Mestiere di Babbo

Vodafone InFamiglia (e la privacy di mia figlia)

mercoledì 06 luglio 2011 | 7 commenti

Qualche giorno fa (oddio ne sono già passati così tanti?) sono andato a curiosare all’aperitivo che Vodafone ha organizzato con genitori blogger per presentare il progetto InFamiglia. Un’idea pensata per essere accanto alle famiglie nell’uso più consapevole delle nuove tecnologie.

Io sono un genitore tecnologico? Sì, ma quanto? Mia figlia, classe 2002, è una nativa digitale? Tra quanto me la troverò su Facebook? (O su Google+?) A che età avrà (diritto al) il suo primo cellulare? Come faremo a vegliare sulle sue navigazioni e frequentazioni web? E il digital divide? E le dipendenze di cui si parla in giro?
Queste e altre domande io me le pongo abbastanza regolarmente. E le risposte me le do strada facendo. Per ora Alice conosce internet soprattutto per un paio di servizi e per il mio blog. Continua a leggere…

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Varie/Eventuali

Una prece per la bici

giovedì 23 giugno 2011 | 11 commenti

E’ morta. La mia bici romantica e scassata.
Ve l’avevo presentata che era innamorata. Poi ha sofferto. Le hanno rubato l’angolo. E la creatura amata. Si è depressa. L’ho parcheggiata alla fermata del bus. Non fatelo mai, specie se ci bazzicano tutto il giorno quei perdigiorno dei giovani studenti. Ha preso un calcio da un vandalo: raggi infranti, ruota piegata. E’ andata in coma. L’ho portata dal ciclista. Ha scosso la testa. Mi ha appoggiato una mano sulla spalla.
Poi ha posto fine alle sue sofferenze.
Negli stessi giorni in cui scrivevo un post sul ciclo, perdevo il mio ciclo.
Amen.

 

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Ascolti/Musica

Il Jazzalogo: che cos’è?

lunedì 20 giugno 2011 | Nessun commento

In diversi anni di musica (ascoltata, studiata, imparata, suonata, letta, improvvisata), ho avuto diversi maestri e ho messo la testa dentro diversi libri. Tutti mi hanno insegnato qualcosa (naturalmente molto di più i primi dei secondi).  Ho sviluppato le mie sane antipatie verso gli eccessi di entrambe le parti: verso i maestri troppo gelosi della propria arte, verso i manuali troppo tecnici. In generale verso tutti quei soggetti, umani o cartacei,  incapaci di comunicare – o di insegnare a comunicare – le emozioni.
Ho amato invece tutti coloro che – persone o libri o dischi – con me hanno sempre praticato la semplicità e l’emotività. Da loro ho sempre imparato, a volte a loro insaputa. Arrivato a questo punto, complice la scrittura, ho pensato di rielaborare e rimettere in circolo tutto quel che ho capito sulla (e dalla) musica jazz e in particolare sull’improvvisazione. Ho scelto di farlo in una nuova forma: quella forma minima che segna la scrittura creativa dei nostri tempi, quella di Twitter.

Il jazzalogo quindi è semplicemente questo: un mini manuale di personalissime regole su jazz e improvvisazione pubblicato su Twitter da oggi per i prossimi giorni, ogni mattina (hashtag #jazzalogo). Per comodità di consultazione, ogni giorno aggiornerò anche questo post. Ogni commento e suggerimento è benvenuto.

#1. Non esistono note sbagliate. Alcune note sono più giuste di altre. Evitale.

#2. Il circolo delle quinte è un club privato dove scambismo e sostituzioni son gioiosamente incoraggiati.

#3. Quando fai un assolo, li puoi portare lontano finché vuoi. Ma alla fine portali a casa.

#4. Quando fai un assolo stai raccontando una storia. Quelle raccontate troppo velocemente non si capiscono.

#5. Un assolo è come fare l’amore. Correre non serve. Serve arrivare felici al gran finale.

#6. Un pianoforte ha 88 tasti. Per essere creativo te ne basta 1 solo. Dinamiche e ritmo. Prova un assolo de uma nota so.

#7. Nella vita, accompagnare qualcuno significa rendergli le cose più facili. Anche nel jazz funziona così.

#8. Hai fatto un errore? No problem! Rifallo uguale al prossimo chorus. Diventerà parte della tua personalità.

#9. Scegli una nota, senza suonarla. Giraci attorno, falla aspettare. Quando la libererai sarà bellissima.

#10. Non pensare che conti chi canta. Conta chi fa cantare le note. Ascolta i cantanti: fai cantare il tuo strumento.

#11. Quando suoni chiudi gli occhi. Altrimenti non vedrai nulla. (Ok, ok, ora però riaprili e prenditi l’applauso).

#12. Tra il giro di do del pop e il turn around del jazz c’è solo un semitono di differenza. È proprio lì che si muove un mondo.

#13. Quando improvvisi, la tua frase migliore sarà sempre la prossima. Lei è già lì, nell’aria e aspetta solo te.

