Film, registi e set di Milano
Ci sono luoghi, come Hollywood o Cinecittà, costruiti apposta per fare da studios per l’industria cinematografica.
Poi ci sono città che sono un enorme set vivo e reale, un vivaio di intelligenze e di professionalità, un territorio ricco di luoghi esemplari, perchè simbolici o tipici di una certa epoca.
Un unico set, dalle Alpi al Po
Milano, proprio per la sua storia economica, culturale e sociale del ’900, è un caso esemplare. Alberto Lattuada, Luigi Comencini, Federico Fellini, Pierpaolo Pasolini, Luchino Visconti, Gabriele Salvatores, Silvio Soldini, Maurizio Nichetti e mille altri hanno filmato una Milano in continua trasformazione urbanistica ed antropologica.
In questa parte del MIC incontriamo vari esempi e suggestioni di questa Milano su pellicola, così simile eppure così diversa da quella che i milanesi abitano ogni giorno.
Ovviamente parliamo di una Milano che non sta stretta nei confini comunali: vediamo spesso l’hinterland, con la sua esplosione urbanistica e culturale, e anche le campagne, i fiumi, i laghi, le montagne e le varie città lombarde.
El coeur in man passa dagli occhi
Chi ama Milano si emoziona quando vede la città prima e durante la grande trasformazione; rivede il territorio, riguarda le persone: i loro sogni, il loro modo di amare, lavorare, crescere.
Sullo schermo, storie appassionate e sentimentali che smentiscono lo stereotipo di una città troppo fredda.
Tecniche e cultura non hollywoodiane
Da Rocco e i suoi fratelli fino all’ultimo film comico da cassetta, tecnici, fonici, animatori hanno sviluppato tecniche e poetiche singolari, tipiche di una città più vicina all’industria, alle università (anche a quelle tecniche) e a quei mondi (pubblicità, design, moda) al confine tra cultura e consumo, che sono stati così fervidi di ingegni nel secondo novecento.
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