Finalmente gli stage saranno retribuiti!

Posted on February 15, 2013 by StudentiMedia

spacer Una buona notizia ogni tanto sul fronte della formazione e del lavoro. Finalmente una legge che obbliga a dare un contributo minimo di 300 euro a stagisti e tirocinanti. Certo non è un granchè ma almeno questo metterà fine a quei cicli infiniti di stage gratuiti di cui le aziende si avvalevano per avere continuamente manodopera gratuita per le mansioni peggiori.

I giovani laureati saranno i primi a festeggiare per questo accordo tra Stato e Regioni che disciplina gli stage ed i tirocini (non quelli curriculari previsti dai corsi di studio però, che potranno ancora essere gratis a discrezione dell’impresa). La normativa in particolare prevede che:

– si conceda un contributo minimo di 300 euro ad ogni tirocinante o stagista

– gli stage possono durare 6 mesi per diplomati e laureati che abbiano conseguito il titolo da non più di 12 mesi, 12 per i disoccupati e 24 per i diversamente abili

– le imprese possono avere un numero limitato di stagisti: le Piccole e Medie c0n  non più di 5 dipendenti possono avere uno stagista/tirocinante, due le imprese da sei a 20 dipendenti, un numero di stagisti e tirocinanti pari al 10% dei lavoratori a tempo indeterminato per aziende che hanno più di 20 dipendenti.

– gli stagisti non possono essere usati per sostituire lavoratori in ferie o malattie.

– le imprese che provengono da periodi di licenziamenti e cassa integrazione non possono avere nessuno stagista per un anno.

La legge pone fine a moltissimi abusi che rendevano la vita impossibile ai giovani che si affacciavano sul mercato del lavoro e che spesso si trovavano condannati ad anni infruttuosi di stage gratuiti uno dietro l’altro. Non che 300 euro cambino la vita, però dato che le legge fissa anche una durata massima per gli stage sarà impossibile offrire di nuovo uno stage ad un lavoratore che si è rivelato prezioso per l’impresa ma che non si vuole ancora assumere approfittando della situazione. Questa normativa pone proprio i paletti agli approfittatori e dato le regolamentazioni sul contributo minimo e sulla durata temporale, adesso saranno le imprese a doversi dare da fare per attrarre stagisti. Il progetto infatti è ottenere un mercato in cui lo stage torni ad essere una fase della formazione per il lavoro e non una situazione per risparmiare sulla manodopera. Ciò significa stage di qualità, vere occasioni formative ed imprese che probabilmente offriranno più dei 300 euro minimi se interessate ad ottenere, attraverso lo stage, personale utile e qualificato.

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