#LinuxDay2012 – Ricordi accanto al focolare

Posted on by Emanuele
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A una settimana dal Linux Day si può a ragione ritenere di avere ormai raggiunto quel distacco emotivo che è necessario per dare un giudizio oggettivo su come sia andato l’evento. Sabato sera scorso mi sentivo davvero felice (quella felicità che non scompare quando ti chiedi “perché sono felice?”), e tale sono stato domenica, e lunedì e il giorno dopo ancora… e dopo una settimana che ogni volta che ci pensi ti senti soddisfatto, cominci a capire che il senso di benessere non è solo un’overdose di Redbull.

Il LUG ha iniziato a lavorare sodo da mesi per far funzionare la cosa (la query “linux day” su Google Groups nella mailing list del Roma2LUG restituisce 384 risultati…), e alla fine: bei talk, tanta gente e soprattutto una bella atmosfera. Sono quelle cose cui non crede la solita certa gente (purtroppo la stragrande maggioranza); intendo quelli che “Open? Free? Ma se non ci sono interessi diretti nessuno se ne occuperà!”

Questo non si rivelò vero quando Linus Torvalds concretizzò il suo flame contro i custodi dello status quo, e -nel suo piccolo- continua a essere smentito ancora una volta in un giorno che è stato dedicato all’Open Source proprio in un contesto dove mancare di perseguire l’immediato individualissimo interesse può essere fatale: è il mondo delle imprese, grandi o piccole che siano.

Pare che tra le esperienze più formative che un giovane della nostra età possa fare ci siano tutta quella categoria di impegni che vanno sotto il nome di “volontariato”; non sei pagato né costretto, lo fai perché senti di volerlo fare, ed è esattamente questo il sentimento alla base della voglia di fare il meglio non per sé stessi ma per la collettività, per qualcosa di più grande (e non semplicemente più numeroso) della singolarità del proprio ego. L’impegno dei membri del LUG nasce non meno dalla voglia di condividere il tempo tra nerd, ma ciò cui si va incontro in ogni attività di volontariato è l’arrivo di quella fatidica domanda, quando poi dalle parole si passa ai fatti, “ma chi me lo fa fare?”; a quel punto o credi che quello che fai porta qualcosa di buono a tutti, o esci. Le persone del Roma2LUG sono ancora qui, sono state qui per tutti voi, e non hanno paura di chiedersi chi glielo fa fare, perché sabato ci avete dato la risposta.

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Un meme commemorativo.

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#LinuxDay12 Roma: stop alle telefonate

Posted on by Alessio
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Annunciamo con questo post il giungere della deadline per quanto riguarda la richiesta di spazi per un talk: siete stati tantissimi, bravissimi e anzi, abbiamo quasi rischiato di andare in sovrannumero; questo ci ricorda come la potenza di un’iniziativa come il Linux Day non sia solo la capacità di accentrare competenze attorno ad un fulcro, ma come le persone stesse possano partecipare, ognuna con il proprio apporto, per rendere il tutto ancora migliore.

Quindi, da adesso stop alle telefonate (in realtà già dal 25, ma per ragioni di esami trovo solo ora il tempo di stoppare il tutto); ci metteremo a lavorare già da subito per fornire quanto prima una tabella oraria di libera consultazione. Stay tuned!

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Linux Day 2012: estesa la deadline per il call for papers

Posted on by Alessio
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Stiamo lavorando molto per allestire un Linux Day che sia più che degno di finire negli annali: pur essendoci giunte parecchie proposte, comunque vogliamo dare l’opportunità a tutti di poter presentare la propria proposta per uno speech in quel di Roma.

È stata estesa quindi la deadline per il call for papers al 25 Settembre, data entro la quale dovrà pervenire qualsiasi richiesta per un talk. Oltre questa data, non sarà più preso in considerazione nessun abstract.

