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Far Cry 3Far Cry 3 - Il viaggio dell'eroe
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Matteo Santicchia
@MatSant
Recensione
Da paradiso tropicale a inferno in terra. Ritorno nelle calde isole del pacifico per il terzo capitolo di Far Cry-
Versioni testate:
PC e Xbox 360
Sommario
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Come è dura l'avventura
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La giungla su console
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Strategia e tattica
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Se studio vinco
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Obiettivi Xbox 360
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Romantici panorami
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Commento
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Requisiti di Sistema
Romanzo di formazione, manuale di sopravvivenza, spietato e violento shooter ma anche e soprattutto omaggio totale all'Alice nel Paese delle Meraviglie. Questo è Far Cry 3. Siamo di fronte ad un ritorno alle origini del franchise visto che oggi ci troviamo in un enorme arcipelago lussureggiante del sud est asiatico, un vero e proprio pezzo di paradiso ridotto però a inferno in terra, tra pirati, psicopatici, mercenari ed esaltate regine della giungla. Ma il cast non finisce qui, nel corso della lunga avventura altre persone incroceranno la strada del protagonista Jason Brody, mettendolo di fronte a scelte estreme, in costante equilibrio sull'orlo della pazzia. L'incipit iniziale è banale e inflazionato, ma lo svolgimento per nostra fortuna prende spesso pieghe inaspettate che deviano dal tipico canone degli sparatutto in prima persona. Jason Brody, suo fratello e un assortito gruppo di amici e amiche, sono in vacanza da qualche parte verso Bangkok, tra droghe, grandi bevute, frenetici balli e sport estremi. Da perfetti turisti americani da film di serie B non si fanno mancare nulla insomma, ma quando lanciandosi col paracadute finiscono sull'isola sbagliata, quella dei pirati, la loro vacanza si tramuterà in un incubo, fatto di violenze, vessazioni e morte certa. Jason è il perfetto antieroe, grazie al fratellone militare in congedo riesce a fuggire dalla prigione in cui Vaas, lo psicopatico capo dei pirati li aveva gettati, ma proprio sul più bello rimane da solo contro tutti e completamente digiuno di qualsiasi nozione su come sopravvivere in un luogo ben diverso dalle strade della California. Far Cry 3 parte da qui. Jason deve riuscire a salvare i suoi compagni e vendicare il fratello, e per fare ciò dovrà allearsi con gli abitanti "buoni" dell'isola, in lotta proprio contro i pirati. La presa di coscienza del protagonista è uno dei punti di forza del titolo. All'inizio Jason è timoroso, impaurito e recalcitrante, vuole solo trovare i suoi amici e scappare via. Mano a mano che la storia va avanti diventa uomo, capisce che c'è qualcosa di più in ballo e che ha un ruolo ben preciso nel destino dell'isola, è insomma il prescelto, dovrà fare delle scelte difficili che lo segneranno profondamente. Una bella storia insomma, messa in scena in maniera piuttosto originale, narrata senza cali di ritmo e per certi versi inventiva, con personaggi memorabili ottimamente caratterizzati e ricca di colpi di scena, adulta e mai banale. Torna al Sommario
Come è dura l'avventura
Le meccaniche di gioco sono quindi quelle della scoperta, dell'esplorazione e della sopravvivenza, declinate ovviamente tra missioni principali e "secondarie". Questa suddivisione è del tutto funzionale alla crescita del personaggio. Ubisoft è stata capace insomma di non rendere le assegnazioni altre dalla storyline principale un qualcosa di accessorio e secondario utili solo per arrivare ad un monte ore tipico da free roaming. La scoperta e l'esplorazione passano attraverso la conquista dei trentaquattro avamposti nemici e lo sblocco delle torri radio. L