Otto "leggende" sulla tramvia
Bufale, dati distorti, scenari grotteschi E il referendum è dietro l´angolo. La più ricorrente: coprirà la vista del Duomo. E invece è alta come un bus. Dal costo ai cordoli, dalla lunghezza al tunnel: ecco la verità. I dati del Comune e dei progetti
di Massimo Vanni
La tramvia sarà una barriera insormontabile. In piazza Duomo il
cordolo sarà alto 80 centimetri. E il suo passaggio impedirà anche
la vista di Santa Maria del Fiore. Il costo della linea per
Scandicci è ormai il doppio di quello annunciato. Quando lo scontro
si accende la tramvia produce bufale. Il referendum è dietro
l´angolo del Natale, in programma per il 17 febbraio. E con la
campagna referendaria che si respira già alta nell´aria il rischio
è quello della distorsione dei dati. Qualche volta dell´invenzione
grottesca. Si litighi pure invece, senza però dimenticare di ciò
attorno a cui ci si divide. Ecco un elenco delle otto bufale più
ricorrenti.
Anzitutto, la lunghezza. Quella che spinge molti a definire la
tramvia un vero e proprio treno: il convoglio Sirio
dell´Ansaldo-Breda che correrà per le nostre strade sarà lungo 32
metri. In pratica, se si considera che un autobus Ataf misura 12
metri (18 è lo snodato), tre bus incolonnati risultano più lunghi.
Al suo passaggio nel centro la tramvia oscurerà il Duomo? Le carte
progettuali dicono che la tramvia sarà alta 3,30 metri (pantografo
escluso): l´altezza di un bus. Quanto all´ingombro, la «faccia»
della tramvia è dieci centimetri più stretta rispetto a quella di
un autobus.
Ma l´aspetto forse più discusso è il cordolo, che qualcuno ha
definito alto 80 centimetri e giudicato come una barriera
architettonica che dividerà chi sta di qua e chi sta di là dai
binari. Soprattutto nel centro storico. Il cordolo invece in centro
non ci sarà: dalla stazione a San Marco sarà una grande zona
pedonale senza soluzioni di continuità e nelle zone pedonali il
cordolo non è previsto. E´ previsto invece dove la tramvia corre
lungo strade attraversate anche dal traffico privato, cioè dove
serve come separatore. Il Comune sta pensando oggi di posare un
cordolo simile a quelli gialli che vengono usati per le busvie.
Anziché rotondo, sarà però a sezione rettangolare, che risulta più
sicuro per i motorini. Il materiale? A quanto pare, questo non è
stato ancora deciso con certezza.
Quanto costerà la linea per Scandicci che il vicesindaco con delega
alla mobilità Giuseppe Matulli assicura ogni giorno verrà
completata per il dicembre del prossimo anno? Si parla senza mezzi
termini di un raddoppio sostanziale dei costi. Il Comune esibisce
dati diversi: dai 168 milioni, dicono Matulli e l´assessore
all´urbanistica Gianni Biagi sventolando i dati, si è passati a
198. Trenta di più. Gli altri 28 stanziati sui capitoli tranvia
riguardano la sistemazione di piazza Vittorio Veneto e i semafori.
A che velocità viaggerà la tramvia? Il limite è fissato in 50
chilometri orari. Ma solo nei tratti rettilinei si sfiorerà questa
quota. Nell´area pedonale del centro la tranvia viaggerà a 10
chilometri all´ora, forse a 5 sulla curva tra via Martelli e piazza
Duomo.
Il capitolo alberi, che più di ogni altro è stato teatro di scontri
tra comitati e amministrazione. C´è chi sostiene che, con la
tramvia, si abbatteranno migliaia di alberi. Il numero non è ancora
oggi definito: l´amministrazione sta valutando soluzioni diverse
strada su strada. Promette in cambio che alla fine il saldo sarà
positivo: saranno più gli alberi piantati che quelli
abbattuti.
Anche la scelta della tramvia entra di diritto nei dibattiti
referendari e c´è chi sostiene che la decisione fu presa perchè il
sottosuolo era già impegnato dal progetto dell´Alta velocità. Non è
così: la scelta della tramvia è stata presa dal consiglio comunale
nel lontano 1992 sulla base di pure motivazioni economiche. Il
progetto dell´Alta velocità è arrivato solo anni più tardi.
Anche Palazzo Vecchio ha sentito ieri la necessità di precisare
alcuni aspetti della discussione in atto. Il prezzo del biglietto,
dicono Matulli e Biagi rispondendo al promotore del referendum
Mario Razzanelli, costerà quanto il biglietto del bus: «Tutte le
aziende di trasporto pubblico del mondo vivono sui finanziamenti
pubblici», dice il vicesindaco Matulli. Quanto alle previsioni di
passeggeri, il Comune conferma il proprio ottimismo: i 40 milioni
di biglietti che l´amministrazione deve comunque garantire alla
società di gestione della tramvia sono un obiettivo raggiungibile:
«E non si dica che solo il 4 per cento degli automobilisti
sceglierà la tramvia - sostiene il responsabile urbanistica - Gli
studi Ataf dicono che in qualche zona si raggiungerà anche il 50
per cento».
(14 dicembre 2007)
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