#14 Ogni canzone, anche se sembra rotonda, ha mille spigoli invisibili. Trovali. E poi suonali.

#15 Consola le dissonanze. Storpia le assonanze. Maschera le cadenze. Modula le movenze. Riempi le assenze.

#16 Mentre suoni, mentre improvvisi, non esiste pudore. La tua anima è più bella quando è nuda.

#17 Cuore e respiro: non avrai altro metronomo all’infuori di essi.

#18 Ascolta chi suona con te. E sarai ascoltato. Se non ascolti chi suona con te, beh figliolo, cambia mestiere.

#19 Lo spirito. È lui che sposta gli elettroni. Che sono la musica che fai e che ascolti.

#20 Tutte le regole sono fatte apposta per essere violate. Quindi ora butta alle ortiche questo jazzalogo e scrivi le tue regole.

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Ascolti/Musica

Sabato 18 giugno: Terra in bocca a S. Martino in Rio (RE)

martedì 14 giugno 2011 | Un commento

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Pensavo che:
1. ecco, ora siamo diventati un musical!
2. erano aaanni che non stavo su una locandina con l’ANPI.
3. sarebbe stato bello e utile suonare questa storia (di acqua pubblica contesa tra mafia e malaffare) dentro la campagna referendaria. Ma sarebbe stato tristissimo suonare senza un quorum. E invece ora si può festeggiare!
Vi aspettiamo. Seguite il profumo di salamella e gnocco fritto e ci vediamo lì.

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Tutta la banda: Spazio Musica Ensemble, Sacher Quartet, & guests.
Da sinistra in alto: Paolo Terlingo (chitarra e voce), Ellade Bandini (batteria), Mariano Nocito (basso), Stefano Resca (batteria), Alberto Favale e Alfredo Turicci (cori), Marco Prestini (tastiere).
Da sinistra in basso: Cristiano Callegari (pianoforte), Matteo Callegari (voce solista e chitarra), Enrico Maria Papes (voce e djembè), Laura Marchesi e Giuliano Ferrari (cori).

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Varie/Eventuali

Rapp-Orto n. 1

mercoledì 08 giugno 2011 | 4 commenti

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Ho iniziato a marzo, con l’orto sul balcone. Ebbene su: è tempo di tirare un bilancio di un primo trimestre.

Iniziamo subito dai (pochi) fallimenti.

- Un basilico è morto di freddo a marzo sul balcone poco solatio.
- Un girasole è attualmente in sofferenza. Forse la convivenza con un pomodoro in un vaso troppo piccolo? Ma il girasole che c’entra? Ebbene il girasole è un pensiero nostalgico ai vecchi tempi in cui abitavo col Beppe. E il girasole nell’aiuola in cortile era venuto così alto ma così alto che pareva la marijuana che avevano piantato gli altri studenti, inquilini l’anno precedente. E forse poi non era un caso che quell’anno c’erano degli inquilini nuovi, noi.
- Una dionaea è in coma, ma quelle piante carnivore lì mi muoiono tutte.

Ok, ora passiamo ai successi: Continua a leggere…

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Varie/Eventuali

Altomincio: un signor weekend con la Burp Family

lunedì 06 giugno 2011 | 3 commenti

Sono passate due settimane e io se chiudo gli occhi sto ancora a mollo in quella piscina. Con la piccola che pascola serena nell’acqua bassa e la grande che si getta dagli scivoli. E Lady Burp che serenamente piglia il sole e chiacchiera con le altre mamme. Sono passate due settimane da quando siamo stati, tutti insieme, all’Altomincio Family Park, sul Garda, vicino a Peschiera, insomma proprio la zona dei super parchi di divertimento.

Ci ha invitati Elite Club Vacanze insieme ad altre 3 famiglie con mamma blogger. Si tratta di digital PR, sì, come ben sai: inviti i blogger a provare un prodotto o un servizio e loro poi ne scrivono. Negli ultimi anni io facevo appunto quello che selezionava e invitava. Da quando invece ho cambiato agenzia, sono tornato a far parte di un target, quello appunto dei blogger. Così, insomma sto riassaporando il piacere delle digital PR viste dal lato dell’ospite. E poi finalmente le agenzie hanno capito cosa sono: lo scrissi forte e chiaro su Twitter, “io sono una mamma blogger”. Continua a leggere…

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Varie/Eventuali

Risvegli

martedì 31 maggio 2011 | 6 commenti

Sono sdraiato a letto semiaddormentato, prono. La stanza è completamente buia. Il rumore delle auto giù in strada nemmeno lo sento. La porta si apre e lei entra quasi senza rumore. Il letto è così vicino alla porta che non deve fare più di un passo. Sa esattamente cosa fare, lei. Si accoscia sul letto e mi scopre. Sento l’elastico dei boxer che si abbassa. Mi massaggia una quindicina di secondi e poi affonda il colpo. Decisa, precisa, scientifica.
Mhm. Gemo piano. Continua a leggere…

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Ascolti/Musica | Mestiere di Babbo

Due battesimi. Ma molto speciali.

venerdì 20 maggio 2011 | Un commento

Era qualche anno che non partecipavo a un battesimo e nel giro di pochi giorni, ben due. E in uno sono stato persino officiante.

