Le licenze Creative Commons offrono sei diverse articolazioni dei diritti d'autore per artisti, giornalisti, docenti, istituzioni e, in genere, creatori che desiderino condividere in maniera ampia le proprie opere secondo il modello "alcuni diritti riservati". Il detentore dei diritti puo' non autorizzare a priori usi prevalentemente commerciali dell'opera (opzione Non commerciale, acronimo inglese: NC) o la creazione di opere derivate (Non opere derivate, acronimo: ND); e se sono possibili opere derivate, puo' imporre l'obbligo di rilasciarle con la stessa licenza dell'opera originaria (Condividi allo stesso modo, acronimo: SA, da "Share-Alike"). Le combinazioni di queste scelte generano le sei licenze CC, disponibili anche in versione italiana. Creative Commons è un'organizzazione non-profit. Le licenze Creative Commons, come tutti i nostri strumenti, sono utilizzabili liberamente e gratuitamente, senza alcuna necessita' di contattare CC per permessi o registrazioni. Per saperne di più, puoi leggere una introduzione a CC, guardare l'animazione "Diventa Creativo", frequentare le nostre liste e navigare nel nostro sito. |
Segnaliamo che la novella casa editrice Krecò Edizioni ha indetto il bando "Scrivi la Rivoluzione", con scedenza 31/3/2013.
"Cerchiamo punti di vista, analisi di realtà, cronache di presenti possibili, progetti di futuro, storie e racconti per costruire con la prosa il mondo di domani. E' un moto rivoluzionario fatto di parole che utilizza la rete per condividere in modo libero le proprie idee. Aderisci al progetto inviando il tuo testo di 10.000 battute a info@kreco.it entro il 31 marzo 2013".
Krecò è un progetto non commerciale che pone al centro della propria attività la selezione e la produzione di opere originali brevi, promuovendo sia on line che off line la diffusione di punti di vista critici e propositivi sulla realtà.
Per maggiori informazioni: consultare il sito di Krecò Edizioni.
Segnaliamo che si apre un ciclo di incontri gratuiti sui temi dell'innovazione presso la Biblioteca Archimede di Settimo Torinese.
Il primo appuntamento, un workshop dal titolo "To Share. Condividere per Innovare", aprirà il ciclo di incontri trattando il tema delle nuove forme di condivisione sostenute dalla rete e dai nuovi strumenti digitali che stanno ridisegnando il rapporto con l’informazione, l’intrattenimento e la conoscenza.
L'appuntamento è per giovedì 14 marzo 2013, alle 19:00, presso la Biblioteca Archimede, Piazza campidoglio, 50 - Settimo Torinese (TO).
Intervengono:
Marco de Rossi di OilProject;
Claudio Artusio di Creative Commons Italia;
Massimo Lafronza di XXY Studio
Moderatore:
Massimo Temporelli - fisico e storico della tecnologia
Ingresso gratuito
A partire dalle ore 16 di sabato 2 marzo, si terrà ad Ivrea, in Via Arduino 41, l'inaugurazione di Radio Abawalla.
I contenuti della novella web radio eporediese (musica, testi e programmi) saranno distribuiti con licenze Creative Commons e quindi liberamente e gratuitamente utilizzabili da chiunque secondo il principio "alcuni diritti riservati".
Di seguito il programma della giornata:
Creative Commons ha pubblicato la terza bozza delle licenze Creative Commons versione 4.0.
Il testo della licenza è nuovamente messo a disposizione degli affiliati di Creative Commons nonché della comunità di utenti e stakeholder CC per la fase conclusiva di raccolta di commenti e feedback.
La redazione del testo, sviluppata a partire dagli obiettivi fissati nel corso del CC Global Summit 2011 di Varsavia, si propone di massimizzare l'interoperabilità, ridurre la proliferazione delle licenze e promuovere la standardizzazione, garantendo, nel contempo e quanto più possibile, longevità e semplicità di impiego. In particolare, le licenze 4.0 si presenteranno nella sola versione internazionale (Unported), recependo le diverse esigenze venute alla luce nel corso delle procedure di adattamento ai vari ordinamenti nazionali e definendo alcuni specifici aspetti relativi, tra gli altri, ai diritti sulle banche dati, ad altri diritti connessi e ai diritti morali.
Sono disponibili online:
L'annuncio ufficiale della pubblicazione;
La pagina wiki CC dedicata alla discussione della terza bozza;
La bozza delle sei licenze 4.0.
Segnaliamo che il libro "Riparare Risarcire Ricordare. Un dialogo tra storici e giuristi" curato da Giorgio Resta e Vincenzo Zeno-Zencovich, edito da Editoriale Scientifica, è pubblicato con licenza Creative Commons.
Il libro è acquistabile in formato cartaceo e scaricabile in PDF dal sito della casa editrice.
Giorgio Resta è Professore associato di Diritto privato comparato presso la facoltà di giurisprudenza dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
Vincenzo Zeno-Zencovich è Professore ordinario di Diritto comparato e titolare degli insegnamenti di Sistemi giuridici comparati e di EU Transport Law presso l’Università Roma Tre.
Per chi non avesse seguito la diretta del 21 gennaio, segnaliamo che è disponibile su Youtube l'hangout della trasmissione di Radio Hinterland e ANB Web Radio dedicata al tema della liberalizzazione della gestione dei diritti connessi di artisti, interpreti ed esecutori.
