La crisi economica, l'occupazione e lo sviluppo, gli accordi di cooperazione bilaterale e il cammino della Bosnia Erzegovina verso la Ue e verso la Nato. Ma anche la creazione di una macro regione adriatico-ionica che abbracci i due Paesi. Questi i temi che hanno affrontato nell’incontro a Sarajevo i due capi di governo
All’incontro "Popoli e religioni" organizzato dalla Comunità si Sant’Egidio nella capitale bosniaca, giunge il messaggio del Papa che invita a non strumentalizzare la fede e a dialogare anche con i non credenti. Interviene Monti che indica le religioni come fattore per la coesione sociale. E Napolitano in un messaggio invita i giovani a impegnarsi per il rispetto dei diritti inviolabili dell’uomo. Il ministro Riccardi: "la fede insegna a vivere quella parola chiave che è responsabilità”
Chiudendo la festa dell’Udc Casini è netto: “Il cammino del governo non va interrotto perché la strada è ancora lunga”. Inevitabilmente più cauto, a causa del ruolo istituzionale, Gianfranco Fini: “L'auspicio è che chiunque vinca le elezioni non consideri il governo Monti una parentesi da archiviare in breve tempo”, afferma il presidente della Camera, rimarcando che al Paese servono ancora molte riforme
“Tocca agli italiani e solo agli italiani decidere chi governerà” taglia corto il leader del Pd che nel confermare piena “lealtà” al governo Monti, rifila una stoccata alle agenzie di rating: “Parliamo senza ambiguità della prospettiva delle elezioni,sempre che Moody's o Standard e Poor's non le aboliscano sostituendole con una consultazione fra banchieri”
Secondo uno studio della Banca Mondiale, una diminuzione della corruzione in Italia farebbe salire gli stipendi del 2-4%. “Dove la corruzione è più bassa - ha spiegato il ministro - il settore delle imprese cresce fino al 3% annuo. L'urgenza di un intervento è evidente”. Ma il Pdl resta scettico e chiedere di procedere anche su intercettazioni e responsabilità civile dei magistrati. La replica di Finocchiaro (Pd): “Legare i tre provvedimenti significa solo voler bloccare tutto”
“Mi rifiuto di pensare che in un grande Paese democratico come l'Italia non si possa eleggere un leader che sia in grado di guidare il Paese”. Così il premier dice no di un Monti bis. "Temo le differenze e gli odi tra i popoli". Quanto agli italiani “non sono ingovernabili, qualche volta è mancata l'offerta di governance all'altezza dei problemi''. Anticorruzione: “La legge si farà. È essenziale per la competitività”. Scudo anti spread: “No a condizioni aggiuntive”
Rivolto al premier, che aveva fissato il suo orizzonte al 2013, il leader dei centristi dice: "Mi permetto di contraddirlo". Poi esorta i suoi: "Il cammino non va interrotto. Coraggio, incamminiamoci!". Di diverso avviso il segretario del Pdl: chi vuole ancora il professore alla guida del Governo "dovrà trovarlo sulla scheda". Bersani: "Tocca agli italiani decidere chi governerà. Noi siamo pronti a farlo"
Giornata conclusiva del Workshop Ambrosetti, con il presidente del Consiglio e i ministri della Giustizia Severino e dell’Interno Cancellieri. Dopo aver smentito l’ipotesi di un prolungamento del suo mandato, che si concluderà nel 2013, Monti volerà al meeting delle religioni a Sarajevo, insieme al presidente del Consiglio europeo Van Rompuy. Con lui ha condiviso la preoccupazione per un crescente euroscetticismo nell’Unione
Ancora polemiche sul fuori onda andato in onda su 'La7' sulla mancanza di democrazia nel Movimento 5 Stelle. Sul sito di Grillo un post accusa: "Scoop concordato". La replica del consigliere intervistato, Giuseppe Favia, arriva su Twitter e cita Gianfranco Fini, quando chiese a Silvio Berlusconi: "Che fai, mi cacci?"
Al Forum Ambrosetti il premier propone un vertice Ue straordinario per definire una strategia comune e contrastare forze antagoniste in crescita a causa delle difficoltà dell’Eurozona. D’accordo il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy. In un videomessaggio l’appoggio del Capo dello Stato all’azione del Governo improntata al rigore: "C’è ancora da fare, ma l’Italia ha acquistato nuova credibilità". Ma il premier è netto: un Monti bis non ci sarà, "nessun dubbio"