Ristoranti “Dog Friendly” a Budapest

Quando si tratta di viaggiare e uno ha un animale sono molte le volte in cui è costretto a lasciare il più amato della casa a qualche amico o famigliare, a  volte addirittura da solo a casa, senza  nessuno che lo accompagni o faccia uscire a passeggiare. In generale gli animali da compagia più popolari della casa sono i gatti e i cani. I gatti, di carattere molto più indipendente forse della controparte canina, sono solitamente più pratici da trasportare da un posto all’altro, nella misura in cui sono più piccoli, consumano forse meno cibo e per il loro carattere sanno cavarsela e andare al bagno senza che il guinzaglio dell’uomo li guidi. In questo senso i gatti risultano molto più pratici e semplici da accudire e coccolare. Il loro carattere quasi magico e misteroso  li rende i compagni preferiti da molti.

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Dall’altro lato i cani hanno un carattere molto più affettuoso e quella che a noi a volte può sembrare una pesante dipendenza dal padrone risulta essere allo stesso tempo un grande affetto, preoccupazione per l’altro,  lealtà e protezione. I cani sono soliti avere la capacità, grazie alla loro lunga convivenza con la specie umana, di adottare in certe occasioni molti lati del carattere dei suoi padroni, e l’intuito sufficiente per sapere quando qualcosa va male, o quando farsi da parte,  o quando è necessario proteggere lo spazio comune della casa.

A volte risulta molto più divertente viaggiare con il proprio cane, ma al tempo stesso un pò complicato. Dopo essere  usciti in un ampio parco, o per campi o strade di città, che cosa accade quando arriva il momento di mangiare? Molti locali sono sempre  più disponibili ad accoglierti con il tuo amico a quattro zampe. Se vai a Budapest per esempio  potrai trovare alcuni ristoranti  molto buoni che in più sono “dog friendly”. Qui una breve lista:

Kispipa: un comodo ristorante dove puoi mangiare insieme al tuo cane, davvero adorabile, con un atmosfera ideale e un menù continentale. Con più di 20 anni d’esperienza il Kispipa offre inoltre musica dal vivo con un pianista che suona tutte le sere, così come piatti e bibite varie.

Kanaan: questo ristorante è aperto dal 1989. Oltre a servire piatti deliziosi è anche un caffè e pasticceria dove potrai degustare i migliori dolci. Il tuo cane avrà carta bianca per accompagnarti mentre ti godi il pranzo o la cena.

Remiz: un ristorante un pò costoso ma che davvero vale la pena provare se non hai ancora assaggiato il meglio della cucina ungherese e ovviamente sono amichevoli con gli animali. Remiz ti lascerà soddisfatto e disposto a continuare a scoprire piatti e sapori per Budapest.

Kiskakukk: aperto dal 1913 questo ristorante si concentra sull’offerta dei piatti più freschi della cucina ungherese, tra tradizione e modernità. Potrai  gozzovigliare accompagnato dal tuo cane in un ambiente più che amichevole.

spacer Alexa Ray

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Musical Spring Awakening a Budapest.

Il cambiamento è la parola chiave per poter descrivere il teatro che realizza Fran Wedeking, visto che dopo ogni sua rappresentazione vengono apportate sempre delle modifiche e inseriti nuovi elementi da decifrare. Non ci dimentichiamo due dei più importanti artefici di questo grande musical, Duncan Sheik e Steven Sater. Lo show è basato sul genere drammatico ed è da considerarsi come un musical intenso e provocatore.

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Da novembre 2009 il musical viene rappresentato da un rinnovato e giovane gruppo di attori, i quali danno vita ai personaggi di questa cruda storia. Il musical “Spring Awakening” tratta i problemi che sorgono durante la crescita. Le relazioni amorose di un adolescente che incontra il  suo primo amore, le emozioni represse, la sessualità e il puritanesimo, sono alcuni degli aspetti trattati da questo musical. Le canzoni di Sheik e Sater  riflettono i tipici problemi della pubertà: la loquacità e l’audacia dei giovani che sfidano l’autorità paterna e si comportano come ribelli contro le ferree norme sociali che cercano di imporre loro gli adulti. Il musical “Spring Awakening” racconta la storia di un gruppo di amici: Melchor, Moritz e Wendla. Una storia molto reale nella quale potresti riconoscerti.

