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Settimana scorsa, più o meno in concomitanza con l’ottimo risultato ottenuto alla Rolex Fastnet Race dai due esemplari già operativi, veniva consegnato ufficialmente il terzo MOD70 al team Foncia ed al suo skipper Michel Desjoyeaux che è decisamente esaltato da questo nuovo progetto.

Le parole dello skipper:

Ho sempre detto che i multiscafi sono le macchine più raffinate per le regate oceaniche. Mi sono concentrato per un po’ su un altro progetto, il Vendée globe 2008-09, ma la mia passione sono sempre stai i multiscafi…La creazione del circuito MOD70 è stata l’occasione, Foncia ed io siamo stati tra i primi ad annunciare la nostra intenzione di prendervi parte. Essi sono macchine fantastiche. Competere partendo dallo stesso livello è molto stimolante dal punto di vista agonistico, si mette più enfasi sul velista stesso che torna ad essere al centro sell’azione.

Altre novità recenti e future della classe sono l’annuncio di Oman Sail di voler entrare nel circuito e la prossima consegna di Edmond de Rothschild Group a un altro veterano come Sebastian Josse, sarà il quarto esemplare in acqua in meno di un anno, mica male! Foncia resterà a Lorient per alcuni test prima di spostarsi al suo porto di armamento a Port la Forêt, il prossimo appuntamento ufficiale è il Krys Match ad inizio ottobre.

Foto | Yvan Zedda
Via | vsail.info

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Regata come sempre tiratissima La Solitarie du Figaro, ma quest’anno la vittoria finale non è quasi mai stata in discussione, a parte la prima tappa con qualche sorpresa le seguenti tre sono state dominio assoluto di Jérémie Beyou che si è aggiudicato l’intera prova per la seconda volta dopo la vittoria del 2005.

A bordo del suo Figarò BPI Beyou ha letteralmente stracciato la concorrenza imponendo sul tempo complessivo un distacco di quasi 35 minuti al secondo classificato Fabien Delahaye su Port de Cean Ouistreham e un’ora e 8 minuti a Erwan Tabarly su Nacarat, al bronzo.

Vince invece la speciale classifica dei “debuttanti” Morgan Lagraviere su Vendee che chiude con uno straordinario 8° posto in classifica generale, sempre a contatto dei primissimi. Sul sito della regata ovviamente trovate le classifiche complete, le foto e i contributi dei protagonisti.

Via | XSSailing

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Facciamo un passo indietro: il navigatore francese Francis Joyon era in stand by da qualche tempo a New York per prendere il via al tentativo di record di traversata atlantica con il suo trimarano di 100 piedi IDEC II, il record da battere era naturalmente quello dell’amico-rivale Thomas Coville, ossia 5 giorni, 19 ore, 30 minuti e 40 secondi per coprire le 2980 miglia che separano New York da Lizard Point.

La partenza è avvenuta regolarmente pochi minuti dopo la mezzanotte GMT ma solo 5 ore più tardi Joyon si trovava con i piedi a bagno e il suo bestione rosso scuffiato. La causa è stata un temporale particolarmente violento che non ha dato scampo al navigatore, è successo tutto in pochi secondi quando pensava già di esserne fuori, navigava con tre mani di terzaroli e la tormentina in 30 nodi di vento, non oso immaginare che picco abbai avuto la raffica per scuffiare IDEC in quella configurazione.

Ad ogni modo, Joyon non è rimasto ferito e con la sua solita calma ha analizzato la situazione, messo in salvo l’elettronica di bordo, chiamato i soccorsi e ha pure fatto da vedetta tutta la notte appollaiato sullo scafo con un potente faro per segnalare la sua posizione alle navi in transito. Pare che IDEC non abbia subito danni gravi e che essendo solo a 50 miglia da Newport sia possibile un traino dopo aver messo in salvo l’albero e raddrizzato lo scafo.

