Consultazione on line

spacer La consultazione on line del patrimonio documentale conservato dall'Archivio centrale dello Stato si avvale della piattaforma informatica xDams, rilasciata in open source, e utilizza le sue avanzate modalità di esposizione delle descrizioni archivistiche per rendere la ricerca e la navigazione facili e funzionali. La ricerca può essere avviata nel modo più semplice: digitando uno o più termini nella barra di ricerca posta nell'area dedicata e/o specificando gli estremi cronologici di riferimento. In alternativa, la consultazione on line può seguire il tradizionale percorso gerarchico di esplorazione dei fondi, muovendo dai raggruppamenti di primo livello per giungere fino all'ultima entità di descrizione; può ricorrere direttamente agli inventari e agli strumenti di ricerca pubblicati; o può infine avvalersi delle banche dati rese consultabili on line.

Esplorazione dei fondi.
Le descrizioni archivistiche delle strutture alte (Guida ai fondi), provenienti in gran parte dalla Guida generale degli archivi di Stato e costantemente tenute in corrente, sono state oggetto di una sistematica attività di aggiornamento e completamento sia nella fase in cui esse confluirono nel Sistema informativo degli archivi di Stato (SIAS), e da qui nel Sistema Archivistico Nazionale (SAN), sia negli ultimi mesi, in vista della loro migrazione nella piattaforma xDams. Per consentire una visione più semplice e sintetica dell'intero patrimonio documentale dell'Istituto, infine, è stato creato in quest'ultima fase un ulteriore raggruppamento di primo livello, di dodici partizioni, all'interno delle quali sono stati ricondotti i fondi e i superfondi conservati.

Inventari. La pubblicazione on line degli inventari, integrati senza soluzione di continuità con le strutture alte della Guida ai fondi, è l'obiettivo strategico della politica di digitalizzazione dell'Istituto. Il modello è costituito dall'inventario della Direzione generale dell'agricoltura (1860-1914), perfettamente collegato alle entità descrittive di livello superiore. Il sistema informativo sarà quindi implementato, analogamente, con altri inventari digitali mentre saranno resi disponibili in formato pdf ricercabile gli strumenti di ricerca disallineati rispetto alle entità superiori o creati con tracciati e in formati difficilmente integrabili nel sistema.

Banche dati. Importantissime banche dati, realizzate nell'ultimo decennio dall'Istituto, anche nell'ambito di progetti di collaborazione con altri organismi, sono esposte parallelamente alla navigazione all'interno della Guida ai fondi e alla consultazione degli inventari digitali: il Casellario politico centrale (ACS), la Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti, Alta corte di giustizia per le sanzioni contro il fascismo, Alto Commissariato per le sanzioni contro il fascismo (limitatamente al Titolo I), l'archivio Aldo Moro (Progetto Archivi on-line del Senato della Repubblica), Verbali del consiglio superiore degli archivi e della giunta superiore degli archivi (Progetto CONSARC), Collezione italiana delle interviste della University of Southern California (USC Shoah Foundation Institute for Visual History and Education).
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Strumenti di ricerca: guida ai fondi

  • ARCHIVI DEGLI ORGANI LEGISLATIVI DELLO STATO

    spacer Le serie archivistiche comprese in questo raggruppamento sono pervenute all'Archivio centrale dello Stato attraverso percorsi diversi. La Raccolta ufficiale delle leggi e decreti dello Stato viene versata con regolarità dal Ministero di grazia giustizia in ottemperanza alla normativa sulla promulgazione che prevede che il guardasigilli, apposto il suo visto e il sigillo dello Stato alle leggi, le raccolga e versi al competente Archivio . Sono stati invece direttamente versati da Camera e Senato gli atti di alcune inchieste parlamentari e documentazione relativa a particolari funzioni del Senato, prima dell'emanazione della l. 3 febbraio 1971, n. 147 con la quale sono stati istituiti gli archivi storici separati per i due rami del Parlamento, in deroga alla legge sugli archivi del 1963.
  • ARCHIVI DEGLI ORGANI CONSULTIVI E GIURISDIZIONALI DELLO STATO

