Cercano visibilit e legittimazione politica
La marcia su Rieti di Forza nuova
Giuseppe Scaliati
Forza nuova annuncia la costituzione di una federazione a Rieti mentre una lista
che si chiama Rifondazione fascista annuncia il proprio congresso e l'assemblea
costituente a Latina per il prossimo 28 aprile. I movimenti esplicitamente
neofascisti nel Lazio cercano visibilit e legittimazione politica specie nelle
province dove pi forte il loro radicamento. Rieti e Latina dal dopoguerra in
poi, ma anche Roma, per la presenza di diversi nuclei neofascisti dimostrano
innegabilmente come la destra radicale nel Lazio abbia sempre trovato terreno
fertile per la diffusione delle proprie ideologie. Non a caso sono tra le poche
citt dove attualmente reperibile grande quantit di materiale nostalgico
della RSI (Repubblica Sociale Italiana), vicino all'area della destra radicale
che si definisce non conforme. Non solo. La destra nella capitale, dal
dopoguerra fino ad oggi, ha sempre raggiunto livelli di forza maggiore rispetto
alla media nazionale. A soli due anni dalla Liberazione, il neonato Movimento
Sociale Italiano raccoglie alle urne il 4% dei voti e tre eletti al Campidoglio.
E da quel momento non il solo a trovare spazio politico, poich la citt di
Roma negli anni sessanta e settanta diventa il principale luogo di incubazione
delle varie formazioni dell'estrema destra extraparlamentare. Da Ordine Nuovo di
Pino Rauti ad Avanguardia Nazionale di Stefano Delle Chiaie, fino ad arrivare ai
gruppi eversivi Terza Posizione e NAR. Inoltre, nel 1993 clamoroso il successo
del segretario missino Gianfranco Fini, che nella corsa a sindaco raggiunge il
ballottaggio e si attesta al 46,9% dei consensi. Dopo la svolta di Fiuggi, Roma
si conferma come il punto di forza non solo del nuovo movimento, Alleanza
Nazionale, ma anche delle varie componenti politiche che non si erano
riconosciute in quel progetto. Sono notevoli i risultati elettorali conseguiti
da AN e dalle varie compagini dell'estrema destra, queste ultime spesso con un
seguito altrove modesto. Ad esempio, il Movimento Sociale Fiamma Tricolore di
Rauti, l'anno dopo la "svolta di Fiuggi", raccogliea nel Lazio circa il 4,2%,
mentre nel 1998, alle amministrative, la Fiamma arriva a quota 2% con circa 20
mila preferenze ed un consigliere eletto. Nella stessa tornata elettorale, il
neonato Fronte Nazionale di Adriano Tilgher - composto da fuoriusciti del MS-FT
- consegue sempre nella capitale circa 18 mila voti. Un risultato incredibile,
visto il debutto elettorale. D'altra parte, la forte presenza neofascista a Roma
sicuramente uno dei fattori determinanti per la nascita, nel 1997, di Forza
Nuova. Un gruppo che per lungo tempo resta egemone tra i giovani infiltrandosi
anche nelle tifoserie calcistiche capitoline. La nuova formazione politica, di
Roberto Fiore e Massimo Morsello, ha avuto la sua incubazione nelle sedi missine
romane, attraverso un giornale, Foglio di Lotta. Contemporaneamente, la gestione
rautiana del MS-FT d luogo alla creazione di piccole frange neofasciste, di
fuoriusciti dalla Fiamma, che il pi delle volte graviteranno intorno a Forza
Nuova. Su tutti, il Movimento Politico Occidentale di Maurizio Boccacci, gruppo
coinvolto in scontri allo stadio e sciolto per discriminazione razziale. Ma alla
cacciata di Rauti dalla Fiamma corrisponde un ritorno di consensi intorno al
partito, mentre Forza Nuova e Fronte Sociale Nazionale cominciano ad avvertire
un calo di militanti per l'autonoma discesa in campo di Alessandra Mussolini e
soprattutto per l'intesa, in vista delle politiche 2006, di questi partiti con
la Casa delle Libert.
La Fiamma, invece, pur stipulando l'intesa con la coalizione di centrodestra,
sfrutta abilmente questo momento e riconquista terreno nella capitale, fino a
ergersi a gruppo predominante inglobando varie realt neofasciste, da Base
Autonoma (nata sulle ceneri del Movimento Politico Occidentale) fino alle nuove
realt dei centri sociali d'estrema destra, che attraverso associazioni, negozi
e librerie diffondono l'ideologia fascista in versione moderna. Alle regionali
del 2005 l'area delle occupazioni di destra appoggia Francesco Storace: nella
sua lista compariva il neofascista Germano Buccolini confermando cos legami tra
le varie frange della destra radicale e la corrente storaciana "Destra Sociale"
, quella meno refrattaria a troncare con il passato missino e nostalgico. Il
tutto a dimostrare come queste forze neofasciste, ben radicate e presenti nel
territorio, riescono non solo a trovare una piena legittimazione politica
attraverso alleanze con la Casa delle Libert o la continua apertura di sedi, ma
si spingono persino a tentare la carta di una esplicita Rifondazione Fascista,
di fatto e anche di nome.
14/04/2007