Via | The Daily Sail

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Arriva una notizia inattesa dal mondo della Volvo Ocean Race ormai prossima alla partenza, l’organizzazione dopo attenta analisi dei rischi ha deciso di fare una modifica al percorso della seconda tappa (Cape Town –Abu Dhabi) e della terza (Abu Dhabi -Sanya) per evitare che la regata si porti troppo a ridosso della zona battuta dalla pirateria moderna.

Sostanzialmente i VOR70 partiranno regolarmente da Cape Town per dirigere verso un porto sicuro sulla costa orientale del continente africano dove verranno imbarcate su un cargo e portate nelle vicinanze di Abu Dhabi dove riprenderanno il mare per arrivare nell’emirato a cavallo di capodanno. Processo inverso invece per la terza tappa.

La segnalazione in concordato con l’ISAF arriva dalla Dryad Maritime Intelligence, società specializzata in sicurezza marittima. Per ovvie ragioni il “porto sicuro” non è ancora stato reso noto e si saprà probabilmente all’ultimo momento, queste le parole di Knut Frostad:

“E’ stata una decisione terribilmente dura da prendere. Abbiamo consultato i maggiori esperti in sicurezza marittima e commerciale e quello che ci hanno detto non avrebbe potuto essere più chiaro. La soluzione che abbiamo trovato implica che la regata arriverà comunque ad Abu Dhabi, dove si correrà anche la prevista in-port race. Abu Dhabi è una componente molto importante dei nostri progetti, una delle più rilevanti visto che si tratterà della prima volta in assoluto che un giro del mondo si fermerà in un porto del Medio Oriente. E, ora, avremo una tappa corta ma molto interessante verso l’emirato dove arriveremo in concomitanza del Capodanno.”

Tutto giusto e tutto ampiamente condivisibile, l’unica domanda è: non ci si poteva pensare prima dato che la pirateria da quelle parti non è propriamente un problema sorto la settimana scorsa?

Via | volvooceanrace.com

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La settimana scorsa si è disputata quella che per quanto riguarda l’altura “aperta a tutti” è sicuramente la regata dell’anno, la Rolex Fastnet Race che come avevamo sospettato si è rivelata un’edizione da record per partecipazione e per agonismo espresso dalle imbarcazioni.

Il primo colpo di cannone era dedicato ai multiscafi, partiti di gran carriera e ovviamente protagonisti di una regata a sé. Come da pronostico il dominatore è stato Banque Populaire V portato da Loik Peyron che chiude con il nuovo record di 1 giorno, 8 ore 48minuti e 46 secondi.

Unico ad impensierirlo è stato Gitana 11 che ha retto fino al Fastnet per poi perdere terreno e chiudere con un’ora di ritardo, buona anche la prestazione dei due MOD70 Veolia Environment e Race for Water rispettivamente primo e secondo in tempo compensato alla prima uscita ufficiale.

Continua a leggere: Il resoconto della Rolex Fastnet Race 2011

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2 giorni, 2 ore, 52 minuti e 30 secondi è il tempo impiegato da Esimit Europa 2, il maxi di 30 metri dell’armatore sloveno Igor Simcic, skipper Jochen Schuemann, per tagliare il traguardo - sabato 20 agosto - della VII Palermo-Montecarlo. Per sole due ore il record della regata rimane imbattuto.

Nonostante non sia riuscito a battere il record il maxi ha mantenuto una media elevatissima, mostrando spesso velocità superiori all’intensità del vento. Nelle ultime miglia a causa del vento da terra è stato costretto a navigare spesso di bolina fino a quando lungo la costa francese ha agganciato una termica di 5 nodi e ha potuto mettere la prua verso Montecarlo senza dover fare altri bordi.