    spacer Nella sezione sono rappresentate le serie archivistiche prodotte dal Consiglio di Stato nelle sue funzioni consultive e giurisdizionali, e dalla Corte dei conti nella sua funzione giurisdizionale e di controllo. Per quanto riguarda la giurisdizione civile e penale l'Archivio centrale conserva gli archivi della Suprema corte di cassazione, istituita nel 1923, con sede in Roma, e per gli anni precedenti la sua istituzione (1876-1923), quelli della Corte di cassazione di Roma . Gli atti delle magistrature ordinarie civili e penali sono conservate invece negli Archivi di Stato competenti per territorio. Gli archivi dei Tribunali militari e di guerra vengono versati all'Archivio centrale dalla Procura generale militare presso il Tribunale supremo militare. Nel 1990 è stato disposto il versamento degli atti del Tribunale speciale per la difesa dello Stato, snodo fondamentale della svolta totalitaria del fascismo.
  • ARCHIVI DEGLI ORGANI DI GOVERNO E AMMINISTRATIVI DELLO STATO

    spacer Gli archivi prodotti dagli organi di governo e dell'amministrazione dello Stato costituiscono la parte più consistente del patrimonio documentario dell'Archivio centrale dello Stato. Il processo formativo di tale patrimonio ha avuto inizio subito dopo l'unità, quando alcune amministrazioni statali cominciarono spontaneamente a versare le loro pratiche concluse. Ha avuto un forte incremento negli anni cinquanta, al momento del trasferimento nella nuova sede dell'EUR. Dal 1963 si è regolarmente accresciuto grazie all'attività istituzionale delle commissioni di sorveglianza sulla tenuta degli archivi correnti e di deposito, istituite presso ogni direzione generale o dipartimento delle amministrazioni centrali dello Stato . Nel 1991, un nuovo progetto di censimento sistematico degli archivi di deposito dei ministeri, realizzato dall'Archivio centrale, ha portato al reperimento e poi all'acquisizione di numerose e cospicue serie archivistiche, non sottoposte all'esame delle commissioni competenti . Non versano la loro documentazione poiché dispongono di archivi storici separati: la Presidenza della Repubblica, il Ministero degli esteri, gli Stati maggiori di esercito, marina e aeronautica, i quali, in deroga al principio fondamentale di concentrare le carte degli organi centrali dello Stato in un'unica struttura archivistica, hanno istituito al loro interno propri archivi storici.
  • ARCHIVI DEGLI ORGANI E DELLE ISTITUZIONI DEL REGIME FASCISTA

    spacer E' qui raggruppata la documentazione prodotta dalle istituzioni e dagli organi propri del regime fascista, dal partito nazionale fascista alla segreteria particolare del duce, alla milizia volontaria per la sicurezza nazionale. Soppressi immediatamente dopo la caduta di Mussolini, essi furono ricostituiti, in forme diverse, durante i seicento giorni della Repubblica sociale italiana. Gli archivi, sia quelli prodotti fino al 25 luglio del 1943 che dall'autunno furono trasferiti almeno in parte al Nord, sia quelli della RSI, furono recuperati alla fine della guerra e versati direttamente all'amministrazione archivistica poiché erano nel frattempo cessati i soggetti che li avevano prodotti.
  • ARCHIVI DEI COMITATI DI LIBERAZIONE NAZIONALE

    spacer Il 9 settembre 1943, sotto la presidenza di Ivanoe Bonomi, nasce a Roma il Comitato di liberazione nazionale, composto da tutti i partiti antifascisti: Partito comunista, Democrazia cristiana, Partito d'azione, Partito socialista, Partito liberale e Democrazia del lavoro. Il 26 dicembre 1944 il Governo italiano delega il CLN alta Italia (CLNAI) a rappresentarlo nella lotta contro i fascisti e i tedeschi nell'Italia non ancora liberata ed è riconosciuto dagli Alleati. Il fondo del Comitato centrale ne documenta, dal 1944 al 1946, l'attività ordinaria e i suoi contatti con gli alleati, con i ministeri, con i partiti, con i CLN italiani all'estero, con i CLN provinciali e aziendali dell'Italia liberata e con il CLNAI. Quello di Brescia l'attività in quella provincia.
  • ARCHIVI DI ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI

    spacer La partizione comprende gli archivi di tre diverse organizzazioni internazionali nate all'indomani della seconda guerra e nei primi anni Cinquanta: il Comitato intergovernativo per le migrazioni europee (CIME), attivo dal 1951 per assistere sia i profughi provenienti dall'Europa orientale che i lavoratori italiani emigrati; l'United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization (UNESCO), organismo nato all'indomani della seconda guerra mondiale cui l'Italia fu ammessa nel 1947; l'Amministrazione fiduciaria della Somalia, che l'Italia esercitò per conto dell'ONU dal 1949 al 1960, quando il Paese africano divenne indipendente.
  • ARCHIVI DI ENTI PUBBLICI E SOCIETA'