Il nuovo spettacolo è diretto da Somogyi Szilárd, che intende adattare il genere drammatico al moderno mondo del musical. Lo spettacolo è interattivo e lo spettatore finisce con il doversi riflettere su certi aspetti del musical e trarre le sue conclusioni. I componenti del Budapest Broadway Studio sono gli artisti incaricati di rappresentare l’opera. Anche questi hanno appreso molto su loro stessi durante le rappresentazioni, osservando le reazioni del pubblico e immergendosi intensamente in questo lavoro. Così “Spring Awakening” si risolve in uno spettacolo riflessivo, nel quale oltre ad assistere dovrai anche fare un esame di coscienza.

Le rappresentazioni avranno luogo il 14 gennaio e il9 e 10 febbraio. Il luogo prescelto per l’occasione è la sala Studio Stage del teatro Operetta di Budapest. L’opera ha una durata di 2 ore e 40 minuti, con pausa. Il prezzo dei biglietti è molto economico e non supera i 5 €. Puoi già acquistarli online o attraverso la pagina ufficiale del teatro www.operettszinhaz.hu/operett.php?pid=show&rId=74&mId=4460&evad=7 Potrai comprare biglietti o prenotarli per qualsiasi delle rappresentazioni.

Fernando Paterna

Se ti capita di visitare la città non dimenticarti di prendere in affitto appartamenti a Budapest per poterti organizzarti al meglio e non dover spendere un capitale per una notte in hotel Visita le chiese, assapora la sua ottima gastronomia e i suoi dolci tipici. Budapest è uno scrigno ricco di sorprese, che rimarrà di certo nel tuo cuore.

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Cucina ungherese

L’Ungheria è un paese esotico, misterioso e pieno di storia che incanta i turisti, e che offre una gastronomia dai sapori forti, aromatici rimasta essenzialmente tradizionalista. Per questo motivo vogliamo raccontarvi la storia della sua cucina, i piatti più cucinati, come si preparano e come degustarli.

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La storia della cucina ungherese risale a più di 1000 anni fa ed è stata contaminata da una serie di influenze orientali, nei condimenti e in alcuni sapori. Una delle sue specialità sono le zuppe e gli stufati addensati con strutto di maiale e farina di grano tostato che conferiscono ai piatti un sapore peculiare. Il principale condimento è la paprica, piccante o non piccante, fondamentale in ogni preparazione. Un altro sapore tipico è quello del pomodoro e della cipolla.

Uno dei piatti più conosciuti a livello internazionale è il gulash, una zuppa dalla consistenza di uno stufato con bocconcini di carne di bovino, patate, strutto, paprika verde, cipolle, pomodori freschi, cumino, aglio e la pasta pizzicata csipetke. Questo piatto tradizionale è diventato lo stendardo della cucina ungherese ed è una preparazione che quasi tutti i ristoranti di Budapest offrono ai loro clienti.

La pasta csipetke (che significa “pizzicata”) è preparata solo con farina e uova e una volta preparato l’impasto vengono staccati a pizzichi piccoli pezzettini che vengono poi aggiunti alle varie preparazioni al momento dell’ebollizione. Viene usata inoltre come diversivo nei piatti senza carne.

Se volete conoscere i principali ingredienti che vengono utilizzati nella cucina ungherese, vi sarà utile un’escursione al mercato centrale di Budapest che si trova all’interno di uno degli edifici art déco più belli in Europa. Tra i prodotti colorati potrete distinguere i famosi insaccati ungheresi, così come la deliziosa varietà di salami. La peculiarità di questi salami è il fatto che la carne non viene macinata, ma tritata in piccoli pezzi che vengono poi affumicati al calore della legna di faggio. Potrete trovare anche gli insaccati con paprika e aglio.

Dovrete inoltre assolutamente provare il barak pálinka, la tradizionale grappa fatta con il melone. Questa acquavite, secondo la tradizione ungherese, rinvigorisce animo e corpo.

In generale la cucina ungherese non prevede verdure crude, ma solo cotte che vengono servite bollenti in piatti che hanno la funzione di mantenere il calore della ricetta. Fateci caso quando vi servono i piatti di cucina tradizionale.

I dolci ungheresi tipici sono la torta di frutta fresca e le crepes ripiene di frutti secchi, frutta fresca, panna, cannella e un po’ di liquore. Le crepes non vengono flambate, ma viene aggiunta una salsa saporita.

 

spacer Nancy Guzman

Con tutte queste ricette nuove da provare dovrete solo affittare uno degli appartamenti a Budapest e passare alcuni giorni in questa attraente città dove in Danubio ha ispirato artisti, scrittori e poeti.

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Sándor Hollán a Budapest

Il Museo di Belle Arti di Budapest presenta fino al 5 febbraio una mostra sul pittore ungherese Sándor Hollán, The Journey of the Tree. L’esposizione è un omaggio al lavoro dell’artista che si ispira alla natura per esprimere la complessità esistenziale attraverso la pittura e il disegno grafico.