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I vantaggi del software Open Source

Posted on by Caterpillar
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In questo articolo si descrivono esempi che evidenziano i vantaggi nell’utilizzo di software open source, inoltre si vuole confutare l’idea che occorra essere esperti di programmazione per apprezzare appieno il software libero.

Innanzitutto si vuole citare due brevi definizioni prese da Wikipedia, che agevolano la comprensione dell’articolo:

  • software proprietario. Si indica con tale termine quel software che ha restrizioni sul suo utilizzo, sulla sua modifica, riproduzione o ridistribuzione, solitamente imposti da un proprietario. Queste restrizioni vengono ottenute tramite mezzi tecnici o legali;
  • software opensource. (Termine inglese che significa sorgente aperta) indica un software i cui autori (più precisamente i detentori dei diritti) ne permettono, anzi ne favoriscono il libero studio e l’apporto di modifiche da parte di altri programmatori indipendenti. Questo è realizzato mediante l’applicazione di apposite licenze d’uso.

Qui di seguito si analizzano varie problematiche che si riscontrano durante il ciclo di vita di un qualsiasi calcolatore.

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Roma2LUG IRC chat

Posted on by Caterpillar
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Roma2LUG è anche su IRC! Potete raggiungere la stanza di chat

#roma2lug sul server irc.freenode.net

con un qualsiasi client di chat come XChat, KVIRC. La stanza è raggiungibile anche da una webchat presente sul sito web della rete Freenode.

Di seguito alcuni brevi cenni su IRC per chi non lo avesse mai sentito nominare.

IRC (Internet Relay Chat) è la prima chat internet mai realizzata. Essa fu introdotta sul finire degli anni 80′ per poter comunicare attraverso la cortina di ferro, aggirando i blocchi delle telecomunicazioni in uso all’epoca.

Il mezzo di comunicazione fondamentale in una sessione IRC è il “canale“, all’interno del quale vi sono degli utenti identificati dai loro rispettivi nickname. All’interno di un canale (o stanza) tutti i partecipanti possono mandare messaggi leggibili da tutti gli utenti presenti.
I nomi dei canali di un server IRC iniziano col carattere “#” iniziale. Per avere una lista completa dei canali di un server basta scrivere il comando /list

Il primo utente che entra in un canale acquisisce i privilegi di operatore, pertanto all’inizio del suo nickname sarà posto il simbolo @ che identifica tale stato. L’operatore di un canale ha il potere di kickare, bannare, dare il voice ad altri utenti.

Chat IRC vengono attualmente largamente utilizzate nei progetti opensource per comunicare o chiedere supporto, e il maggior server di questa categoria è Freenode. In questo server troverete stanze di chat delle varie distribuzioni Linux, di innumerevoli progetti software, di Linux User Groups, canali di supporto ai programmatori suddivisi per linguaggi di programmazione, ecc. Pertanto è altamente consigliato l’utilizzo di questa rete per ottenere supporto immediato, parlare in tempo reale con sviluppatori software, per discutere di bugreport, e molto altro ancora.

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Lyx – LaTeX per tutti

Posted on by Caterpillar
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Ho voluto scrivere questo articolo dopo aver visto molte persone scrivere tesi di laurea senza aver mai sentito nominare LaTex.

COSA È LATEX

LaTeX (pronunciato /ˈlatek/ in italiano) è un linguaggio di markup che permette di ottenere documenti dall’impareggiabile qualità tipografica. Esso è utilizzato nella stesura di documenti scientifici, tesi di laurea, relazioni di seminari, libri. Forse non tutti lo sanno, ma la maggior parte dei testi che acquistate nelle librerie vengono scritti con l’utilizzo di LaTex.

