Mauro Ginelli

10 suggerimenti SEO

gennaio 4th, 2011 | by Mauro | seo

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Per la serie “ho visto cose che voi umani…“, per il primo post dell’anno mi sono impegnato a raccogliere dieci suggerimenti SEO (e web analytics), tratti dall’esperienza quotidiana con siti piccoli e grandi.

Senza dilungarmi oltre, ecco di seguito la presentazione.
Disclaimer: nessun sito è stato maltrattato nella realizzazione della presentazione.

10 orrori SEO (& Web Analyitics)
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Commenti, critiche e suggerimenti sono ovviamente ben accetti!

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Quanti risultati restituisce Google?

dicembre 18th, 2010 | by Mauro | seo

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Ogni volta che si effettua una ricerca su Google, tra il box di ricerca e i primi risultati restituiti dal motore di ricerca, viene mostrato il numero di documenti che Google ha indicizzato e che ritiene interessanti per le parole chiave digitate (con quelli ritenuti più pertinenti in testa e quelli che gli algoritmi ritengono meno interessanti a seguire), come nell’esempio seguente:

Circa 1.980.000.000 risultati (0,08 secondi)

Tuttavia, forse non tutti sanno che, indipendentemente dal numero di risultati indicato da Google, non è possibile andare oltre i primi 1.000 risultati.

Per rendersene conto, è sufficiente aggiungere o modificare un parametro nell’indirizzo della SERP (Search Engine Results Page, cioè Pagina dei Risultati del Motore di Ricerca). Il parametro start=NNN (dove NNN è un numero) indica che la pagina mostra i risultati a partire dal numero NNN+1.

Ad esempio, se i risultati mostrati iniziano dal numero 11 (per capirci, dopo i primi 10 risultati mostrati di default), il parametro start avrà il valore 10 (start=10); per i risultati tra 21 e 30, si avrà start=20; ecc.

Provando ad inserire il valore 1000 (o un numero superiore) per il parametro start, si scopre facilmente il messaggio di Google:

Spiacenti, Google non restituisce più di 1000 risultati per qualsiasi query. (Hai chiesto i risultati a partire da 1000.)

Ed ecco un esempio pratico:

  • ricerca “standard”: www.google.it/webhp?hl=it#hl=it&q=una+ricerca
  • ricerca con “start=1000″: www.google.it/webhp?hl=it#hl=it&q=una+ricerca&start=1000

E gli altri parametri, li conoscete o può essere utile un post di ripasso generale? spacer

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Google Instant Previews

novembre 29th, 2010 | by Mauro | google analytics, seo

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A partire dallo scorso 9 novembre, Google ha rilasciato una nuova funzionalità, battezzata Google Instant Previews, che permette di visualizzare un’anteprima grafica dei siti semplicemente cliccando sulla lente di ingrandimento che ora compare di fianco ad ogni risultato “naturale” (non a pagamento).

La novità ha subito attirato le attenzioni di utenti e lavoratori del web (webmaster, SEO, web designer, analisti web, ecc). Vorrei provare a fare un riepilogo di quanto avvenuto e ipotizzare cosa aspettarsi nel prossimo futuro, con qualche considerazione sugli aspetti legati all’ottimizzazione dei siti (Search Engine Optimization) e quelli relativi alla lettura dei dati di web analytics.

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Omniture Certified Professional Implementation

luglio 13th, 2010 | by Mauro | google analytics

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spacer È da un po’ che non aggiorno questo blog, anche se negli ultimi due mesi di cose da scrivere ce ne sarebbero state di certo. Le novità non sono mancate, con nuovi prodotti/servizi/feature su cui magari tornerò in una prossima occasione.

Mi limito a fare un po’ di auto-promozione (perdonatemi, ma a magari qualcuno dei quattro fidati lettori non l’ho ancora comunicato ufficialmente spacer ): a maggio ho aggiunto la qualifica di Omniture Certified Professional: Implementation a quella di Google Analytics (Google Analytics Individual Qualification). La certificazione è arrivata dopo aver frequentato un corso di tre giorni a Londra nella sede Adobe/Omniture con i miei colleghi di GroupM e dopo un bell’esame tosto tenuto a Milano.

Magari qualcuno dei quattro lettori del blog non conosce bene Omniture e SiteCatalyst e quindi un paio di informazioni in più possono aiutare. Omniture è l’azienda statunitense che offre una suite completa di prodotti per l’analisi dei dati web, acquisita lo scorso autunno da Adobe. Tra i vari prodotti in catalogo, forse il più conosciuto è appunto SiteCatalyst, la soluzione più “classica” di web analytics, destinata alla fascia alta del mercato.

