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Sono partiti ufficialmente, con l'iniziativa della Regione che ha visto la partecipazione di Romano Prodi intervistato dall'editorialista Giampiero Gramaglia, i lavori per la realizzazione del nuovo Piano triennale delle attività produttive 2012-2014.
Il percorso prevede una serie di appuntamenti, in programma da settembre a dicembre, dedicati all'ascolto e al confronto con la comunità economica e sociale dell'Emilia-Romagna.
L'iniziativa di avvio è stata occasione per affrontare i temi dello sviluppo economico e della qualità della vita, con un'attenzione ai nuovi scenari mondiali.
On line il video integrale dell'evento e l'intervista all'assessore Muzzarelli.

E' una fotografia con luci e ombre quella che emerge dai dati provvisori del sesto censimento generale dell'agricoltura. Tra gli elementi positivi sono da segnalare la crescita della dimensione media delle aziende e degli allevamenti, l’aumento del livello di scolarizzazione dei conduttori e il calo nel consumo del territorio di pianura.
Le zone d'ombra riguardano il forte calo delle aziende soprattutto in montagna e in collina, la diminuzione dei giovani imprenditori e delle colture arboree specializzate.
Per l'assessore regionale Tiberio Rabboni, questi dati "confermano che le scelte fatte dalla Regione con il Piano di sviluppo rurale sono giuste, con risorse destinate ai giovani e all’ammodernamento delle imprese agricole, alla montagna e ai progetti di filiera per dare valore alle attività”.

Una manovra da 72,2 milioni di euro per le spese correnti 2011 e 28,2 per le spese di investimento in conto capitale nel triennio 2011-2013. Sono i numeri dell'assestamento al bilancio preventivo e al pluriennale della Regione Emilia-Romagna approvato in Assemblea legislativa.
Tra le voci più rilevanti ci sono i 60 milioni di euro per la sanità, i 9 per le politiche in campo ambientale e gli 8 destinati all'economia verde e alla messa in sicurezza del territorio. Sono completamente destinati a sostenere i lavoratori, espulsi dal mercato a causa della crisi e giovani, i 7 milioni di maggiore entrata del Fse, assegnati alla Regione grazie alla gestione attenta delle economie di spesa.
Infine, investimenti significativi vanno ai settori formazione, cultura, sport, giovani e infrastrutture telematiche.

In Emilia-Romagna nel 2010 si sono verificati 20.147 incidenti: 264 in meno rispetto al 2009, con un bilancio di 401 decessi e 27.995 feriti.
E' stato così raggiunto l’obiettivo, indicato dalla Commissione europea, di dimezzare entro il 2010 le vittime della strada registrate nel 2001.
I dati, ancora provvisori, sono stati raccolti dal Sistema informativo sull’incidentalità stradale che è parte del progetto regionale Mister avviato per rilevare in maniera più tempestiva e capillare i dati sugli incidenti stradali.
Gli incidenti rappresentano, infatti, la prima causa di morte per la popolazione di età compresa tra i 14 e i 29 anni e aumentare la sicurezza sulle strade è una delle priorità della Regione.

Entra in vigore lo stato di grave pericolosità per gli incendi di bosco in Emilia-Romagna e fino al 28 agosto ci sono oltre cento  squadre del Corpo forestale dello stato, Vigili del fuoco e volontariato di Protezione civile.
Le squadre, coordinate dalla Agenzia regionale di protezione civile tramite la Sala operativa unificata permanente, sono impegnate in attività di spegnimento incendi, prevenzione, avvistamento.
La campagna di comunicazione “Prevenire gli incendi si può. Noi siamo pronti e tu?”garantisce informazioni ai cittadini  attraverso opuscoli informativi, gadgets e uno spot in onda sulle emittenti locali.