Per avere un esempio di un libro scritto con LaTex si può scaricare il libro GAPIL dal sito gapil.gnulinux.it/files/2011/12/gapil.pdf

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Capitale Conoscenza – Roma2LUG c’era

Posted on by Alessio
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Con lo scopo di accentrare la conversazione tra le startup, si è tenuto l’evento Capitale Conoscenza presso l’ex mattatoio di Testaccio, il 6, 7 e 8 Giugno. È stato un evento a cui ha partecipato anche Roma2LUG, avendo l’obiettivo di diffondere la cultura di Linux e dell’open source presso il mondo aziendale, ancora molto, ma molto carente di umanità e di capacità di considerazione. La cecità dei colletti bianchi e la loro assenza di abilità di analisi dell’ecosistema software attuale fanno infatti preferire soluzioni proprietarie di dubbia qualità – anziché soluzioni open di cui la qualità non è il dato principale, ma che quantomeno potrebbero migliorare “in casa” mandando patch upstream.

Vabbeh.

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Avevamo uno stand, come vedete nelle foto. E a quanto pare – parlo per sentito dire perché personalmente ero a studiare – il team si è anche divertito parecchio. A parte qualche castroneria ascoltata sulla quale a detta di alcuni si è preferito non commentare (sulla bontà delle soluzioni proprietarie di cui sopra), l’atmosfera è stata comunque stimolante, e le altre startup presenti hanno beneficiato per quanto possibile della nostra presenza.

Salud.

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Roma2LUG sbarca anche a Scienze (Matematiche, Fisiche e Naturali)

Posted on by Alessio
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Sapevate che all’interno dell’ateneo di Tor Vergata è presente un incubatore d’imprese a disposizione di qualsiasi studente che voglia dare il via alla propria startup? Io nemmeno.

Quest’oggi abbiamo avuto una chiacchierata, noi del Roma2LUG, con due dei rappresentanti principali del Parco Scientifico Romano; molto simpaticamente, battute sulle sedie (e chi era presente lo sa) a parte, abbiamo parlato un po’ dei nostri obiettivi come LUG, e loro ci hanno spiegato esattamente qual’è il loro modello di business, nonché la loro missione. Dato che i punti in comune, come le nuove tecnologie, l’open source e la fronte impronta verso il professionismo, erano evidenti, abbiamo ottenuto una collaborazione che speriamo sia più fruttuosa possibile. Sarà messa a disposizione dei ragazzi del Roma2LUG – principalmente allo scopo di consentire l’apertura di un’altra sede del LUG nella facoltà di Scienze (edificio PP1), una stanza dove chiunque potrà recarsi per chiedere informazioni su Linux, sul suo funzionamento, sull’universo, la vita e tutto quanto.

Un grazie speciale, da tutti noi di Ingegneria, va quindi alle nuove reclute, nuove ma già fondamentali nel gruppo, e il cui compito non sarà certamente solo quello di rispondere “42″ agli avventori. Ve li elenco qui di seguito:

  • Emanuele Natale
  • Diego Ciarafoni
  • Giovanni Mattei
  • Przemyslaw Drewnowski
  • Angelo Moroni (ultimo ma non per importanza, eh spacer )

Time to set the world on fire. Altre informazioni ve le daremo magari nelle prossime settimane.

Daje.

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BOINC – Calcolo distribuito per la ricerca scientifica

Posted on by Caterpillar
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CHE COS’È IL CALCOLO DISTRIBUITO E PERCHÈ TUTTI NOI DOVREMMO INTERESSARCENE?

Sin dal loro avvento, i computer hanno cambiato il modo di vivere delle persone. Ai giorni d’oggi, essi, oltre a semplificare la vita delle persone, contribuiscono in maniera determinante al progresso dell’umanità mediante il loro utilizzo in ambito scientifico. Sempre più gruppi di ricerca che operano nei settori più disparati (dalla medicina alla fisica, dalla meteorologia allo studio del cosmo) si appoggiano a calcolatori per elaborare dati che aiutano il loro lavoro. Sebbene ogni anno vengano commercializzati elaboratori sempre più veloci, nei centri di ricerca la potenza di calcolo a disposizione non è mai sufficiente. In soccorso a tale mancanza, giunge il calcolo distribuito. Laboratori che non possono permettersi di acquistare calcolatori sempre più potenti, si appoggiano alla piattaforma BOINC di calcolo distribuito. In tutto il mondo vi è una quantità sterminata di computer, le cui risorse per lo più vengono sottoutilizzate. L’idea di base del calcolo distribuito è quella di sfruttare questa enorme potenza di elaborazione inutilizzata. Per far ciò, i ricercatori dell’Università di Berkeley hanno creato il software BOINC che permette di sfruttare le risorse dei computer che vengono offerti volontariamente.

