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Comunicato stampa premiazione 31.1.12

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  La bomba dell'estremismo islamico.
  Le  lotte cruente dei
  movimenti di  liberazione.
  Il terrorismo di Stato
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 8 massacri.
 150 morti
 39 processi
 15 anni di misteri 
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 Il movimento antiglobal.
 La repressione.
 L’ordine pubblico.
 Qualcosa è cambiato.
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 Dal nostalgismo allo spontanei-
 smo armato. 50 anni di destra
 radicale. L'opposizione,
 l'anticomunismo.
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 Gli opposti estremismi.
 Gli uffici politici delle questure
 Le caserme dei carabinieri
 La notte più lunga della Repubblica.
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 Una stagione diversa.
 I sogni di una
 generazione.
 La logica dei partitini.
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 Il terrorismo in Italia
 Gli anni di piombo
 Le mille sigle
 del Partito Armato
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 9 dicembre 1970:
 Il partito del Golpe
 sferra l'attacco.
 Carri armati a Roma?
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 Le mani sporche di sangue degli scherani
 del principe.
 Il segreto di Stato per uccidere.
 E per tacere.
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 Un commissario ucciso.
 Sullo sfondo una strage.
 17 anni di indagini.
 Il caso Sofri.
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 Una Piovra o un'Idra?
 Cos'è la mafia?
 Cos'è l'antimafia?
 50 anni di delitti
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 La massoneria
 Gli affari
 Una loggia segreta
 Il potere
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 L'Italia delle banche
 La mafia, il Vaticano.
 Il grande crack.
 La morte in un caffé.
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 La strana morte di Luciani
 L'attentato a Papa Woitila
 La scomparsa dell'Orlandi
 La strage delle guardie svizzere
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 Due giornalisti uccisi in Somalia.
 Dietro la loro morte l'ombra
 di traffici immondi. Tra missioni
 militari e servizi segreti
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 Il crack del Banco
 Ambrosiano e la morte
 del banchiere di Dio.
 Mafia e non solo.
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 16 marzo 1978:
 5 morti. Un sequestro
 politico. 55 giorni
 di terrore.
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 Un aereo nella notte.
 Un boato.
 81 morti.
 Il silenzio.
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 Giornalista scomodo?
 Ricattatore?
 Vita e morte di un uomo
 a spasso con il potere.
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 Una strage strisciante, lunga più di
 7 anni. 23 morti. Una lunga scia di
 sangue.
 Gli assassini? Uomini in divisa.
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 Quando l'Italia
 dovette fare i conti
 con i suoi
 problemi etnici.
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 Dall'affare Lockeed
 A Telekom Serbia
 Passando per la
 catarsi di "Mani Pulite"
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 Dalla Prima alla
 Seconda Repubblica.
 Un passaggio politico.
 Tornano le stragi.
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 Una holding del crimine
 dai legami con il potere.
 Una storia criminale
 che bisogna conoscere
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 Crimini e criminali.
 Tra delitti insoluti
 e fatti misteriosi
 l'Italia vestita di giallo.
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 Una crisi politica.
 Un generale.
 Un rumor di sciabole.
 Ipotesi per un golpe.
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 Enrico Mattei, il re
 italiano del petrolio.
 Le sette sorelle.
 Incidente o sabotaggio?
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 1945 - 1950: il  banditismo in Sicilia.
 L'infanzia dello  stragismo.
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AGGIORNAMENTI

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Ferdinando Imposimato e Sandro Provvisionato
ATTENTATO AL PAPA

Calendario delle presentazioni del libro

- 12 maggio: Bassano del Grappa, libreria La Bassanese, ore 21
- 14 maggio: Torino Salone del libro (sala rossa, ore 13.30)
- 25 maggio: Roma libreria Mel Books, via Nazionale, ore 18
- 26 maggio: Montecatini terme (Pt), hotel Excelsior, ore 18
- 9 giugno: Roma Circolo degli artisti, via Casilina vecchia 42 ore 21
- 25 giugno: Lucca, libreria Ubik, ore 18
- 8 luglio: Roma Festa dell'Unitร , ore 20
- 19 luglio: San benedetto del Tronto (Ap), Palazzina Azzurra, Via Buozzi 14, ore 21.30
- 24 luglio: Torre Pellice (To), Piazza del municipio, ore 17.30
- 25 luglio: Montecatini terme (Pt), Palazzo comunale, ore 21.30
- 28 luglio: Bologna, Libreria Coop, Via Orefici 19, ore 21.30
- 30 luglio: Reggio Calabria, Tabularasa 2011, Festival dello Scandalo, Torre Nervi lungomare, ore 21
- 6 agosto: Gallio (Vicenza), Palasport/Auditorium di via Roma, ore 17.30
- 7 agosto: Folgaria (Trento), Palasport, ore 21
- 8 agosto: Enego (Vicenza)
- 26 agosto: Maiori (Sa), ore 21
- 11 settembre: Cantalupa (To), ore 18
- 7 novembre: Padova - libreria Feltrinelli. Ore 18 (nell'ambito della "Fiera delle parole").

