Innovazione

Semplificare le Reti di Domani (seconda parte)

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Nella prima parte di questo post abbiamo immaginato le reti di domani come veri e propri ecosistemi, dove ogni terminale o addirittura oggetto diventerà un nodo di rete, magari anche dotato di un suo clone virtuale (ad es. sul Cloud): questo renderà possibile collegarsi ed accedere a qualunque servizio, applicazione e informazione, interagendo dinamicamente con altri terminali ed oggetti, reali o virtuali.

Abbiamo concluso dicendo che il successo dell’Operatore, in questo scenario futuro dipenderà molto dalla capacità di “semplificare” la rete (e la relativa gestione), fino a trasformarla in una proprietà “emergente” di una realtà fittamente interconnessa, proprio come negli ecosistemi in natura. Le reti di domani dunque saranno capaci di auto-gestirsi, auto-adattarsi dinamicamente…in una parola saranno autonomiche.

ETSI sta iniziando standardizzandizzazione di un’architettura di rete autonomica.

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Modello architetturale di rete autonomica (fonte ETSI)


In questa seconda parte, vediamo un esempio concreto di scenario applicazione basato sulle reti di domani: l’ “Internet CON le Cose”. Non stiamo parlando dell’ “Internet  DELLE Cose” (ossia dell’interconnessione di cose attraverso le loro capacità di “embedded communications”), ma dello sviluppo di nuovi servizi ed applicazioni utilizzando immagini virtuali dei terminali e delle cose sul Cloud. E’ proprio questa sfida che richiede reti sempre più pervasive, integrate con la realtà e semplici da gestire. Fondamentalmente, queste reti cambieranno il nostro modo di interagire con la realtà che ci circonda… l’Operatore potrà diventare Smart (vs Lean).

Si è già parlato a lungo di CloneCloud, ovvero della comunicazione di uno smart-phone con il suo clone virtuale sul Cloud. Immaginate di estendere quest’idea anche ai prodotti della Consumer Electronics: lo sviluppo di un clone virtuale sul Cloud, ad es. di una macchina fotografica digitale, permetterebbe di sviluppare ed offrire un insieme di servizi associati (ad es. per il suo controllo ed utilizzo). L’oggetto fisico ed il suo clone virtuale comunicheranno  attraverso un continuo scambio di dati e comandi: questo permetterà anche di migrare ogni complessità relative al processamento (ad esempio delle immagini) sulla controparte virtuale nel Cloud, ed affidare all’oggetto fisico solo i compiti più semplici (ad esempio lo scatto della foto). Ho fatto l’esempio della macchina fotografica digitale, ma si potrebbe estendere facilmente il concetto agli elettrodomestici, alle automobili, alle lavagne o alle scrivanie dell’ufficio…

Attualmente sono disponibili diverse piattaforme (alcune anche in Open Source) che costituiscono un interessante punto di partenza per questi sviluppi,  ad esempio: Cosm, Nimbits, Thingspeak, Openpicus.

Estendiamo questo paradigma a tutte le cose che ci circondano, ad interfacce intelligenti e il nostro modo di interagire con la realtà verrà profondamente amplificato. In fondo, Augmented Reality, Lifelogging, Virtual e Mirror World sono già i primi passi verso questo nuovo mondo di oggetti ed interfacce, con i quali i nostri smart-phone e tablet possono dialogare e scambiare un’enorme quantità di dati.

Date un’occhiata a questo filmato: www.youtube.com/watch?v=X-GXO_urMow

Ha catturato e stimolato l’immaginazione di milioni di persone: Corning (l’azienda produttrice del “Gorilla Glass” utilizzato dagli iPhone), elabora la visione di un futuro tecnologico sempre più interconnesso.

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Un giorno (non troppo lontano) ogni edificio avrà un tetto dotato di panelli fotovoltaici, i vetri delle finestre si oscureranno da soli (per sostituire le serrande) ed ogni parte della casa, dal frigorifero al tavolo, alle pareti, sarà dotata di interfacce di vetro (touchscreen) grazie alle quali sarà possibile, utilizzando dei tablet, controllare le attività quotidiane o usufruire di contenuti multimediali (scaricabili dal Cloud attraverso reti autonomiche sempre più pervasive). Ogni cosa (dotata di embedded communications) diventerà il “gate” per fruire o creare nuovi servizi.

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