Siamo in piena era del Quaternario dove la digitalizzazione ha preso il posto di moltissimi processi economici, culturali e sociali mettendo a rischio il mondo della carta stampata. Ebbene questo nuovo modo di vivere la nostra vita sta ormai diventando istituzionalizzato, tanto da sfociare in una riconversione digitale del sistema scolastico.
Come ogni anno il Natale arriva in maniera inaspettata e il tempo per fare i consueti regali si riduce drasticamente causando, spesso, crisi di panico. Le ristrettezze economiche sono all’ordine del giorno e questo denominatore comune, che aleggia sulle nostre giornate, non manca di creare problemi.
E’ ormai in atto la rivoluzione del digitale e si sta pian piano passando da quella che era considerata l’Internet of Things (IoT) all’Internet of Everything (IoE). I dati parlano chiaro: secondo le ultime stime portate dalla Cisco all’annuale Intenet of Things World Forum di Barcellona gli oggetti connessi nel 2020 passeranno dall’1% attuale ai 50 miliardi.
Forti di un’economia stabile e in costante crescita la Cina e l’India sono in continua espansione ed i loro cittadini cominciano a sentire l’esigenza di possedere beni di lusso durevoli. Le automobili sono oramai divenite dei mezzi indispensabili per muoversi da una città ad un’altra e per affermare lo status di benessere raggiunto.
Musica in steaming o in download? E’ indubbio che il download offre dei vantaggi se non si possiede una connessione ad internet ma, al giorno d’oggi, chi di noi non è costantemente online? A fronte di ciò si sta pian piano constatando come la modalità dello streaming stia di gran lunga surclassando la metodologia di download.
Cosa fare per contrastare l’incremento d’inquinamento nelle nostre città se non potenziare e rendere più ecologico l’apparato dei sistema di trasporto pubblico? E’ ormai da un paio di anni che le pubbliche amministrazioni stanno progettando sistemi più sicuri e verdi da adottare nei centri abitati così da favorire l’allontanamento delle autovetture e l’avvicinarsi dei cittadini ai mezzi pubblici.
Se nel mondo della letteratura, grazie ai nuovi metodi di psicanalisi di Freud, si è arrivati alla nascita del romanzo in prima persona, anche nel mondo della cinematografia questa metodologia di approccio soggettiva è finalmente sbarcata nel mondo del cinema.
La tecnologia digitale, che oramai si è inserita perfettamente nel nostro quotidiano, sembra risolvere la maggior parte dei nostri problemi. Se vogliamo programmare una giornata al lago, ci affidiamo alle App meteo, se vogliamo calcolare i Chilometri percorsi nel nostro allenamento quotidiano e le calorie perse lasciamo che un’App si prenda il compito di dircelo a fine corsa.
Vedere oggigiorno i nostri personal computer come oggetti è un po’ un’eresia: sono costituiti da telecamere che permettono loro di vedere, da microfoni per ascoltare, da sensori touch per percepire e da chips per elaborare i dati raccolti. I computer ormai ci scrutano da tempo e grazie all’information technology il concetto di computer si sta ormai evolvendo da “personal” a “perceptual”.
A cosa può portare un innalzamento del livello di istruzione, un miglioramento nello stile di vita ed un accesso facilitato ai mezzi di pronto soccorso se non ad un aumento della longevità generale? Ebbene sì, molte sono le tesi a supporto di questo tanto che ne è nata una nuova scienza, la bio-demografia.
Quanti di noi non possono fare a meno di ascoltare brani musicali durante la giornata? Le canzoni ci accompagnano in macchina, in treno, in metropolitana o anche nella corsa mattutina o serale liberandoci talvolta la mente da pensieri opprimenti e regalandoci un momento di relax.
Sembrerebbe che il fenomeno della gamification non abbia confini tanto da essere ormai inserito in molte attività quotidiane con, talvolta, risvolti davvero notevoli. Il settore del giornalismo sembra quello che, più di tutti, ne abbia subito il fascino: partendo da fenomeni di carattere sociale chiunque può scoprirsi reporter e creare delle vere e proprie community on-line capaci di attirare folle di followers.
Chi di noi non ha almeno quattro o cinque account attivi in internet? E qual è il dilemma a cui spesso siamo soggetti quando ne attiviamo uno nuovo? Ebbene sì, la password! Senza nulla togliere alla fantasia di noi tutti, spesso ci rendiamo conto che creare una password adatta e facilmente memorizzabile non è sempre così semplice.
Data l’ormai conclamata presenza delle moltissime startup nel panorama economico mondiale, non ci si stupisce se il fenomeno venga preso in esame e studiato da molti. Una volta che si è capito il meccanismo diviene poi molto semplice spiegarlo ed insegnarlo negli atenei perché, ebbene sì, mentre prima lo scopo dell’insegnamento era focalizzato sull’istruzione ad un determinato lavoro, ora si è capito che questa metodologia ha perso forza.
Finalmente l’Agcom, ovvero l’Autorità garante delle comunicazioni, ha deciso, entro il 2014, di creare un nuovo regolamento che regoli i contenuti digitali. Il mercato economico globale ora come ora non può non tenere conto del mondo digitale e delle sue influenze sulla realtà che ci circonda ed è opportuno che muti un regolamento ora mai obsoleto (risalente, ricordo, al 1995!).
Non solo le città si stanno facendo sempre più smart, ma anche l’artigianato locale sta pian piano mutando e si sta adeguando agli standard odierni facendosi sempre più digitalizzato. Una ricerca condotta dalla Confartigianato ha riscontrato come questa modernizzazione stia avvenendo in particolar modo nelle città più progredite con lo scopo di implementare l’offerta ed i servizi erogati ai cittadini sempre più esigenti.
Siamo ormai nell’era del wearable computing e, come i Goggle Glass dimostrano, a breve questa nuova frontiera potrà essere sfruttata da chiunque. Ovviamente il fenomeno ha avuto radici ben radicate nell’ambito dello sport ed è da questo settore che moltissime aziende si sono primariamente relazionate per creare gli abiti del futuro.
Da un quinquennio a questa parte si sta diffondendo il modello di business basato sul think global but acting local: indifferentemente all’ambito in cui si inserisce questa metodologia sta completamente ribaltando le logiche del mercato. Tutte le conoscenze tecniche ed artigianali che han fatto del nostro paese un esempio di produttività stanno man mano scomparendo surclassate dalla globalizzazione.