    spacer Questo settore comprende gli archivi degli enti, sotto qualsiasi forma costituiti, soggetti alla vigilanza dello Stato e comunque interessanti la finanza pubblica, soppressi perché le finalità che ne avevano determinato la creazione, sono cessate o non più perseguibili. Il compito della gestione liquidatoria è attribuito all'Ufficio liquidazioni, istituito nell'ambito dell'Ispettorato generale di finanza della Ragioneria generale dello Stato, in esecuzione della legge 4 dic.1956 n. 1404. Alle gestioni liquidatorie riguardanti i numerosi organismi legati al cessato regime fascista, si unirono quelle riguardanti gli enti soppressi a seguito delle varie riforme della pubblica amministrazione, soprattutto con l'istituzione delle Regioni quando enti a carattere nazionale furono sostituiti da istituzioni locali. Il progressivo incremento delle competenze determinò prima il passaggio dell'Ufficio alle dirette dipendenze del Ragioniere generale dello Stato, nel 1980, e successivamente, nel 1988 con DPR 13 giu. n. 396 la trasformazione in Ispettorato generale per gli affari e per la gestione del patrimonio degli enti disciolti. Ulteriori modifiche furono apportate con l. 15 giu. 2002 n. 112 che dava facoltà di attribuire le competenze dell'IGED a una società esterna ma sotto il controllo statale: la Fintecna, operativa dal 2005, in una sorta di gestione mista. L'assunzione della gestione liquidatoria comporta necessariamente l'acquisizione della documentazione che dovrà essere versata agli Archivi di Stato competenti. Tuttavia la documentazione ritenuta non necessaria al procedimento può essere versata anche prima dell'atto di chiusura. Accanto a questi enti l'Archivio centrale delle Stato che ha il compito della tutela della memoria storica nazionale, riceve a titolo di deposito gli archivi di enti quali: EUR, CRI, IRI, CNR.
  • ARCHIVI DI FAMIGLIE E DI PERSONE

    spacer Sono prevalentemente archivi di personalità che hanno svolto attività di rilevanza nazionale nella pubblica amministrazione e nella vita politica e culturale del paese. Talvolta questi archivi contengono anche documenti di pertinenza dello Stato, che politici e funzionari hanno trattenuto presso di sé e incluso nelle proprie carte e in questi casi la documentazione conservata può integrare serie lacunose degli archivi istituzionali. Negli ultimi decenni la tipologia degli archivi personali si è notevolmente diversificata con l'acquisizione anche di archivi di architetti, scrittori, artisti, giornalisti. [le singole voci sono a cura di L. Montevecchi e G.Arcangeli, C.Arfé, N. De Conciliis, L. Diodovich, E.Ginanneschi, S. Griffo, F. Lorello, M. Martelli, C. Nardi, P. Puzzuoli, A. Zanuttini]
  • ARCHIVI DI PARTITI, SINDACATI, MOVIMENTI, ASSOCIAZIONI E COMITATI

    spacer Sotto queste partizione sono raccolti archivi prodotti da movimenti politici, federazioni e associazioni, organizzazioni sindacali e organizzazioni della società civile, comitati promossi da privati e gruppi di cittadini.
  • ARCHIVI FOTOGRAFICI, SONORI E AUDIOVISIVI

    spacer Della numerosa e consistente documentazione fotografica conservata dall'Archivio centrale dello Stato sono qui compresi solo i nuclei prodotti come archivi fotografici (l'Archivio fotografico italiano, ad esempio), o acquisiti come tali (serie della prima guerra mondiale, ad esempio) mentre sono ricondotte ai propri complessi d'appartenenza le fonti fotografiche che costituiscono serie o parti di archivi. Il medesimo criterio di raggruppamento è stato utilizzato per le registrazioni sonore, ove compaiono soprattutto sporadiche raccolte, e per il materiale audiovisivo, costituito da veri e propri archivi filmici (si veda il fondo United States Information Service) e da collezioni, talvolta anche consistenti (Collezione italiana delle interviste della USC Shoah Foundation Institute for Visual History and Education).
  • NUCLEI DOCUMENTALI IN COPIA

