontano. Semmai un giorno si rivedranno, parleranno della loro avventura amorosa con freddo distacco. Dal dispiacere, acerbo e improvviso, della delusione che si abbatte su di lei come una mannaia, Emma sprofonda in una paurosa crisi depressiva che, tra fasi di cure e fasi di parziali riprese, l’accompagnerà per il resto della sua vita. In uno dei momenti in cui sembra si sia ripresa esce, va in giro e il marito la conduce anche a teatro in città, dove incontra nuovamente lo studente Léon, vecchio amico del paese. Egli si siede vicino. Ella sente il tepore del suo alito, l’ebrezza imbarazzante della sua vicinanaza. Un antico sentimento si ridesta ed Emma riallaccia con lui una seconda relazione adulterina. Quando rientra a casa a Yonville viene informata dal farmacista Homais della morte del suocero Bovary père.

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Gustave Flaubert – Madame Bovary – Prima Parte

Scritto Da Felice Moro il giorno 21 mar 2011

Charles Bovary sposa Emma Rouault che, dopo pochi mesi di matrimonio, si stanca del marito e va alla ricerca di altri amori clandestini più emozionanti. Intraprende una relazione con un giovane borghese di 34 anni, Rodolphe Boulanger. Così assapora il piacere di scoprirsi adultera come tante altre donne famose, protagoniste di libri e di romanzi. La cosa non le dispiace, anzi le dà la grande soddisfazione di vendicarsi di una situazione di paradossale infelicità che la sorte le aveva giocato.

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