Se Google Analytics è ormai stabilmente al primo posto in termini di diffusione, soprattutto grazie alle migliaia di installazioni su siti di medio-piccole dimensioni e alla apparente semplicità di installazione (senza dimenticare che è gratis), Omniture SiteCatalyst segue al secondo posto, con una diffusione però concentrata in realtà più strutturate, in grado di affrontare – e far fruttare – l’investimento nella piattaforma di web analytics, da SiteCatalyst a Test&Target, da Discover a SearchCenter ecc.

Stando alle statistiche elaborate da BuiltWith, al 6 luglio 2010, Google Analytics e Omniture SiteCatalyst sono le due soluzioni di Web Analytics attualmente più diffuse, essendo presenti rispettivamente nel 54,2 e nel 13,45% dei siti analizzati.

Insomma, concedetemi un minuto di esagerazione, ma potrei sostenere di essere certificato per oltre 2/3 delle soluzioni di web analytics sul mercato! spacer

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Novità da Google per l’analisi delle keyword

maggio 11th, 2010 | by Mauro | google analytics, seo

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Nel corso dell’ultimo mese, da Google sono arrivate alcune novità davvero “ghiotte” per chi si occupa di analisi dei dati di accesso ai propri siti e in particolare per l’analisi delle parole chiave che portano traffico (e conversioni).

Da una parte, è ora possibile gettare uno sguardo più attento a quanto avviene “prima” e “al di fuori” del sito, e più precisamente tra i risultati “naturali” (non a pagamento) su Google.
Dall’altra, Google ha annunciato che nelle prossime settimane nuovi dati e nuovi report di Google Analytics saranno disponibili per analizzare più a fondo gli investimenti in annunci a pagamento con Google AdWords.

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Google Rich Snippets: microformats e RDFa nelle SERP

febbraio 2nd, 2010 | by Mauro | dentro il web, seo

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Da pochi giorni Google ha ampliato il supporto dei microformat, annunciando sul Webmaster Central Blog che anche i contenuti marcati con il microformato hCalendar potranno essere incorporati all’interno dei Rich Snippets, come nell’esempio seguente.

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Rich snippets per gli eventi

Può essere utile allora fare qualche passo indietro per capire meglio le potenzialità dei microformat all’interno delle SERP (le pagine dei risultati dei motori di ricerca).
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Google introduce le cartelle pubbliche per Google Apps

ottobre 13th, 2009 | by Mauro | web 2.0

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Questa mattina, in treno, stavo spulciando come al solito il mio feed reader, per leggere le ultime novità pubblicate sui blog che seguo.

Mi è balzato subito all’occhio il titolo di un post pubblicato sul blog ufficiale di Google Docs: Shared folders and more in Google Docs. Ho voluto leggere subito il post, per verificare che si trattasse proprio di quello che un po’ tutti chiedevano da tempo: le cartelle pubbliche per condividere agevolmente i documenti tra colleghi/collaboratori/utenti di un dominio con Google Apps, proprio come succede da tempo con le cartelle pubbliche con Microsoft Exchange e Outlook. E, con un po’ di sorpresa, la risposta è: sì, finalmente ci sono le cartelle pubbliche in Google Apps!

Google Docs Shared Folders

In occasione dell’introduzione di altre funzionalità mi sono soffermato sugli aspetti tecnici, del tipo “come fare a condividere i documenti nelle cartelle pubbliche con Google Apps”, ma stavolta approfitterei per qualche considerazione. Se poi dovessi notare un aumento delle visite in ingresso per le chiavi associate a “cartelle condivise” e dintorni, potrei pensare ad integrare questo post.

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Tracciare tutte le campagne con Google Analytics

ottobre 7th, 2009 | by Mauro | google analytics

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Google Analytics permette di monitorare gli accessi alle pagine dei nostri siti grazie ad alcuni parametri che vanno aggiunti agli URL da diffondere. Con questo sistema risulta quindi possibile tracciare le campagne su qualsiasi mezzo e non solo le campagne Pay Per Click (PPC) con Google AdWords.