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Tramite le 100 opere di artisti, tra cui si trovano grandi maestri, il museo ripercorre l’opera di Sándor Hollán per scoprire le influenze e i cambiamenti che l’artista ha sperimentato lungo il corso del suo lavoro. È una scoperta del suo lavoro di ricerca attraverso la storia che fa della mostra un interessante quadro generale dell’arte ungherese.

Sándor Hollán nacque a Budapest nel 1933. Iniziò a dipingere da autodidatta durante tutta la sua adolescenza. Nel 1955 ottenne il diploma da maestro di pittura, in un’Ungheria che cominciava a cambiare sotto i colpi dei cambiamenti dopo la morte di Stalin e dell’indebolimento del regime pro sovietico. Nel 1956 una grandissima manifestazione di studenti finisce sotto i colpi repressivi e l’inasprimento delle restrizioni alla libertà, ragione per cui la famiglia dell’artista viene messa nella lista nera dei cittadini poco affidabili per le autorità. Davanti a questa situazione circa 200 mila persone vanno in esilio e lo stesso Sándor Hollán si trasferisce a Parigi per studiare pittura alla Scuola Nazionale Superiore di Belle Arti per poi continuare con gli studi in arti grafiche nella Scuola Nazionale Superiore di Arti Decorative.

Sándor Hollán, alla stregua di grandi pittori e artisti, si ispira alla natura per spiegare i complessi sentimenti esistenziali, come fece lo stesso Van Gogh, Paul Cézanne e tanti altri che attraverso della natura hanno denudato il loro mondo personale. È la natura che dà forza alle loro opere. Si può percepire dalla sua rappresentazione i cambi che sperimenta, in un gioco dove i colori e le ombre ci portano attraverso i paesaggi del suo mondo emozionale.

Esplorando artisti di diverse epoche Sándor Hollán comincia a costruire un proprio cammino che lo trasforma in uno studioso e perfezionista alla costante ricerca di un’espressione estetica che lo porti a raggiungere l’ideale dell’opera perfetta, così come lo è la natura, dove i colori, le consistenze e le forme raggiungono una perfetta armonia.

La costante ricerca di nuove esperienze e gli stimoli che lo avvicinarono all’arte da un diverso punto di vista, lo portarono ad acquistare nel 1984 una piccola casa editrice nel sud della Francia, dove passava le sue estati. Questa casa editrice divenne lo spazio dove poteva creare illustrazioni a partire dalle parole, sfidando il senso dell’astratto, come quelle realizzate per i libri del poeta e filosofo Yves Bonnefoy.

Conoscere il lavoro di Sándor Hollán è senza dubbio un’esperienza piacevole ai sensi e un incontro con una sfida estetica che lascia senza parole lo spettatore.

Per maggiori informazioni www.szepmuveszeti.hu/web/guest/articleview?mi_layout_id=29.30&mi_article_id=993

spacer Nancy Guzman

Per conoscere le opere di questo interessante artista dovrete solo affittare uno degli appartamenti a Budapest dopodiché avrete l’imbarazzo della scelta in una città piena di stimoli come la capitale ungherese.

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Festival Internazionale del Circo a Budapest

Se vi piace ridere, se vi diverte guardare gli acrobati mentre compiono azioni mozzafiato, se vi stuzzica l’ascoltare i pappagalli cantare una canzone e se non vedete l’ora di guardare degli elefanti andare in bicicletta come se fosse la cosa più naturale del mondo, allora il Festival Internazionale del Circo di Budapest fa sicuramente al caso vostro. Questo evento è organizzato e diretto dal Gruppo Capitale del Circo di Ungheria, ed è al suo nono anno. Lo spettacolo è composto dalle migliori acrobazie e numeri da circo d’Ungheria. L’ultima sua edizione si è tenuta nel 2010, essendo l’iniziativa organizzata ogni due anni, ed è in continua ricerca di nuovi talenti. Da tutta Europa e dalla stessa Ungheria, nuovi artisti partecipano a questo sensazionale show, con la speranza di farsi un nome nell’ambiente e di cominciare una sfolgorante carriera nello spettacolo.

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Quando e dove si tiene il Festival Internazionale del Circo di Budapest?

Lo spettacolo avrà luogo nella capitale dell’Ungheria, Budapest, a partire dal 2 febbraio 2012 e terminando il 6 dello stesso mese. Oltre ad essere uno show memorabile, il festival rappresenta una piattaforma di lancio per giovani talenti, data la massiccia presenza di importanti rappresentanti dell’industria del settore. La giuria di quest’anno sarà composta da persone provenienti da Canada, Italia, Germania, Inghilterra e Francia. Sono previste anche medaglie d’oro, argento e bronzo per il podio finale di migliori performer.