Acquista il libro su IBS

L'intervista di beppegrillo.it agli autori:

INTERVISTE AL DIRETTORE

IL GIORNALISMO INVESTIGATIVO IN ITALIA
Festival Internazionale del Giornalismo (Perugia, 3 aprile 2009)
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L'ESPERIENZA DEL SETTIMANALE TV TERRA!
Festival Internazionale del Giornalismo (Perugia, 3 aprile 2009)
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OP GENOVA 2001 - L’ordine pubblico durante il G8

Le immagini della disastrosa riunione del G8 svoltasi a Genova nel luglio del 2001 hanno fatto il giro del mondo. Sono state prodotte numerose ricostruzioni filmate di quelle tragiche giornate. Chi le ha viste ha avuto a disposizione ampio materiale per interpretare quelle immagini e giudicare i fatti accaduti.
Questo film che presentiamo integralmente è diverso. E’ interamente basato sui materiali del processo contro 25 manifestanti accusati di devastazione e saccheggio, reati contro l’ordine Pubblico che il codice penale punisce con una pena che va dagli 8 ai 15 anni di reclusione.
E’ un film realizzato nel 2007 dalla segreteria del Genoa Social Forum e quindi, come tale, è un lavoro che sta dalla parte della difesa dei manifestanti. Il suo scopo - a nostro avviso pienamente raggiunto - è quello di analizzare e mostrare in quale folle maniera è stato gestito da polizia, carabinieri e guardia di finanza - nella più assoluta impunità dei responsabili nazionali - l’ordine pubblico nel corso di una manifestazione internazionale. La disorganizzazione, la mancanza di coordinamento, l’interruzione dei contatti con gli organizzatori del corteo, l’approccio unicamente e stupidamente militare, la voluta manifestazione di forza, una sottesa ideologia ancora brutalmente fascista hanno fatto sì che le strade di Genova si trasformassero in un campo di battaglia.
La capacità di gestire l’Ordine pubblico è qualcosa che trascende e deve sempre anticipare il comportamento di quello che sul terreno si delinea come l’avversario. Una buona gestione controlla la piazza in qualsiasi frangente. Una cattiva gestione lascia spazio ai violenti a danno dei pacifici.
A Genova, nel 2001, le forze dell’ordine italiane si sono dimostrate non all’altezza della situazione, professionalmente deboli ed impreparate e di fatto degne di un Paese del Terzo mondo.
E’ questo che è accaduto.
E’ questo che non deve più accadere.

IL FILM

GUIDO CHE SFIDO’ LE BRIGATE ROSSE

Un film di Giuseppe Ferrara con Massimo Ghini, Anna Galiena, Gianmarco Tognazzi, Elvira Giannini, Mattia Sbragia.
Genere Drammatico, colore
Produzione Italia 2007.  

Giuseppe Ferrara, autore di film di impegno politico, torna alla regia dopo 5 anni (l’ultimo film era stato I banchieri di Dio - Il caso Calvi), rievocando una delle storie più travagliate e dolorose del terrorismo italiano: l’assassinio, avvenuto nel 1979, da parte delle Brigate rosse, dell’operaio dell’Italsider di Genova Guido Rossa. Per dirla in estrema sintesi: un’organizzazione armata di matrice comunista che uccide un operaio comunista e sindacalista di un sindacato comunista, la CGIL, accusato di delazione perché ha denunciato la presenza in fabbrica di un terrorista.
Il film è imperniato proprio sulla figura di Rossa (l’attore Massimo Ghini), sui suoi rapporti familiari (la moglie è interpretata da Anna Galiena), sul suo ruolo in fabbrica alla testa delle lotte sindacali che trovano un ostacolo proprio nella presenza brigatista, sulla sua militanza nel sindacato e nel PCI.
All’operaio fa da contraltare proprio la formazione armata clandestina che sta radicandosi a Genova attorno a un personaggio spietato come Riccardo Dura (Gianmarco Tognazzi) e che nel capoluogo ligure ha già assassinato il procuratore della città Francesco Coco e tre uomini della sua scorta e ha portato a termine, ottenendone un ingente riscatto, il sequestro del figlio dell’armatore Costa.
Il film ha il pregio di raccontare una storia poco conosciuta e di tenere viva la memoria di un fenomeno ancora poco indagato come quello del terrorismo italiano.
Il suo limite, semmai, sta nell’aver sovradimensionato entrambe le figure, quella di Rossa e quella di Dura, trasformando il primo in un santino di bontà e l’altro nell’emblema del male assoluto. Senza considerare che entrambi erano figli del loro tempo. Dura, preda di una furia ideologica sanguinaria, Rossa, solo un uomo finito in una storia più grande di lui, abbandonato dallo stesso sindacato in cui aveva dedicato la sua vita.
Due semplificazioni che comunque fanno riflettere su quanto è realmente accaduto negli anni di piombo, specie nello scontro all’interno di una stessa area politica. Perché se le Br non sono marziani scesi sulla terra, allora sono figli della stessa cultura di Rossa.

Giusto il titolo: Guido che sfidò le Brigate rosse ben rappresenta la tragedia di cui l’operaio comunista fu vittima. Le sfidò davvero. Ma da solo.

IL TRAILER DEL FILM

L'UOMO DI VETRO

Un film di Stefano Incerti con David Coco, Anna Bonaiuto, Tony Sperandeo, Ninni Bruschetta, Francesco Scianna, Tony Palazzo.
Genere Drammatico colore
Produzione Italia, 2007  

Tratto dall’omonimo libro di Salvatore Parlagreco (ed. Bompiani), L’Uomo di Vetro racconta la storia di Leonardo Vitale, in assoluto il primo “pentito” di mafia a cui potrebbero essere tolte le virgolette. Un collaboratore gi giustizia in anticipo sui tempi, arrivato molto, forse troppo, prima, per intenderci, dei vari Buscetta e Contorno.
Un ex mafioso genuino, Leonardo Vitale, tanto vero e reale da non essere creduto da chi avrebbe dovuto condurre la lotta a Cosa nostra con molti anni di anticipo.
Finirà in carcere prima ed i

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