LA STORIA
Le prime notizie certe sull' esistenza di una comunità organizzata
sul monte Titano risalgono al medioevo. E' su questo monte e sul territorio
collinare circostante, infatti, che un gruppo di uomini fondò,
attraverso una gestione democratica delle proprie risorse, quella
che si sarebbe chiamata "Comunità di San Marino"
prima, "Comune di San Marino" poi, fino ad arrivare alla
denominazione che oggi tutti noi conosciamo: "Repubblica di San
Marino".
La leggenda vuole che Marino, un lavoratore della pietra proveniente
dalle coste della Dalmazia, si fosse rifugiato sul monte Titano
con un gruppo di confratelli per sfuggire alle persecuzioni religiose
e poter finalmente generare una comunità cristiana basata
su ideali di pace e condivisione.
Già nella prima metà del XI secolo la piccola comunità mostrava di sapersi autogovernate democraticamente, eleggendo i capi-famiglia come membri di un' Assemblea con potere costituente, chiamata Arengo. Compito dell' Assemblea era quello di erigere un primo ordine statutario, un sistema di leggi dunque, attraverso le quali regolamentare i rapporti tra i membri della Comunità.
Principio accomunante per tutti i sammarinesi e sempre stato il "Nemini
teneri", ovvero il "non dipendere da nessuno", il preservare
a tutti i costi quella libertà conquistata con fatica.
Fu proprio grazie a questo principio che la Comunità riuscì a difendersi dalle continue minacce che ne misero alla prova la solidità durante
tutto il Medioevo.
Questo attaccamento alla propria autonomia, che nel 1797 oppose
un rifiuto persino alle offerte napoleoniche di ampliamento del
territorio, non deve essere letto come chiusura verso l' esterno.
Al contrario, San Marino si è sempre contraddistinta per il carattere estremamente ospitale che il governo presieduto dai Capitani Reggenti, ha saputo mostrare nei confronti delle vittime delle persecuzioni politiche, garantendo loro, in ogni epoca, asilo. Si pensi, a conferma di quanto appena detto, che solo durante la seconda Guerra Mondiale, San Marino lasciò le
sue porte aperte per oltre 100.000 rifugiati.
Oggi la Repubblica di San Marino è una realtà accettata
e rispettata, che ha un posto nella Comunità Europea, è
membro dell' ONU ( e non occorre ricordare che qui tutti i membri
si trovano in posizione paritaria al di là della grandezza
del territorio occupato o dal numero di abitanti che su questo
territorio vivono), nomina Ambasciatori che hanno un' importante
funzione di mediazione nei rapporti internazionali.
Ciò che più colpisce di questa piccola Comunità è la tenacia con la quale è riuscita
a difendere se stessa e propri ideali; una tenacia resa possibile
dalla fiducia nelle proprie istituzioni e nei propri rappresentanti;
una tenacia che diviene forza.
In questo quadro più generale San Marino diventa un modello
da tener presente o quanto meno da ammirare.
San Marino è fino ad oggi la dimostrazione che il sogno democratico è possibile, che la città aperta
esiste, che democrazia vuol dire ricchezza e non soltanto in senso
figurato.
E tutto questo, restando neutrali dinnanzi ai giochi di potere
internazionali che hanno visto stati più vasti ridursi troppo spesso a "sudditi" camuffati
da alleati di quelle due o tre potenze mondiali che oggi muovono
i fili della politica come fosse uno spettacolo di marionette.
In questo quadro più generale San Marino diventa un modello
da tener presente o quanto meno da ammirare. Ci auguriamo che la storia
continui a dare conferme sulla piccola Repubblica indipendente e soprattutto
che il principio del "Nemini teneri" trovi sempre la
sua roccaforte sul Monte Titano.
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