Lasciate che gli artisti vi stupiscano!

Tutta l’organizzazione punta ad offrire questa competizione circense come un mega evento per il pubblico. La scaletta di quest’anno sarà molto più affollata rispetto agli anni precedenti. Ci saranno trentaquattro diversi eventi mozzafiato, oltre a sensazionali acrobazie compiute da artisti finemente selezionati in tutto il mondo. Tutti gli artisti sono divisi in due gruppi, A e B. Il gruppo A intratterrà il pubblico con giochi di prestigio, spettacoli con hula-hoop, show divertenti, clown musicali, musiche d’orchestra, suonatori di violino, giochi di equilibrismo sul filo sospeso e uno spettacolo di domatori di tigri e pantere dalla Russia. Il gruppo B si esibirà con tessuti aerei, spettacoli di giocolieri, domatori di cani e spettacoli divertenti.

Come negli anni precedenti, gli spettacoli si alterneranno secondo lo schema A-B-B-A, riferendosi alla divisione in gruppi. Tutti gli artisti saranno giudicati dalla giuria, e il gruppo vincente avrà la possibilità di guadagnarsi un posto nel Gala di fine evento durante l’ultimo giorno. Ci sono anche diverse categorie con cui premiare i diversi artisti individualmente, come Miglior Spettacolo Estero, Miglior Spettacolo Ungaro, Miglior Pierrot, etc. I biglietti sono disponibili online per visitatori internazionali, e sono divisi in tre categorie.

spacer D. Laney

Gli appartamenti a Budapest non saranno mai più gli stessi dopo questo Festival Internazionale del Circo di Budapest. Prendetevi tutto il tempo per assistere a questo evento. Non ve ne pentirete!

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Shopping e moda a Budapest

Quelli che pensano che Parigi, Londra, Milano e New York siano, ad oggi, gli unici rappresentanti della moda internazionale, sanno ben poco di quello che sta accadendo nel mondo della moda in tutto il mondo. Sicuramente le città sopracitate continuano ad agglomerare buona parte dell’industria della moda internazionale, e molti dei disegnatori più importanti si sono stabiliti in esse per una questione anche, ma non solo, strategica. Tuttavia, qualcosa si sta muovendo anche in altre zone, come ad esempio nella città di Budapest, dove sono presenti diversi disegnatori indipendenti, che riescono a risvegliare sia l’interesse che il mercato del consumo, attorno alla moda “Made in Hungary”.

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Il futuro non appartiene più ai vecchi “dinosauri” e ai soliti mercati. Dai centri culturali lasciati un po’ al margine, dai confini dei territori dei “padroni” della moda, arrivano nuovi e azzardati modelli, nuovi modi di vestire, diversi approcci nei confronti della moda e degli abiti da indossare, e tutta una serie di prodotti, coraggiosi quanto interessanti per la novità stilistica che rappresentano, creati da disegnatori indipendenti, accessibili da tutte le tasche. Una dimostrazione di ciò è la fiera WAMP, che viene organizzata con regolarità proprio nella città di Budapest.

E’ tuttavia opportuno ricordare che accanto alle nuove marche si possono trovare anche quelle più importanti e conosciute, che sia nei centri commerciali o nelle strade di Budapest, accanto a piccoli negozi del centro storico. I compratori più tradizionali potranno trovare negozi di Vapiano, United Colors of Benetton, Sisley, Tommy Hilfiger, Hugo Boss, Nanushka e La Coste. Queste e diverse altre marche sono disponibili nella “Strada della Moda”, altro nome con cui è conosciuta la ristrutturata Via di Deak Ferenc.

Tenete conto che lo stile, nelle notti movimentate di Budapest, è molto importante; sia uomini che donne si vestono secondo la moda del momento, e si lanciano alla conquista delle notti di ballo e divertimento che la città offre. Non sorprendetevi se la maggior parte dei residenti spende tempo e denaro per avere gli indumenti perfetti per la vita urbana di tutti i giorni e per il fine settimana. Come in tutte le grandi città, lo stile conta molto quando si cerca di abbordare un partner per la serata.

Un luogo essenziale per trovare quanto di meglio c’è nella moda di Budapest è il grande centro commerciale che si trova accanto a Piazza Blaha Lujza. Qui potrete trovare una vasta varietà di indumenti in piccoli ed esclusivi negozi, accanto ad aree per lo svago e svariati servizi, per passare un pomeriggio di shopping piacevole e completo.

