Cosa facciamo

Il Consorzio AASTER ha sviluppato la propria attività lungo quattro filoni:

  1. Il rapporto tra flussi e luoghi;
  2. Lo sviluppo dei territori nella globalizzazione;
  3. Nuova composizione sociale e forme dei lavori
  4. Coesione sociale, forme di convivenza, comunità.

Rapporto tra flussi e luoghi.
E’ questa l’area di più recente evoluzione dell’attività del Consorzio AASTER che ingloba in sé tutta la tradizione degli studi e degli interventi sullo sviluppo locale. Da questo punto di vista AASTER ha avviato una serie di attività di accompagnamento di soggetti dei flussi nella loro ricerca di governo delle relazioni tra locale e globale.

Sviluppo dei territori nella globalizzazione.
Rientrano in questo filone tutti i progetti di ricerca e di intervento che pongono alla base la partecipazione degli attori locali alla definizione delle strategie di sviluppo del proprio territorio e la mobilitazione delle risorse disponibili secondo un approccio bottom-up. E’ questa la spina dorsale dell’attività del Consorzio AASTER a partire dal vasto intervento condotto nel Mezzogiorno nel corso degli anni ’90. Tale progetto, denominato Missioni di Sviluppo, è successivamente uscito dalla sua territorializzazione originaria per diventare una forma di intervento, di azione e di sostegno anche in quei territori del Nord e del Centro Italia che manifestano deficit di sviluppo e di relazioni locali. Sempre in questa logica, è rientrato l’intervento per il CNEL di accompagnamento e di descrizione/interpretazione dei processi che investono le regioni del Nord del Paese (Patti territoriali). E’ quella che abbiamo chiamato “Questione Settentrionale”, ritenendo che esista un insieme di fattori (dalla competizione, alle rappresentanze, dalle Autonomie Locali e Funzionali al sistema del Credito e della Finanza, dal Lavoro al ruolo delle Istituzioni di governo) che sono oggi strategici per definire le scelte di sviluppo e le politiche di convivenza. Quest’attività ha poi avuto tutta una serie di ricadute progettuali su diversi territori del Paese, determinando una vasta attività di intervento di AASTER sul tema dell’innovazione delle forme di relazione tra gli attori locali in chiave coalizionale, sia su aspetti che riguardano lo sviluppo economico sia quello sociale.

Nuova composizione sociale e forme dei lavori.

Da tempo, il Consorzio AASTER è impegnato in progetti e iniziative territoriali finalizzati allo studio delle trasformazioni sociali che sono da ricondurre all’emergere di nuove figure lavorative e ai nuovi modelli di organizzazione del lavoro, delle politiche di welfare e delle forme di convivenza. Questo filone di ricerca ed intervento ha avuto la spinta iniziale nel progetto Moriana – Rendere visibili gli invisibili (1999), un programma di ricerca-azione e di scambi di esperienze sul lavoro autonomo in Italia, Spagna, Francia e Germania per conto della Direzione Generale del Lavoro, Relazioni Industriali e Affari Sociali dell’Unione Europea. Successivamente a questo macro-intervento sono state portate avanti tutta una serie di ricerche e di iniziative su diversa scala territoriale (es. Comune di Milano, Provincia di Varese, Regione Emilia Romagna, Ministero del Welfare, CCIAA di Milano, Unioncamere Lombardia, etc.) in relazione ai filoni che caratterizzano la nuova composizione sociale e che sono riconducibili al tema del capitalismo personale (lavoratori della net economy-comunicazione-creatività, lavoratori del privato sociale, immigrati, etc.). Rientrano in questa prospettiva anche progetti attivati con le associazioni di categoria della piccola impresa in relazione alla nuove forme della rappresentanza (Confindustria, CNA; Confartigianato, Coldiretti) e forme di accompagnamento a manifestazioni di tipo fieristico che hanno al centro dell’interesse la nuova composizione sociale (Fiera Milano, CCIAA di Milano, CCIAA di Modena)

Coesione sociale, forme di convivenza, comunità.

Le profonde trasformazioni sociali di questi anni hanno segnato in profondità le forme e la velocità delle dinamiche di sviluppo, la struttura e le relazioni tra i gruppi sociali. Tutto questo ha introdotto processi selettivi che, insieme a nuove figure emergenti, hanno determinato anche il profilarsi di nuove forme emarginazione e di esclusione sociale. Accanto alla categoria di “uguaglianza”, tipicamente novecentesca, quella di “inclusione” è stata così utilizzata per definire un insieme di valori e diritti che descrivono la nuova sfida portata alle società a capitalismo maturo. A partire dagli anni ’90, il Consorzio AASTER è stato coinvolto in numerosi progetti di ricerca e intervento che hanno avuto come oggetto le nuove forme di esclusione sociale e le politiche attivate per assicurare livelli minimi di inserimento dei soggetti più a rischio di emarginazione. Su questo particolare tema sono state curate quattro mostre che si sono tenute presso la Triennale di Milano: La città Infinita (2003), La rappresentazione della pena (2006) La vita nuda (2008), La città fragile (2009)

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