COME FUNZIONA?

Partecipare è molto semplice, e non richiede particolari conoscenze informatiche: innanzitutto bisogna decidere a quale (oppure a quali) progetto scientifico si vuole dare il proprio contributo (qui potete trovare una lista), dopodichè si effettua una registrazione sul sito del progetto che si è scelto. Ciò permette di tenere delle statistiche che misurano il contributo che si è fornito con i propri computer. Una volta fatto ciò, si installa BOINC e nelle impostazioni si effettua il collegamento ai progetti al quale si vuole contribuire. Facendo un’analogia con il mondo della musica, si può affermare che BOINC è come uno stereo dove si inseriscono i dischi, questi ultimi, che contengono la musica che si vuole ascoltare, sono paragonabili ai progetti da elaborare.

Dopo aver collegato BOINC ai progetti,tutto avviene in modo automatico. Ogni progetto scaricherà sul PC il proprio CLIENT, cioè il programma che si occuperà di elaborare i dati. Il programma BOINC si connetterà ad Internet, scaricherà dei pacchetti di dati (chiamati Work Units o anche tasks, abbreviato WUs), li farà elaborare al nostro PC tramite il client del progetto e, completata la Work Unit, provvederà a riportare i risultati ed a acquisire nuove WUs. Durante l’elaborazione non è necessario restare connessi ad Internet.
È possibile elaborare questi dati sul proprio PC quando si vuole, in generale in ogni attimo durante il quale il PC, e in particolare il processore, non viene utilizzato in nessuna operazione o compito gravoso. Si può utilizzare la potenza di calcolo del proprio computer per elaborare mentre si naviga, si scrive una relazione, si legge la posta e persino mentre si guarda un film.
È possibile spegnere il proprio computer in qualsiasi momento, l’elaborazione dei dati si interrompe e riprende automaticamente dal punto in cui si era fermata non appena il PC viene riacceso.
L’elaborazione avviene a priorità bassa, il che significa che non si noterà nessun rallentamento del PC in quanto, quando gli altri programmi richiedono l’uso del processore, BOINC “si fa da parte” e concede la precedenza.
Durante l’elaborazione il processore lavora al pieno delle sue capacità. Questo non deve spaventarvi: i computer sono fatti apposta per lavorare e non si danneggiano se le temperature restano nella norma. Nessun pericolo quindi a meno che non abbiate modificato qualcosa in modo improprio o non abbiate piazzato il PC di fianco al termosifone! Anzi, per dirla tutta, sono molto più pericolosi gli sbalzi di tensione che ricevono quando vengono accesi o spenti.

UN ESEMPIO CONCRETO DI UTILIZZO DEL CALCOLO DISTRIBUITO PER LA RICERCA

Citando un caso dal mondo della medicina, i ricercatori del progetto WorldCommunityGrid – Help Conquer Cancer utilizzano la piattaforma BOINC per migliorare i risultati della cristallografia a raggi X per le proteine, allo scopo di migliorare la comprensione del cancro. A tal fine, non solo devono essere scoperti nuovi approcci terapeutici capaci di identificare la malattia in fase di metastasi (cancro che si diffonde in altre parti del corpo), ma devono essere anche identificati marcatori diagnostici (indicatori della malattia) che possono individuare uno stadio precoce della malattia. Migliorare la cristallografia a raggi X permetterà ai ricercatori di determinare più velocemente la struttura di molte proteine coinvolte nel cancro. Questo porterà ad una migliore comprensione della loro funzione e consentirà a potenziali interventi farmacologici di curare questa malattia mortale.