La Palermo-Montecarlo prosegue e si attendono gli arrivi degli altri scafi per la classifica in tempo compensato. Tra gli inseguitori Money Time, il TP 52 dello Yacht Club de Monaco con Philippe Pizzichini e Furio Benussi, Vento di Sardegna con Andrea Mura e Tyke il Felci 61 di Marco Serafini. Mandolino, lo Swan 45 di Martino Orombelli con Andrea Caracci e Chicco Isenburg, e per Genapi, lo Swan 42 di Ian Ilsley.

Dopo il salto le foto dell’arrivo - Credit: Andrea Carloni/Circolo della Vela Sicilia

Continua a leggere: Palermo-Montecarlo 2011 - Line honour a Esimit Europa 2

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Dopo due giornate di pausa ricominciano le ostilità nelle acque di Cascais dove è iniziata la fase centrale dell’evento di avvicinamento all’America’s Cup con le regate di flotta eliminatorie e l’inizio dei match race che porteranno alla finale di sabato.

Si comincia con tre regate di flotta con tutti i team per determinare il lotto dei partecipanti ai match race, come nei primi giorni la classifica rispecchia i valori in campo lasciando Emirates Team New Zealand in testa a pari punti con Oracle - Spithill con l’aggiunta di qualche sorpresa come Korea Team che agguanta il terzo posto.

A seguire il primo vero duello di match racing della nuova era dell’Americaìs Cup, sulla linea di partenza i due team più in forma del momento ovvero Emirates Team New Zealand e Oracle Racing – Spithill, partenza pari con i kiwis che doppiano per primi il disimpegno, lato di poppa con separazione che favorisce prima gli uni poi gli altri ma è sempre la barca neozelandese a condurre al cancello.

Continua a leggere: Coppa America – AC World Series Cascais – terzo giorno

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Secondo giorno nelle acque di Cascais per le AC Wolrd Series con protagonisti i catamarani classe AC45 dei nove team iscritti, al momento alla prossima Coppa America. Nel programma di ieri una sola prova di flotta su percorso lungo che ha impegnato i tattici non poco con vari ribaltamenti di fronte.

Partenza con un bordo di disimpegno praticamente al traverso verso la prima boa, praticamente uno speed test con tutte le barche racchiuse in una manciata di secondi, a seguire un bel lato di poppa lungo e tattico, ETNZ sceglie di buttarsi a sinistra seguito da China Team mentre tutto gli altri guidati da Coutts seguono la destra.

Un deciso salto di vento favorisce i kiwis che navigano per buona parte del lato più profondi di tutta la flotta e più veloci, toccati in alcuni istanti i 40 nodi di velocità! Alla seconda boa il vantaggio dei neozelandesi cresce fino a 32 secondi su Oracle-Coutts e 40 su China Team. Parte al bolina.

Continua a leggere: Coppa America – AC World Series Cascais – Secondo giorno

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Ci siamo! La prima giornata di competizioni ufficiali del percorso verso la 34th America’s Cup ha avuto luogo, il gioco comincia a farsi seri e finalmente si vede un evento vero con e dove era stato programmato. AC45 in acqua con i 9 team impegnati nelle prime regate vere dell’evento, si smette di scherzare definitivamente.

La giornata come da programma prevedeva 3 regate di flotta molto veloci (20 minuti ciascuna) con tutti gli AC45 impegnati, le condizioni meteo non sono delle più spettacolari a Cascais ma per il primo giorno va bene così, gli aggeggi con ali rigide comunque si dimostrano davvero avveniristici, capaci di velocità impressionanti considerata l’intensità del vento debole e direzione instabile.

Il primo colpo di cannone è stato alle 14.00 con gli AC45 lanciati sulla linea di partenza molto bene, tutto vano perché poco dopo il comitato ha annullato la prova per un salto di vento troppo marcato, altre tre regate a seguire, poca adrenalina e molte fasi di studio, i valori in campo però non sembrano variare nonostante le barche nuove.

Continua a leggere: Coppa America – AC World Series Cascais – primo giorno

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