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Disclaimer:
In alcuni post ho adottato linguaggio e immagini che potrebbero essere considerati
da qualcuno inopportuni e di cattivo gusto.
Eccheccazzo! dirà costui, giustamente...

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spacer Nella sidebar c'è l'elenco delle categorie secondo cui sono archiviati i post. Quelli nella categoria canimucchi son raccontini a fumetti in scroll verticale. Alcuni più lunghi, altri brevi, son l'uniche robe che val la pena sorbirsi.
Qui sotto i link per saltare direttamente ai canimucchi di questa pagina (così ci s'evita di leggere anche il resto che son materiali da perditempo).

    • istoriella
    • simìk
    • Paper-O
    • Vuoto a rendere
    • in medio stat nemo
    • convenienza della monotonia

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spacer istoriella spacer

Febbraio 10th, 2010

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carta buona, a colori, con vere storie e qualche amico.
Ci si prova


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Febbraio 4th, 2010

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carta buona, a colori, con vere storie e qualche amico.Ci si prova


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Febbraio 2nd, 2010

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carta buona, a colori, con vere storie e qualche amico.Ci si prova


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Dicembre 26th, 2009

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spacer Bollettino di dicembre

Dicembre 4th, 2009

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Dicembre è già qui.
Tiè, in culo all’oroscopo che recitava: “quest’anno non passi novembre, lascia scritto qualcosa su come e a chi destinare i Ken Parker, Gli Eterni e gli Zio Paperone. L’originale di Scozzàri, invece quello, sarà su ebay prima ancora che gli avanzi del banchetto del funerale siano serviti per le nuove nozze della tua vedova”.
(E ciò un Oroscopista Cazzuto, io, mica quella sciampista candeggiata di Branco).

Comunque, la intro è fatta. Posso pagare vignetta alla plebe che già mormora “hairottercazzo, basta ascii, dacci RGB organizzato” e poi proseguire con l’automarchetta.
Prima, vignetta. che com’al solito il Natale a me ispira sgiuà de vivr’.

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Gli unici Babbo Natale che m’abbiano mai dato felicità nel cuore son quei due che compaiono in Letter to Santa (contatene 39 e c’è la cop proprio della storia). anzi lì son tre, se ben ricordo…
Poi quello agghiacciante di cui si racconta nel primo Gremlins. oh, a me fece ride, che devo di’?

ora promo.
A dicembre esco su Animals n°7 con una storia natalizia breve ma satura. Uno meno pigro ci faceva uscire 16 pag con tutto ’sto testo, mi dice l’editor. Uno più pigro ti dava quattro pagine d’acquerello azzurro mare, gli faccio io che mi faccio rodere il mazzo facile. Soprattutto quando in apertura del numero c’è una storia bellissima e inedita di Gipi.
tacci sui
Però ci son anche le mie strip di HD e questo è un eagle, mister, e ciò mi consola!
pensa te da quanto sto in casa senza togliermi il pigiama mangiando formaggio spray e guardando il golf.
Approposito, ma la moglie di Tiger avrà usato il putter o un ferro 7 per scavarlo fuori dalla macchina?
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Torniamo all’edicola, letteralmente. Infatti, quasi in contemporanea, forse a distanza di 10 gg dal cui sopra (Animals 7, non Tiger), arriva in edicola, fresco di rotativa, Tesori. Trattasi di Albo Strenna Speciale di 100 pag che propone e ripropone fumetti praticamente sconosciuti tirati fuori da polverosi cassetti di Grandi Autori, più un paio di novità web-avanguardiste.

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Così c’è un Gipi che non avrei mai detto, un Mattotti, un Mattioli (sì lui, quello di Squeak The Mouse, ma non con STM), un Visintin (del quale un paio di tavole esigono cornice in mogano), un Mannelli (quand’era umano e raggiungibile, non il marziano di mò), uno Scozzarì…

per Scòzzarì ci vuole un inciso. ho letto ’sto fumetto che non avevo mai visto, di un suo viaggio in Argentina, undici tavole, e da tanto tempo non provavo ’sta vertigine di venir risucchiato dentro il foglio. dentro i colori. dentro gli occhi e la testa di un artista che filtra la realtà e la restituisce Sua, senza impiastricciarla con scacazzate mimetico-citazioniste o patine modaiole o altro che non sia Sè.
Come l’ho letta in anteprima? Perché il Maestro sempre mi chiede consiglio
- Marcù, ma secondo te la storia è carina?
- Vai, vai Filì, e se te lo dico io… però basta telefonare a quest’ora di notte eh?!
- Sì, scusa, è che noi ai tempi di frigidèr ci tenevamo in contatto 24 ore su ventiquat…
- Sì, sì. Scusuncazzo. Dormi va…

E poi dal web s’è pescati Vivès (segno che il pacco bomba non è ancora arrivato) e ME! (again. ché avanzava carta) con una storia tratta da Core. Una di quelle che amo di più tra tutte le pubblicate online. L’ho portata in alta risoluzione e adattata alla carta. Venuta bene devo dire. Son contento. Molto. E orgoglioso di Core, perché la storia venne fuori da uno scambio e rilancio d’influenze e suggestioni e dialogo tipici del web.

