La forma di tutela dedicata ai lavoratori marittimi nasce nel 1994 quando un decreto legislativo ricompone in un unico Ente (ex-Ipsema) le attività fino ad allora svolte dalle Casse Marittime. La protezione per la gente di mare risale, però al Medioevo. La navigazione, infatti, è stata percepita dall’uomo sempre come un pericolo e le prime forme di protezione dei marittimi si rintracciano negli statuti delle città marinare e ancora prima. Genova, Napoli e Trieste sono state le città-fulcro di questa assistenza, perché lì nacquero all'inizio del Novecento i "Sindacati", trasformati nel 1933 in "Casse Marittime", fino alla nascita dell'Ex-Istituto di Previdenza per il Settore Marittimo.
Ad essere assicurati contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali sono il personale della navigazione marittima, per il quale sono accertati e riscossi i contributi dai datori di lavoro. Il Settore Navigazione INAIL (ex-Ipsema) eroga le prestazioni previdenziali per gli eventi di malattia e maternità nei confronti dello stesso personale e di quello della navigazione aerea. Dal 2006 al Settore Navigazione INAIL (ex-Ipsema) è stata assegnata dal legislatore la certificazione a fini pensionistici dell’eventuale esposizione dei marittimi alle fibre di amianto.