Anche se buona parte dei migliori vestiti, scarpe e accessori si trovano nel centro della città, esplorando un po’ le zone vicine si possono trovare negozi curiosi dove non mancano gli indumenti inusualli a prezzi molto buoni. E’ quasi come andare a caccia, con l’occhio attento e sveglio, pronto ad esplorare da tutte le parti, per individuare le offerte che non mancheranno di sicuro, soprattutto a inizio anno, dopo poche settimane dalle feste natalizie.

 

spacer Alexa Ray

Affittate uno degli appartamenti a Budapest ed esplorate le sue strade antiche e moderne, piene di moda, negozi e curiosità. Fare shopping è tutta un’avventura, che esige un’attenta esplorazione della città. Che aspettate? Budapest vi aspetta!

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Festival Internazionale di Circo a Budapest

Tra i ricordi e le immagini delle cose tristi, spiccano sicuramente i resti dei circhi abbandonati in mezzo alle città. Su queste effimere rovine, composte di materiali che raramente sono riciclati o riutilizzati, aleggia l’idea pura e semplice della morte in perpetuo conflitto con quello che è il regno delle mille possibilità, dei grandi sogni e della magia. C’è qualcosa di puro in queste rovine, qualcosa di non misurabile, di prossimo al vero concetto di purezza, qualcosa che si avvicina al brivido primordiale prodotto in noi da tutto quello che è espressione di musica e di arte, una strana sensazione di presenza al margine del tempo rivelata ai nostri occhi attraverso lo spazio infinito dell’assente, del represso e del dimenticato.

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In un certo modo, il circo si accompagna segretamente e intimamente con il cuore dell’inverno, allo stesso modo del Centroeuropa, il cuore valoroso forgiato nel fuoco delle rovine della vecchia ed evocativa civilizzazione danubiana. Secondo certe credenze del buddismo zen di sensibile matrice gnostica, nella natura dell’inverno risuona l’invito a intraprendere il cammino verso una svolta, un sentiero più profondo, misterioso e oscuro, che può risultare spaventoso, ma che paradossalmente possiede sentieri illuminati, che creano in noi nuove sensazioni, attraverso brillanti scintille che producono una sensazione di gioia, godimento e piacere, che ci risultano in larga parte sconosciute, come solamente un ossimoro può fare. In queste nuove e sconosciute sensazioni risiede la natura instrinseca dell’inevitabile risveglio e del ritorno alla vita vera e autentica.

Una sensazione simile accompagna in differenti continenti, ormai da millenni, l’incessante movimento circolare del Circo, che tiene ancora nascosta la risposta alla fatidica domanda: “In quale punto di questo evocativo e simbolico tendone l’occhio incontra l’altra vita, brillante e terrificante al tempo stesso, alla quale sembriamo avere libero accesso durante lo spettacolo?”

Sotto la direzione dell’acclamato Istvan Kristof, la città di Budapest – affascinante luogo, crocevia di culture, popoli e tempi, che sembra essere rimasta sospesa, come lo stesso circo, in un singolare numero da funamboli di altissimo rischio e bellezza, tra differenti realtà sonnambule – celebra il suo nono Festival Internazionale del Circo, dal 2 al 6 febbraio 2012 (www.fnc.hu/festival/en/).

Durante quattro giorni gli spettatori avranno l’opportunità di contemplare una selezione dei migliori numeri circensi del momento, insieme a un buon numero di talenti emergenti, provenienti da più di venti paesi, tra i quali troviamo l’Ungheria, il Canada, la Svizzera, Cuba, l’Italia, l’Armenia, la Russia, la Colombia, la Francia e l’Ucraina.

Il suo carattere di stampo internazionale, unito al suo nomadismo, è forse uno dei tratti più distintivi del circo, uno spettacolo artistico di intrattenimento in più di un senso, connesso con la performance, i cui antecedenti storici possono ritrovarsi tanto nell’Estremo Oriente, quanto nelle prime società pre-orientali.

 

 

 

 

spacer Paul Oilzum

Se affittate uno degli appartamenti a Budapest durante questo periodo, e vi interessa il mondo del circo, non perdetevi questo straordinario festival che si celebra soltanto ogni due anni, ed è servito a volte per scoprire e lanciare splendenti e sconosciute stelle dello spettacolo invernale.

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Marcell Nemes a Budapest

Fino al 19 febbraio 2012 sarà in mostra al Museo di Belle Arti di Budapest El Greco to Rippl-Rónai, un’esibizione che presenta la collezione di Marcell Jánoshalmi Nemes e vuole rendere omaggio al collezionista d’arte ungherese diventato una leggenda nel mondo dell’arte dell’inizio del XX secolo.

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