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Ottobre 2011

Via libera alla missione Euclid da parte dell’ESA. La missione è stata selezionate nell’ambito della Cosmic Vision 2020-2025 dell’Agenzia Spaziale Europea

Press Release ESA - 4 Ottobre 2011
Press Release su MEDIA INAF - 4 ottobre 2010

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La missione

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Il progetto Euclid si focalizza sul mistero dell’esistenza e della natura dell’energia e della materia oscura che costituirebbero il 97% dell’Universo, mentre la materia ordinaria sarebbe la porzione minima rimanente. Il satellite osserverà svariate centinaia di milioni di galassie su gran parte del cielo e avrà risultati non solo sulle componenti oscure ma anche sulla validità della Relatività Generale su scale di miliardi di anni luce. Le misure di distorsione della forma delle galassie e di segnature caratteristiche della distribuzione spaziale saranno ottenute tramite due strumenti, che operano nel visibile e nel vicino infrarosso. Alle immagini nel visibile si aggiungono immagini e spettri nel vicino infrarosso. I dati saranno pubblici e di estrema utilità anche per moltissimi altri studi astronomici. Gli strumenti saranno sviluppati da un consorzio europeo (circa 800 scienziati oltre 100 istituti diversi), guidato da Y. Mellier (istituto di Astrofisica, Parigi). Il consorzio ridurrà i dati ottenuti e ne effettuerà l’analisi scientifica.
L’ Italia è, insieme alla Francia uno dei due partner maggiori e la sua partecipazione è finanziata e supportata principalmente dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). In Euclid sono coinvolti circa duecento scienziati italiani, appartenenti a molti istituti dell’INAF e a diverse Università italiane.

Il contributo dell’Osservatorio Astronomico di Brera

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Il ruolo dell’Osservatorio Astronomico di Brera in Euclid è fondamentale.
I due esperimenti a bordo di Euclid derivano infatti dalla fusione di un’originale proposta italiana (SPACE, guidata da A. Cimatti di Bologna) e una francese (chiamata DUNE).
I ricercatori dell’OA Brera sono stati tra i fondatori del progetto SPACE e hanno poi assunto di conseguenza ruoli di responsabilità primaria nell’organigramma di Euclid, contribuendo in modo determinante al successo di questa fase di selezione.
Luigi Guzzo, che aveva coordinato la sezione di Cosmologia della proposta originaria SPACE, è uno dei quattro coordinatori della "scienza primaria" del Consorzio Euclid. Ha contribuito a definire direttamente gli obiettivi scientifici e le metodologie di studio che verranno utilizzati da Euclid, descritti nel cosiddetto "Red Book" della missione.

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La survey spettroscopica di Euclid si propone, infatti, di mappare la struttura dell’Universo nel tempo e nello spazio misurando le distanze di circa 50 milioni di galassie, spingendosi fino ad un epoca corrispondente a circa 3.5 miliardi di anni dopo il Big Bang (molto prima di quando si pensa abbia avuto inizio l’accelerazione che oggi osserviamo).
Da questa mappa si misurerà con altissima precisione la struttura a grande scala dell’Universo a diverse epoche cosmiche e quindi la storia di espansione attraverso le cosiddette "Oscillazioni Acustiche Barioniche".
Inoltre, si misureranno le cosiddette "Redshift-Space Distortions", un sottile effetto dovuto ai moti delle galassie (che come una pioggia si muovono assieme verso gli ammassi e superammassi, che le attraggono), che introduce un’anisotropia apparente nelle mappe della distribuzione delle galassie.
È questo un test per verificare se l’accelerazione non sia causata dalla misteriosa energia oscura, ma piuttosto sia il segnale che qualcosa non funziona nella Relatività Generale di Einstein quando si va a grandissime scale.
Questo test venne originariamente suggerito proprio dal gruppo di OA Brera e collaboratori in un articolo pubblicato nel 2008 su Nature (vai all’articolo), e poi divenuto uno dei metodi chiave della missione Euclid.
Oltre al ruolo primario nel coordinamento scientifico, OA Brera ha svolto un ruolo importante nelle predizioni delle performances cosmologiche (E. Majerotto) e contribuito al gruppo di lavoro sugli ammassi di galassie (S. Andreon).

 
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L’Osservatorio di Brera ha coperto un ruolo cruciale anche nella definizione e progettazione della strumentazione di Euclid, in particolare dello spettrografo infrarosso (NISP) che è la macchina attraverso cui gli oltre 50 milioni di spettri di Euclid verranno raccolti.
Nell’originale proposta SPACE, Filippo Zerbi è stato coordinatore tecnico dello strumento, ruolo che ha mantenuto nello studio congiunto Euclid fino alla recente selezione.
Nelle prossime fasi l’Osservatorio Astronomico di Brera seguirà, sotto la responsabilità di Marco Riva, la realizzazione di importanti sottosistemi tecnici come le ruote porta-filtri e porta-grism ed i sistemi di compensazione delle perturbazioni.
Manterrà inoltre importanti ruoli di coordinamento tecnico a livello nazionale ed internazionale.

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