Bon, non c’è altro.
A dicembre.
anzi no…
In chiusura un simpatico aneddoto.

Stuzzicato (io) e da un’ideuzza e dalla carta e dall’edicola e dal desiderio di non aver pagine troppo contate, l’altrieri ho fatto una proposta indecente (incosciente) al mio editore, FC.
Mi son detto: o la va o morte.

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Lui ha detto: o morte.

Oroscopo fottuto.
I KP li voglio seppelliti accanto a me.
Gli Eterni, ne venga bruciato uno al giorno sulla mia tomba per 29 gg consecutivi a partire dalle esequie.
Gli Zio Paperone dateli a un bambino col becco.

In fede
Mak


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spacer in medio stat nemo spacer

Novembre 24th, 2009

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spacer LuccaMak 2009

Ottobre 29th, 2009

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Va bene. Qualche indicazione per chi volesse togliersi lo sfizio di poter dire Ah! sei te… ti facevo più… niente ti facevo più.
Sono a Lucca solo (haha “solo”) venerdì e sabato. E sicuro mi caco il cazzo (da qui in avanti abbreviato CiC per decenza) prima di poter dire bah.

Venerdì sono allo stand Coniglio (stand E34 -35 -di fianco alla porta- al Padiglione Napoleone) dalle ore 15.00 alle 15.05 quando mi verrà voglia di pizza coi viustel e andrò via.
Che poi che orario è venerdì alle tre di pomeriggio? Da queste parti a quell’ora ci sono in giro solo i ragazzini colle cerebottane. Vabè, ho capito che m’hanno messo come riempitivo fessurale del programma, tipo il Saratoga.

Sempre venerdì alle 18.00 presso la Sala Incontri della Camera di Commercio (!? c’era un vecchio serial western, tipo bonanza, che aveva come protagonisti dei tizi della Camera di Commercio. poi, mai sentito che la CdC organizzasse altro che riffe con l’estrazione delle p.iva. boh), dicevo presso lì a quell’ora là c’è un incontro/presentazione/volemosebene/aperitivo con gli autori di ANIMAls. Me mi riconoscete: sono quello che sputa nel bacinello del punch perché ha visto che s’avvicina Vives (ché uno così giovane e così bravo è n’aberrazione da sopprimere. cazzo).

Poi ancora venerdì, ma sul tardi, vado a mette orizzontale qualche travestito. Tanto basta andare nel padiglione games e tirà un mattone. ne stendi tre cogli spadoni, minimo, e uno gnomo di sponda.

Sabato mattina ordino colazione a letto: prosciutto di cervo su cuscino di zafferano, aragosta da un chilo e frittura di calamari piccoli, che all’aragosta ci piace la frittura minuta. Tutto sul conto di F. Coniglio (da qui in avanti abbreviato con FC per distinguere la Persona dalla Casa Editrice) ch’è un generoso e l’altrieri infatti mi congedò col viatico “Marco, l’albergo è pagato, ma non toccare il minibar. se hai sete mastica le salviette umidificate al cedro che trovi in bagno. divertiti!”.
Mi diverto, contaci.

Sabato i ragazzini colle cerebottane hanno catechismo quindi escono un’ora dopo, ergo Saratoga-Mak lo trovate allo stand Coniglio dalle Zulu 4pm fino a quando si CiC.
A quell’ora, inoltre, lavano in terra e mettono quei treppiedini gialli “Attenzione pavimento scivoloso” attorno allo stand. Me mi riconoscete: son quello coi treppiedini sottobraccio che grida “Vives, Vives, corri qui ché ti devo far vedere una cosa CORRI!”.

Sabato, è quasi finita ormai, io e l’aragosta siamo invitati ad una tavola rotonda. L’aragosta come sente “tavola”, sbianca e torna in albergo. In taxi. e fa segnare a FC.
La tavola-seminario-perché-son-qui? è alle 18.30 ed è nell’ambito del ciclo di conferenze Comics Talks, si parlerà del senso di lettura nel fumetto. M’intriga. D’altra parte m’han detto ch’è previsto un gettone di presenza sostanzioso. Ricordo bene, ho chiesto “Ma soldi ne date?”, m’han risposto “Eh, haivoglia, soldi a fottere”. Son tranquillo.
Sabato sera m’avanza un mattone. Faccio un altro giro al padiglione games, ma ’sti stronzi stasera indossano gli elmi.
La festa è finita.

