La Banca centrale europea ha scelto di mantenere i tassi invariati, nonostante le aspettative dei mercati puntino verso un taglio nell’immediato futuro della valuta unica, specialmente in un momento in cui le stie di crescita economica vengono ulteriormente tagliate (sarebbe meglio dire di “non crescita economica” in quanto sono state peggiorate le stime sulla recessione che dovrebbe lasciare dalla zona Ue solo alla fine del 2013), e con le politiche di forte deprezzamento delle proprie valute adottate, dopo Cina e Usa anche dal Giappone.

Proprio quest’ultimo comincia a cogliere i primi effetti positivi sulla politica monetaria e il riflesso sull’economia reale, dato che l’economia giapponese è uscita dalla recessione con un aumento del PIL relativo al quarto trimestre del 2012 che è salito dello 0,2%. Qualche contributo positivo è venuto dal miglioramento della bilancia commerciale, ma anche da un aumento, anche se lieve dei consumi interni.

Intanto la Federal Reserve ha comunicato che i crediti al consumo (Consumer Credit) sono aumentati nel mese di gennaio negli USA da $16,2 miliardi a $2,8 bilioni. raggiungendo un nuovo livello record, quando le stime degli economisti, seppur ottimistiche, pensavano ad un aumento di $12,8 miliardi. Per questo  il dato di dicembre è stato rivisto al rialzo, e dai precedenti +$14,6 miliardi si stimano i più probabili +$15,1 miliardi.

Torna a sorridere la Cina che dopo alcuni risultati e dati preoccupanti ottiene un risultato che supera ampiamente le attese: le esportazioni sono cresciute nel mese di febbraio del 21,8%, quando le attese degli esperti si fermavano a una crescita del 10%. Sono aumentate sia le esportazioni verso l’Unione Europea (+16,5%) che quelle verso gli USA (+15,7%).

La giornata odierna è ricca di dati macro, anche se per la maggoor parte si tratta di dati che non presentano una particolare forza nel condizionare l’andamento della valuta americana, non rientrando in quelli definiti Market Mover. In più, per quanto riguarda gli umori della borsa americana, sono previsti i dati ufficiali sulle trimestrali di Staples, di American Eagle di Outfitters, di Big Lots e per finire di PetSmart.

Quindi tornando al calandario degli indicatori macroeconomici degli Stati Uniti, il primo dato verrà diffuso alle ore 13 (sempre ora italiana) e che riguarderà l’Indice MBA sulle richieste di mutui relativo alla settimana scorsa, ovvero fino al 02 marzo (indicatore che mette in evidenza l’andamento delle compravendite e della fiducia dei consumatori, anche se in modo indiretto). Invece alle ore 14:15 verrà diffuso il dato sugli Occupati ADP (ADP Employment) del mese di Febbraio, dove gli esperti prevedono un calo, in quanto ci si attende un ripiegamento a 150.000 unità dal precedente dato rilevato che era di 192.000 unità. Alle ore 16 verranno resi noti i dati sugli Ordinativi all’industria (Factory Orders)relativi al mese di Gennaio, ed anche in questo caso le previsioni sono pessimistiche, dal momento che ci si attende una contrazione del -2,2%, mentre il dato precedente era positivo e pari a 1,8%. Alle ore 16:30 ci saranno i dati sulle Scorte di petrolio (Crude Inventories) per la settimana terminata il 02 marzo, con un calo stimato a 1 milioni di barili dai precedenti 1,13 milioni di barili. Infine alle ore 20:00 la Federal Reserve comunicherà i dati relativi al Beige Book del mese di Marzo.

Nel forex trading i traders si trovano ogni giorno di fronte a tantissime scelte, ma la maggior parte di queste vengono fatte a monte, al momento in cui si deve pianificare una propria strategia personale, come ad esempio il tipo di time frame con cui si vuole lavorare, il cross di valute, ecc. Alcune scelte tuttavia non possono essere pianificate ma richiedono una certa flessibilità a sua volta imposta dall’andamento del mercato valutario, con la capacità di comprendere le indicazioni insite negli indicatori principali.

E’ evidente che le strategie avanzate richiedono una maggiore conoscenza e un maggior grado di esperienza maturata sul campo, ma è altrettanto vero che il loro impiego permette di portare avanti un trading più “raffinato” in quanto vengono date delle indicazioni più precise e meno approssimative. ciò non significa che l’uso delle strategie avanzate sia infallibile, così come è evidente che è inutile cercare di usare delle strategie considerate come efficaci ma per le quali non si è raggiunto il grado di comprensione ed apprendimento più adeguato. inoltre non è nemmeno detto, ed anzi è sconsigliato, riempire il proprio stile di trading con sole strategie avanzate, rendendo le proprie scelte più difficoltose, e senza necessariamente riuscire a ottenere i risultati sperati.

