[...] Uno di essi sono ora anch’io, fuggiasco dagli dèi ed errante, perchè fidai nella furente Discordia. Perchè fui un tempo fanciullo e fanciulla, e arbusto e uccello e muto pesce del mare. Da quale onore e da quale ampiezza di felicità, così bandito, qui mi aggiro fra i mortali

Empedocle, Purificazioni,DK115

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English Profile

Curriculum Vitae

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Al secolo, Emilio M. Sanfilippo.
Vegetariano da tempo, si dice preferisca al momento presente adottare un’etica del rispetto universale di matrice darwiniana post-naturalista, che oscilla tra il cannibalismo di simili all’astensione di qualsiasi oggetto mereologicamente costituito. Si racconta che, ancora infante, fu rapito da Cupido, che Venere gli sfiorò le labbra e che Elena lo sedusse nel sonno. Gli dei, gelosi, lo condannarono al filosofare: si perse in una selva oscura e fu ritrovato con un calice di vino tra le mani e qualche grappolo d’uva sulla testa.

Dopo un B.A. in Filosofia (Catania, 2010) ha continuato con gli studi fino ad ottenere un M.A. in Storia della filosofia (Catania, 2012). Da luglio 2011 a luglio 2013 è stato ricercatore presso l’Institute for Formal Ontology and Medical Information Science (IFOMIS) dell’Università del Saarland (Germania). Attualmente è ricercatore assegnista presso il CNR-ITIA di Milano e collabora con il Laboratorio di Ontologia Applicata (LOA) dell’ISTC-CNR di Trento. Frequenta la scuola di dottorato in Information and Communication Technology dell’Università di Trento.

La sua area di ricerca riguarda l’ontologia formale e computazionale sia dal punto di vista teoretico dell’ontological analysis, sia da quello ingegneristico dello sviluppo di varie strategie semantiche per diverse applicazioni. Presso l’IFOMIS si è occupato principalmente di ontologie per veterinaria, medicina e biologia, con particolare riferimento al dominio oncologico (cf. HDOT). Attualmente sta analizzando l’applicazione di strategie semantiche al mondo dell’industria manifatturiera e in particolare all’ambito del virtual manufacturing.

A parte il blog che state visitando, gestisce filosoficamente, insieme a Federico Sciacca e Salvatore Pappalardo. Ha collaborato con Sitosophia e Asinus Novus.

Si dice voglia essere al momento giusto cremato, per non essere confezionato a puntino da qualche parte in una scatola. Desidera che l’urna con le sue ceneri sia gettata nel fuoco eterno del Mongibello al suono de “Gli uccelli” dell’isolano Franco, e/o “Copacabana” di Barry Manilow.

Continua a cercare il suo filosofo preferito. Ha buone ragioni – al momento – per pensare sia il caro vecchio Anassimandro e il giusto David Lewis. Crede che Meinong gli abbia aperto la via e Quine l’abbia chiusa.

Citazione – per il momento – preferita: « Più di un valent’uomo è stato ridotto sul lastrico da una donna», di Henry Chinaski.

Maestro, mentore, dopotutto, amico, Pino Finocchiaro.

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