Per tracciare le campagne, Google Analytics mette a disposizione cinque parametri da aggiungere agli URL, di cui tre sono obbligatori:

  1. utm_source [obbligatorio]
    serve ad identificare la sorgente da cui proviene la visita alla pagina monitorata (un motore di ricerca, un nome di newsletter, un sito, o un’altra fonte ancora).
  2. utm_medium [obbligatorio]
    va indicato per identificare il mezzo, come può essere l’email, il banner o il CPC (costo per clic).
  3. utm_campaign [obbligatorio]
    aiuta a ritrovare facilmente il nome della campagna nei report; la sua utilità è chiara nei casi in cui si susseguano più campagne nel tempo (es. campagne stagionali: primavera, estate, autunno, inverno), ma può essere impiegato praticamente in ogni occasione
  4. utm_term
    questo parametro consente di tracciare le parole chiave legate alla campagna e risulta quindi utile per le ricerche a pagamento (keyword advertising)
  5. utm_content
    consente di indicare il contenuto del messaggio per differenziare gli annunci o i link che puntano allo stesso URL (ad esempio nei test A/B)
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Usare WordPress come CMS: una piccola guida

luglio 9th, 2009 | by Mauro | dentro il web

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Mi ero ripromesso di utilizzare WordPress come CMS (Content Management System) per tutti i contenuti presenti su questo sito. C’era infatti un’installazione di WordPress, collocata nella directory /blog del sito, mentre le altre pagine, nella root del sito, si appoggiavano a qualche rudimentale script php fatto in casa. Il motivo risiedeva nel fatto che le pagine “statiche” e il blog con WordPress erano stati pubblicati in due periodi di tempo separati e, trattandosi di un sito personale, senza tanti ragionamenti su quale strada fosse meglio seguire e quale piattaforma utilizzare.

Pur con poche pagine da gestire e pochi interventi nel blog (ha quattro anni, ma non li dimostra), il risultato era per nulla soddisfacente e richiedeva il doppio della fatica, a causa dei due sistemi separati. Ad esempio, per inserire una modifica qualsiasi nel codice di tracciamento di Google Analytics, bisognava intervenire sia sul blog, sia nelle pagine php. Da qui, la promessa di perdere un po’ di tempo per uniformare il tutto, sfruttando le funzionalità offerte da WordPress.

Dato che la transizione è ormai completata e tutto il sito è ora gestito dal motore di WordPress, semmai tornasse utile a qualcuno, ecco la trafila che ho seguito per usare WordPress come CMS.

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FixOutlook: la protesta su Twitter e la risposta di Microsoft

giugno 25th, 2009 | by Mauro | dentro il web, web standards

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I promotori dell’Email Standards Project segnalavano nel blog che la versione beta di Microsoft Outlook 2010 sembra promettere poco in tema di supporto degli standard web. Dalle prime analisi e dai primi test con la nuova release del software di Redmond risulta che le email in formato HTML vengono renderizzate con il “motore” di Microsoft Word, già conosciuto e poco apprezzato dagli sviluppatori per la scarsa interpretazione del codice scritto nei fogli di stile (CSS).

Per dimostrare le affermazioni, nel post viene fornita l’immagine riportata di seguito, in cui si può notare la differente visualizzazione della medesima email HTML nelle versioni di Outlook 2000 e 2010 (su Flickr si può vedere l’immagine ingrandita).

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Outlook 2000 e 2010 a confronto

Per protestare contro la decisione di Microsoft di non aderire pienamente agli standard web, ormai diffusi su tutti i moderni browser e client di posta elettronica, è stato lanciato il sito www.fixoutlook.org.
La homepage del sito raccoglie automaticamente tutti i tweet lasciati sul popolare sito di microblogging Twitter contenenti il link al sito FixOutlook. In questo modo, gli utenti possono esprimere attraverso Twitter il proprio sostegno alla causa del rispetto degli standard web e dare un feedback a Microsoft. La società di Redmond, infatti, per bocca del suo Outlook Product Manager Dev Balasubramanian, si era detta aperta e interessata a ricevere feedback dagli utilizzatori di Outlook, per lo sviluppo della nuova release.

In un solo giorno dal lancio del sito, oltre 20.000 tweet sono stati indirizzati a Microsoft a sostegno della campagna di FixOutlook. Tali da non passare inosservati alla Microsoft, che nel blog ufficiale di Outlook prende atto delle richieste degli utenti e,  mentre motiva le ragioni della scelta di Word come motore di rendering, dichiara il proprio impegno a migliorare il supporto degli standard:

[...] Microsoft welcomes the development of broadly-adopted e-mail standards. We understand that e-mail is about interoperability among various e-mail programs

La risposta di Microsoft è sicuramente di buon auspicio, sebbene su alcuni punti siano già arrivate le osservazioni e precisazioni dei promotori dell’Email Standards Project.

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