Per approfondire questo ed altri temi di diritto d'autore assieme a NicoBenz, sono stati ospiti in radio gli avvocati Simone Aliprandi e Guido Scorza.
(Segnalato da Simone Aliprandi: Simone Aliprandi - personal weblog)
Segnaliamo "Etor e il viaggio del cubo", corto di animazione di Totore Nilo con musica inedita di K-Conjog.
Il cortometraggio è presentato dalla Subcava Sonora, etichetta specializzata nella gestione della musica in Copyleft, in collaborazione con il MEI-Meeting Etichette Indipendenti. L'opera, come tutte le produzioni della Subcava Sonora, è rilasciata con licenza Creative Commons; precisamente con licenza CC Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo.
Domenica scorsa abbiamo festeggiato a Torino i dieci anni di Creative Commons.
La serata di Torino è stata una delle tante iniziative intraprese in tutto il mondo per celebrare il dieci anni di attività di CC e non sarebbe stato possibile organizzarla senza il prezioso contributo di tante persone, alle quali vanno i nostri più vivi ringraziamenti.
Ringraziamo quindi Gianluca Gozzi e tutto lo staff del Balh-Blah per la loro ospitalità ed il supporto logistico; Radio Flash 97.6, in particolare Dario Castelletti e Giorgio Valletta, per la diretta della serata ed il DJ Set di chiusura; i partecipanti alla tavola rotonda sulle licenze (Simona Lodi, Davide Suppo, Mariano Equizzi e Federico Morando - il nuovo Lead di CC Italia) per i loro spunti di discussione; i Boom Boom Beckett, i rev rev rev e gli Aba Made Sound per esser stati il cuore artistico della serata con le loro esibizioni; Top-IX e CSP che si sono uniti all'organizzazione della festa fornendoci la competenza del loro staff, soprattutto nelle persone di Tiziana Motta, Vincenzo Cicanese, Laura Pippinato, Maria Costanza Candi, e lo staff del Centro Nexa che ha coordinato l'organizzazione ed unito le forze per l'allestimento e gli ultimi preparativi della serata.
Dulcis in fundo, una menzione speciale va ovviamente a tutto il pubblico che, intervenendo nel corso dei festeggiamenti, è stato destinatario e autentica ricompensa dei nostri sforzi.
Grazie a tutti!!!
Il Gruppo di Lavoro di Creative Commons Italia
Audio della diretta di Radio Flash 97.6: Tavola rotonda: Produrre e Distribuire in Creative Commons
Estratto audio di Flash Town del 14/12/2012: I 10 anni di Creative Commons
Le foto della festa per i 10 anni di Creative Common
Scarica la versione PDF del comunicato Nexa.
Torino, 17 dicembre 2012. Federico Morando, managing director e research fellow del Centro Nexa su Internet & Società del Politecnico di Torino (DAUIN), è il nuovo Lead di Creative Commons Italia. Lo ha annunciato ieri sera a Torino il prof. Juan Carlos De Martin, fondatore, insieme al Prof. Marco Ricolfi dell'Università di Torino, nel 2003 di Creative Commons Italia. Creative Commons Italia è il gruppo di lavoro - coordinato dal Centro Nexa su Internet & Società del Politecnico di Torino - che rappresenta Creative Commons in Italia.
“Federico Morando sono anni che partecipa alle attività di Creative Commons sia a livello nazionale sia all'estero" afferma il prof. De Martin. "Il suo mix di competenze giuridiche, economiche e digitali e la sua passione per i temi CC l'hanno rapidamente fatto diventare una figura di riferimento apprezzata da tutti. Sono quindi certo che Federico sarà uno straordinario lead del gruppo di lavoro CC Italia: a lui va il mio più sentito in bocca al lupo e tutto l'appoggio del Centro Nexa!.”
“A inizio 2006 ho partecipato per la prima volta a una riunione del gruppo di lavoro di CC Italia: è stato entusiasmante (e strano!) vedere giuristi, ingegneri, economisti e scienziati politici discutere di dettagli giuridici, visti come strumenti operativi per favorire la creatività online. Grazie a questo fantastico gruppo di lavoro, a partire dai precedenti lead, Marco Ricolfi e Juan Carlos De Martin, alla community degli utenti CC ed a nuovi partner, sono sicuro che i prossimi anni vedranno un'ulteriore crescita dei beni comuni al servizio della creatività e della conoscenza.”
In merito al contributo di CC Italia al movimento CC globale, il fondatore di Creative Commons, il prof. Lawrence Lessig (Harvard), ha inviato al Centro Nexa il seguente messaggio:
“Nel 2003 venni a Torino per lanciare uno dei primi gruppi di lavoro nazionali Creative Commons. Tornai poi nel dicembre 2004 per il lancio della versione italiana delle licenze. Da allora la comunità italiana Creative Commons ha contribuito moltissimo al successo del movimento globale CC: grazie di cuore!”
Crea e condividi: le licenze libere compiono dieci anni. Era il 16 dicembre 2002 quando l’organizzazione no profit Creative Commons, guidata da Lawrence Lessig, docente della Stanford University, presentava a San Francisco i primi modelli di copyright “flessibile”. Licenze che davano la possibilità ad artisti, studiosi, giornalisti e istituzioni di rendere più accessibili le loro opere, mantenendo riservati solo alcuni diritti. Una rivoluzione in nome della libera circolazione delle informazioni che si è diffusa in tutto il mondo. E che vede l’Italia in prima fila tra i Paesi che ne fanno un uso maggiore.