No, scordati il prete e l’acquasanta. Sto parlando di battesimo del rock.

Martedì scorso abbiamo portato Alice al Forum per Jovanotti. “Papà, non è vero che è il mio primo concerto, il primo è quello della Mannoia con la nonna…” “tsk, tranquilla che a ‘sto giro non ti addormenterai”.

Incredula per il numero di gente, stupita da papà e mamma che urlano e ballano come due regazzini, assordata dalla musica, perplessa dall’acustica del Forum, travolta dall’energia del concerto, ammirata dalle scarpe coi brillantini di Lorenzo, complice dei cori, preoccupata per l’ora tarda. Difficilissimo tirarla giù dal letto il mattino dopo. Son cose. Son soddisfazioni. Son prime volte. Battesimi appunto.

Passiamo al battesimo n. 2. Sabato mattina, teatro Arlecchino di Voghera, esecuzione di “Terra in bocca” riservata alle scuole: qualche terza media e prime, seconde e terze superiori. Qualche centinaio di ragazzi, insomma, che – signora mia – chissà cosa pensano e chissà che musica ascoltano. Ho pensato che se avessi visto a 13 anni un concerto così pieno di roba non sarei potuto rimanere indifferente: una storia di miseria, sangue e vendetta, la questione dell’acqua, una musica strana, cantautorale, rock, prog, jazz (una via di mezzo tra Battisti, la PFM e Davis elettrico, per dire), le parti parlate, musicisti con le palle, tanta energia, impegno, qualità.

Un successone. L’applauso con standing ovation che questi ragazzini hanno fatto al maestro Ellade Bandini, un pezzo della storia della musica italiana, valeva davvero moltissimo.

Così uscendo dal teatro a riveder le stelle e incontrato ohibò il sole (che erano le 11.35 e non è consueto terminar concerti a certe ore), ho pensato che magari a quei giovani per lo shock sonoro gli si poteva persino fermare lo sviluppo. Ma solo per quell’ora speciale del concerto. Poi invece gli si sarebbe accelerato. O meglio, magari gli si sarebbe reindirizzato.
Ho pensato (anzi spero) che qualcuno di loro scelga (o venga scelto dal)la Musica. E che tra 10-15 anni mi dica: ehi vecchio, lo sai che io ho iniziato a suonare proprio a causa di quel concerto che avete fatto voi, quella mattina di maggio a Voghera?

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Ascolti/Musica

Prossime date: Fabrizio de Andrè e Terra in bocca

martedì 03 maggio 2011 | 2 commenti

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Il concept “Storia di un impiegato” di Fabrizio de Andrè è già andato in scena nel gennaio scorso. Ora lo risuoniamo, tale e quale ma ovviamente molto meglio. Cambiano invece le “altre storie” del titolo. In scaletta a ‘sto giro anche  A dumenega e Via del Campo.
Vi aspettiamo a SpazioMusica, mercoledì 11.

Sabato 14 maggio invece torniamo a proporre il concept “Terra in bocca”, il disco splendido e sfortunato che chiuse nel 1971 la carriera dei Giganti.  Con noi altri sul palco del teatro Arlecchino di Voghera anche il “gigante” originale Enrico Maria Papes e il mitico Ellade Bandini.
Ingresso 10 miseri € per un concerto memorabbile, citato anche da (me su) Wikipedia.

Passate a sentirci. Passateparola.

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Leggere/Scrivere | Mestiere di Babbo

Piccole lettrici crescono #1

venerdì 29 aprile 2011 | 3 commenti
  1. Vacanze ieri e oggi, Nathalie Weil
  2. Ricette per storie a testa in giù, Bernard Friot
  3. Un fantasma in soffitta, M. Sarah Klise, Kate Klise
  4. Clorofilla dal cielo blu, B. Pitzorno
  5. Tea Stilton e la montagna parlante
  6. La storia di Anne Frank, Menno Metselaar, Ruud van der Rol
  7. La casa sull’albero, B. Pitzorno
  8. La bambola dell’alchimista, B. Pitzorno
  9. I meravigliosi animali di Stranalandia, Stefano Benni
  10. Perché le stelle non ci cadono in testa, Federico Taddia, Margherita Hack

Ecco i 10 libri che Alice ha letto da marzo in qua, da quando abbiamo stipulato il patto del Nintendo DS. Se le chiedi quale le sia piaciuto di più, ti dice il numero 9. E poi attacca a parlare in osvaldese.

Io sono piuttosto orgoglioso di lei, anche perché è del tutto evidente che questo mese ha letto molti più libri di me.
Ora tutto questo si tradurrà in qualcosa di Super Mario se non ho capito male…

 

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