Parto in piena notte.
Faccio una deviazione a Castiglione della Pescaia.
Scendo sulla spiaggia, buia. lascio l’aragosta che è un po’ triste e anch’io. poi s’immerge via, verso casa.
E anch’io.


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spacer convenienza della monotonia spacer

Ottobre 27th, 2009

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spacer Update: è in già in ven[di]ta online

Ottobre 23rd, 2009

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Uah, digià?!

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intendo qui

(se ne parla brevemente nel post precedente)

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spacer Le [di]visioni imperfette.

Ottobre 23rd, 2009

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Be’, sarebbe stato elegante tenere profilo basso e lasciar seminati accenni con NONSCIALANS’ sull’argomento del post.
Dalla grafìa del francesismo s’evince, però, che elegante e basso non son cose in cui provarmi, perciò del mio primo libretto parlerò, ma brevemente.
A brevemente è venuto da ridere anche a me. Sì.

Libri, in ’sti tre anni trascorsi dal mio outing espressivo nel web, ne avrei dovuti fare almeno -almeno!- tre con tre diversi editori.
La mia riluttanza a ripubblicare su carta materiale già uscito nel web e la mia ogettiva mancanza di tempo-continuativo da dedicare ad un volume originale, m’avevan tenuto lontano dal realizzare il proposito/promessa, fino a tempi recenti.

C’è qualche ragione in più a motivare il ritardo.
Pur venendo professionalmente dalla tipografia & affini, non sono mai stato attratto dal sistema dell’editoria cartacea quanto lo sono stato dal sistema web (sottolineo sistema).
Non voglio stare qui a spulciare i perché e i percome sia stato così, troppo lunga, ma era così, bon.
Poi ho iniziato a collaborare con Coniglio Editore su Blue, e ancora un’apparizione fugace (e grato ne sono per quell’una) su Internazionale, poi Paparazzin e altre robe volatili fino ad ANIMAls.
Su quest’ultimo ho iniziato a divertirmi sul serio: potevo far cosine brevi, senza stress e letteralmente come cazzo mi pareva (giuro, mi s’è lasciato sbatter le corna da solo). Ah, e ho iniziato a conoscere meglio il fumetto. Un certo fumetto. Sì, perché da un certo punto in poi della mia vita (ero giovanetto) ho smesso quasi del tutto di leggere fumetti. Non di leggere, ché sempre m’ha dato piacere.
Di sicuro però da allora ho messo giù la testa e ho iniziato a fare ogni giorno il mio: qualcosa tra scrivere e disegnare. ‘Sto stacco netto dalla nona arte, avvenuto in giovane età, un po’ è stato un male un po’ un bene, vai a metter sulla stadera mò. Quindi mi son perso moltissimo fumetto adulto (e si vede). Adulto come son io ora: un uomo, adulto, che sa mettere i suoi bei corsivi col tastoda quando ha capito a che serve.

Ecco allora, dopo ’sto ritorno alla lettura del fumetto dell’Altri, che acquisisco il piacere di vedermi pubblicato su carta accanto a chi ci sa fare sul serio; di essere letto pur avendo un feedback dai lettori rado e dilatato nel tempo. Insomma, malgrado tutto, inizio a gustarmi il sistema editoriale cartaceo.
Resta l’impedimento (alla pubblicazione del primo dannato libro) del tempo disponibile e la riluttanza (famosa) a ripubblicare i web comics.
Ok, son di carne, arrivo a un compromesso. Anzi m’arriva la proposta d’un compromesso: prendere le Divisioni Imperfette (per chi non lo sappia è una piccola serie incompleta pubblicata a fine 2008 nel mio tumblr), e ri-pubblicarla completandola (27 tavole web son troppo poche per tirar fuori un minimo di pagine necessarie a metter assieme un volume). Un ibrido: metà contenuto dal web, e metà inedito.
Accetto la proposta di Coniglio Editore ché m’ha fatto scorazzare nel suo orto fin’allora e mangiar carote a uffa, e crescere.

Certo riprendere le Divisioni dopo un anno è un casino. Era stato un esperimento mollato quando ne verificai la riuscita.
Spiego l’esperimento.
Brevemente (hehehe).
Essendo io appassionato di cinema e TANTO di tv, mi viene un’idea guardando il riassunto delle punt

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