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IL FUTURO SARA’ MOOC!
E’ da un po’ di tempo che esistono i corsi universitari on-line che, nonostante lo scetticismo di molti, continuano ad essere presenti nel web e moltissime prestigiose università hanno puntato a questa nuova metodologia di insegnamento per allargare i propri orizzonti e permettere a chi non può recarsi in sede di seguire un corso di laurea. L’idea ha cominciato a concretizzarsi dell’estate del 2011 quando Sebastian Thrun, direttore di Google X, e Peter Norvig, responsabile del settore ricerca di Google, entrambi insegnati all’Università di Stanford decisero di portare il loro corso CS221 direttamente in rete. Cercarono inoltre di adattare i loro metodi di insegnamento al nuovo mezzo e sistemarono le lezioni aggiungendo alcuni filmati. In 58.000 decisero di iscriversi a questi corsi e ad ottobre erano già 160.000: cifre queste che fecero subito prendere la decisione ai due di lasciare le loro cattedre e di stringere un sodalizio fondando la loro università online Udacity. Andrew Ng e Daphne Koller seguirono il loro esempio e crearono una piattaforma dedicata denominata Coursera che poteva essere utilizzata da tutte le università interessate ad avere un sicuro accesso in questa realtà. L’Università di Stanford fu la prima a cimentarsi in questo progetto e, dall’aprile 2012, anche l’University of Michigan, due istituti dell’Ivy League, la Princeton University e L’University of Pennsylvania hanno deciso di attivare i loro corsi online. Peter Norving ha continuato poi lanciando su Google Coursebuilder, una piattaforma open source che aiuta i professori ad adattare il proprio corso alla struttura della rete. Questa realtà è stata battezzata MOOC, acronimo di Massive Open Online Course, e presto darà del filo da torcere alle istituzionali università.
Sempre più connessi, sempre meno presenti.
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