POSSIBILI SVILUPPI ED APPLICAZIONI ALL’INTERNO DELLE UNIVERSITÀ

Il calcolo distribuito è una grande occasione anche per le università: BOINC può essere utilizzato per creare un centro di calcolo virtuale d’ateneo, che può fornire risorse sia per attività di ricerca, sia per svolgere attività amministrative. Ciò permetterebbe di risparmiare una grande quantità di denaro che andrebbe speso nell’acquisto di hardware, di sistemi di raffreddamento, in costi di fornitura elettrica, e di manutenzione. L’università di Westminster, che ha deciso di adottare tale infrastruttura distribuita, risparmia annualmente circa £125.000, soldi che l’ateneo può reinvestire in altre attività.

Dato che ogni università ha innumerevoli ricercatori che operano su diversi campi, affinchè si possano coordinare le varie attività di calcolo, è possibile creare un progetto contenitore nel quale sono presenti singoli sottoprogetti che soddisfano le esigenze dei vari gruppi di ricerca.

Per gli studenti invece, contribuire con i propri computer, potrebbe tradursi in un decremento della retta universitaria. La prova del loro contributo continuativo, può essere ricavata direttamente dai server che distribuiscono le working unit, in quanto ogni utente ha le proprie statistiche di elaborazione.

Una migrazione di tal genere, porterebbe vantaggi a tutti, pertanto è auspicabile che questo tipo di approccio in ambito universitario, si diffonda il più possibile.

Qui vi è una guida che spiega rapidamente come si può creare un centro di calcolo d’ateneo distribuito

 

GUIDA INSTALLAZIONE E CONFIGURAZIONE

Sebbene BOINC funzioni alla perfezione sui più importanti sistemi operativi per personal computer, dato che il LUG tratta delle tematiche Linux, la seguente guida rapida si concentrerà sulla versione Linux.

Debian/Ubuntu:

sudo apt-get install boinc-client boinc-manager

Fedora (da root):

yum install boinc-client boinc-manager

 CONFIGURAZIONE MODALITÀ GRAFICA

Consiglio di passare in modalità visualizzazione avanzata, dopodichè menù strumenti -> connetti ad un progetto oppure ad un account manager -> selezionare il progetto ed immettere nome utente e password precedentemente registrati

CONFIGURAZIONE MODALITÀ TESTUALE

Dalla shell di Linux:

boinccmd  –project_attach URL KEY

dove per URL si intende l’url completo del progetto (esempio www.worldcommunitygrid.org) e per KEY si intende la chiave univoca dell’utente che trovate nella vostra pagina personale presente sul sito del progetto (esempio: Account Key presente nella pagina My Profile del progetto WorldCommunityGrid)

 

Dopo che le prime working unit sono state scaricate, si può accedere alle preferenze per personalizzare l’elaborazione come più si preferisce.

 

Assicuratevi che il servizio sia permanentemente attivo (ovvero che parta automaticamente ogni qual volta che accendete il computer)

Debian/Ubuntu:

sudo update-rc.d boinc-client enable

Fedora (da root):

systemctl enable boinc-client.service

 

Questo testo è una rielaborazione ed ampliamento dell’articolo www.boincitaly.org/calcolo-distribuito.html

 Risorse varie

  • Sito web BOINC
  • Sito web di BOINC Italy, comunità italiana di BOINC
  • Canale di chat #boinc-it ospitato sul server IRC irc.freenode.net a cui ci si può collegare utilizzando un client IRC, oppure utilizzando un client web
  • Articolo de Il Venerdì sul progetto Simulation One, creato dal ricercatore italiano Simone Conti
    Sito web del progetto Simulation One