Come per ogni altro aspetto infatti ci vuole equilibrio, e soprattutto bisogna scegliere le varie strategie tra avanzate e di base in modo tale da trovare le combinazioni più congrue tra di loro (ad esempio la strategia delle medie mobili con il calcolo della media ponderata, ecc). Anche in questa direzione ci sono comunque tantissimi suggerimenti, anche on line , che semplificano l’iter da percorrere per riuscire ad ottenere dei buoni risultai.

Chi si è da poco avvicinato al Forex trading, dopo aver acquisito le nozioni di base, deve passare alla fase operativa, che tuttavia si deve basare sull’uso di alcune strategie. Queste possono essere distinte tra strategie di base e strategie avanzate. va da sé che prima di iniziare a correre bisogna cominciare con l’imparare a camminare, per cui tra le strategie di base più usate grazie alla loro semplicità di comprensione e di impiego, ci sono le medie mobili.

Questa strategia può essere applicata a qualsiasi timeframe con il quale si deciderà di lavorare, ma in principio è sconsigliato operare con timeframe ad elevata velocità, mentre un buon compromesso, specie nelle prime fasi della pratica è il time frame a 4 ore. In più bisogna scegliere una coppia di valute tra le più importanti. La prima cosa da fare quindi è andare sulla piattaforma di Forex che è stata scelta (ad esempio la versione demo della Plus 500 utile poiché non mette limiti nell’uso della versione demo né in termini di tempo e né come disponibilità di denari virtuale da impiegare per fare esperienza). Quindi bisogna andare sul grafixo Forex e fissare il time frame a 4 ore.

I dati macro per la settimana entrante ancora una volta vedranno principalmente impegnati gli Stati Unii e metteranno alla prova il dollaro rispetto alle principali valute. In particolare quindi gli occhi saranno puntati su:

Lunedì 18 febbraio: mercati chiusi per r il President’s Day;

Martedì 19 febbraio: comunicazione della BoJ sulle previsioni e decisioni riguardanti la politica monetaria interna;

Mercoledì 20 febbraio: bilancia commerciale del Giappone e per gli Usa i dati sulle concessioni edilizie e  sui prezzi alla produzione. Inoltre la Federal Reserve renderà noto il contenuto delle scelte stabilite nell’ultima riunione;

Giovedì 21 febbraio: dagli Usa arrivano i dati ufficiali sull’IPC e sul report settimanale relativo alle nuove richieste di sussidio di disoccupazione. Anche il dato ufficiale sulle scorte del greggio.

Può capitare, soprattutto per chi non ha ancora maturato una grande esperienza, che il trading nel forex venga confuso con quello delle opzioni binarie. Una confusione che spesso viene determinata dal fatto che uno dei possibili sottostanti delle negoziazioni delle opzioni binarie, può essere rappresentato proprio dalle valute, ma il loro funzionamento avviene in modo del tutto diverso. Il punto in comune è dovuto al fatto che né nel forex e né nelle opzioni binarie avviene lo scambio fisico (ovvero il passaggio di mano in mano) delle valute oggetto del trading.

nel Forex è possibile in realtà tradare seguendo sia tantissimi orizzonti temporali (tutti si caratterizzano per una certa brevità rispetto alle altre forme di investimento), ma anche su diverse tipologie di contratti e transazioni. Per alcune di queste le conoscenze avvengono in modo quasi immediato, mentre per altre bisogna applicarsi un minimo, perché richiedono un ulteriore passo per la relativa comprensione.

Tra le varie forme di transazioni ad esempio ci sono i Forward: la particolarità sta nel fatto che si tratta di contratti nei quali il passaggio reale dei soldi avviene solo a una determinata data, ma nel frattempo il contratto può passare di mano in mano.

Il Forex costituisce una forma di investimento, quindi offre la concreta possibilità di ottenere dei guadagni, che tuttavia possono anche trasformarsi in perdite, per il semplice fatto che  è fondamento di ogni tipo di investimento il rischio, che non è mai completamente eliminabile. Per evitare di subire perdite ed andare in guadagno esistono dei trucchi? La risposta deve essere necessariamente negativa, perché non si tratta di un gioco d’azzardo, ma di una attività da pianificare sulla base di una strategia specifica che va attentamente creata e messa in pratica con la giusta flessibilità per far fronte ad eventuali imprevisti.

L’investimento nel Forex, almeno in senso cronologico, a conosciuto un grande apprezzamento abbastanza di recente. Per questo viene considerato una tipologia di investimento molto giovane, ma nella realtà lo scambio valutario affonda le sue radici nei periodi coloniali, quando per l’acquisto delle merci bisognava pensare a dei criteri di cambio il concetto vero e proprio di tassi è nato dopo, e comunque è stato determinato da una necessità). Tuttavia nonostante il boom sia stato recente, grazie alla nascita delle numerose piattaforme che hanno reso il trading nel forex alla portata di tutti, comodamente on line, ed in funzione delle proprie capacità e soprattutto sulla base del proprio livello di esperienza.