    spacer Sono compresi nella partizione copie di nuclei documentali, in microfilm o su supporto digitale, i cui originali, conservati da altri istituti archivistici, completano il patrimonio archivistico dell'Archivio centrale dello Stato o sono in qualche modo complementari alle sue fonti. Oltra alla documentazione proveniente da archivi italiani (Ministero degli affari esteri), russi e inglesi, di grande rilievo sono le fonti acquisite dai National Archives statunitensi, in particolare quelle dell'Allied Control Commission (7.282 bobine), l'organismo militare incaricato di far rispettare le clausole dell'armistizio concluso fra l'Italia e gli Alleati nel settembre del 1943. Naturalmente, non sono qui elencate le copie di sicurezza né quelle che integrano complessi archivistici conservati dall'Istituto in originale, le cui descrizioni sono ricondotte all'interno dell'archivio cui esse si riferiscono.
  • RACCOLTE E MISCELLANEE

    spacer Rientrano nell'ampia partizione: collezioni e nuclei documentali di scarsa consistenza pervenuti all'Istituto a seguito di acquisti, doni e rivendicazioni (i veri e propri archivi sono invece elencati nelle sezioni di riferimento); raccolte di fonti (manifesti, opuscoli e volantini di propaganda elettorale, ad esempio); una miscellanea di archivi recuperati alla fine della seconda guerra mondiale, costituita soprattutto da documenti prodotti dal comando alleato, dall'ambasciata britannica, dall'ambasciata e da uffici tedeschi; raccolte di fonti acquisite in copia in occasione di ricerche archivistiche, sia tra le carte dell'Archivio centrale dello Stato che presso altri istituti, anche non italiani.

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Inventari digitali

MINISTERO DELL'AGRICOLTURA INDUSTRIA E COMMERCIO (1861-1916)

+ Direzione Generale dell’Agricoltura

Strumenti

+ Guida ai fondi spacer

Novità

ReLoad - Repository for Linked Open Archival Data
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Roma, Archivio Centrale dello Stato, 26 giugno 2012, ore 10:30 Presentazione del progetto ReLoad (Repository for Linked Open Archival Data) promosso da Archivio Centrale dello Stato, Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna e Regesta.exe. Il progetto ha l'obiettivo di esplorare le potenzialità dei Linked Open Data e degli standard del semantic web sui dati archivistici, utilizzando i dati estratti da alcuni inventari dei due istituti.
+ il programmaspacer
Fondo "Ufficio per il servizio riconoscimento qualifiche e per le ricompense ai partigiani (Ricompartigiani)" Si comunica che il fondo archivistico"Ufficio per il servizio riconoscimento qualifiche e per le ricompense ai partigiani (Ricompartigiani)", composto di circa 4.500 faldoni, versato dal Ministero della Difesa, D.G. per il Personale Militare, all'Archivio Centrale dello Stato nel maggio 2012, può essere consultabile, attraverso il funzionario archivista responsabile, per ricerche mirate su singole persone a partire da Settembre 2012. Per ricerche sistematiche si dovrà attendere che vengano avviate fino a compimento le operazioni di ricondizionamento del fondo archivistico, riordinamento e inventariazione.
Global Interoperability and Linked data in Libraries
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Università di Firenze, Aula Magna, 18-19 giugno 2012
Gli ultimi anni hanno registrato un aumento considerevole di risorse informative presenti sul web pubblicate seguendo i principi dei linked data per la interconnessione di dati strutturati. Il Seminario di Firenze si occuperà del tema dell'interoperabilità e dell'apertura dei dati nel mondo delle biblioteche, analizzando gli standard, le esperienze e le norme di buona pratica per l'adozione di tecnologie del web semantico in questo settore.
Il seminario è promosso da: Università degli studi di Firenze, Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane (ICCU), Biblioteca nazionale centrale di Firenze (BNCF), Casalini Libri, Comune di Firenze, Conferenza dei rettori delle università italiane (CRUI), Associazione italiana biblioteche (AIB), Istituto di teoria e tecniche dell'informazione giuridica del Consiglio nazionale delle ricerche (ITTIG-CNR), Fondazione Rinascimento digitale
+ il programmaspacer
Archivio Centrale dello Stato
Piazzale degli Archivi, 27 | 00144 ROMA EUR
sovrintendente
Agostino Attanasio

sito: www.acs.beniculturali.it
e-mail: acs@beniculturali.it
pec: mbac-acs@mailcert.beniculturali.it
urp: acs.urp@beniculturali.it

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