Tramvia, si buca al Duomo

Tramvia, operazione Duomo. Mentre la politica si prepara alla campagna referendaria che esploderà subito dopo la pausa natalizia, all´angolo tra piazza Duomo e via Martelli arriva il primo scavo. Sono i sondaggi geognostici, che servono ad indagare e conoscere lo stato del terreno sul quale verranno posati i binari della linea 2 della tramvia, adesso oggetto del referendum consultivo promosso dal capogruppo dell´Udc Mario Razzanelli e convocato dal sindaco Leonardo Domenici per il prossimo 17 febbraio 2008.

«Si tratta di scavi che occupano una superficie di un metro per un metro e che arrivano ad un metro di profondità: serviranno a dirci qual è lo stato del terreno sottostante», spiega il vicesindaco Giuseppe Matulli, uomo-tramvia di Palazzo Vecchio. Soprattutto di un terreno quanto mai critico come quello che fiancheggia piazza Duomo, sopra il quale transitano ogni giorno da decenni più di mille autobus. «Entro l´inizio di dicembre sarà tutto finito», dice Matulli.

I sondaggi non sono fatti dal Comune. Ma dalla «Tram di Firenze», la Spa incaricata di progettare e realizzare le linee 2 e 3 col sistema del «project-financing» (solo la linea 1 Scandicci è riconducibile ad un appalto tradizionale). Una Spa di cui fanno parte Ataf e il colosso francese dei trasporti Ratp, controllata però al 51 per cento da un raggruppamento di costruttori che riunisce fra gli altri la Baldassini-Tognozzi-Pontello, il Consorzio toscano costruzione aderente alle Lega delle Coop, la Coestra, l´Ansaldo Breda e l´Alstom transport. Si tratta della campagna di sondaggi del sottosuolo avviata da una settimana lungo tutto il percorso delle linee 2 e 3, e approdata da un paio di giorni proprio in piazza Duomo, il tratto più delicato dell´attraversamento del centro storico. Dove, per ragioni di tutela estetica, è stato deciso di evitare i fili dell´alimentazione aerea (la tramvia percorrerà il fianco di piazza Duomo a batterie).

Quand´è che i cantieri veri e propri arriveranno nel cuore del centro storico? La tabella dei tempi è ancora da fare: «Sarà l´ultimo dei lavori, verso la fine del 2009», prevede Matulli. «Tra la fine del 2008 e l´inizio del 2009», stima invece l´ingegnere Giovanni Mantovani, consulente tramvia di Palazzo Vecchio. In ogni caso, ben dopo il voto del referendum che il sindaco Domenici ha richiamato anche ieri intervenendo all´assemblea fiorentina che ha eletto i nuovi coordinatori del Pd.

«Assieme a quello sull´inceneritore di Case Passerini che si terrà il 2 dicembre a Campi Bisenzio, il referendum sulla tramvia riguarda la nostra idea di governo di questo territorio. E nelle urne si giocherà lo scontro tra chi vuole trasformare la città e chi vuole dichiararla morta: Forza Italia ha voluto dare al voto un forte valore politico e noi non abbiamo paura, non temiamo il confronto», ha detto il sindaco raccogliendo la sfida e invitando il Pd a mobilitarsi.

Il 3 dicembre la linea Scandicci aprirà nel frattempo un terzo fronte di cantieri: quello delle Cascine, che la tramvia diretta alla stazione attraverserà dopo aver percorso il nuovo ponte sull´Arno costruito all´altezza di piazza Paolo Uccello. E nelle prossime settimane comincerà la posa dei binari nel primo tratto del viale degli Olmi, da tempo chiuso al traffico: «Un altro passo avanti», dice il vicesindaco Matulli, convinto più che mai che la prima linea possa essere conclusa entro la fine del prossimo anno. In tempo per i collaudi e il viaggio inaugurale che s´intende tenere prima delle prossime elezioni amministrative in programma per la primavera 2009.