L'altra faccia della mela

Esiste un limite nell'etica?

Quali sono i parametri per considerare "buona" un'azienda, un marchio? Vale di più il comportamento della casa-madre o quella delle filiali? E cosa succede se un fornitore di un'azienda con un'immagine impeccabile ha un comportamento non allineato? 

E' la domanda che ci si pone leggendo l'inchiesta sul New York Times sul maggior fornitore della Apple. Sembra che il produttore di iPhone, iPad e tutte le iDiavolerie, così pronto a scagliarsi contro i rivali "eticamente scorretti" come i vari Samsung o Microsoft, non stia attento a quello che succede al proprio interno.

Cogito ergo Sum?

Per chi come me non si è mai fatto affascinare dai social media ha difficoltà a riconoscere i risultati del software sematico sviluppato dall'azienda Expert System.

Applicando il loro software Cogito ai post di facebook in un progetto denominato "Italian Mood" risulta che gli italiani sono stati "felici" nel 2011 e che lo sono stati particolarmente da agosto in avanti, con picchi nel periodo della caduta del governo Berlusconi (i soliti comunistacci...). 

Questa analisi mi lascia molte perplessità: la prima è che oramai viene dato per scontata la rappresentatività di una nazione con il social network. Esistono studi come quello di ecircle che analizzano proprio l'uso di facebook e twitter per capire come si comportano gli italiani nei confronti degli altri partendo proprio dai dati emersi dai sn. Solo che non mi sembra che nessuno abbia considerato quali sono gli utenti "medi" utilizzatori di tali tecnologie.