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Biografilm Festival 2010Guida alla sesta edizione del Biografilm Festival 2010 - 9 / 14 giugno 2010 |
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sabato 11 febbraio 2012
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Programmazione dei cinema nella tua citt
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Biografilm Festival 2010: i premi
marted 15 giugno 2010 di Alessandro Berti
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Un grande uomo vince la sesta edizione di Biografilm. Lui Martin Strel, lo sloveno protagonista di Big River Man del regista statunitense John Maringouin che si aggiudica nella selezione ufficiale il Lancia Award | Biografilm Festival 2010. La giuria presieduta da Jeremiah Zagar assegna il Best Life Award come miglior racconto biografico a El Ambulante girato da Adriana Nidia Yurcovich, Eduardo de la Serna e Lucas Marcheggiano. |
Mr. Nobody illustra una molteplicit di possibili vite. Come stata la fase di scrittura e quanto tempo ti ha impegnato?
Lintero processo ha preso dieci anni e ho scritto ogni giorno per circa sei anni. Per farti un esempio di come ho lavorato ti posso dire che in Francia viveva un postino chiamato Facteur Cheval che per ventanni raccoglieva piccole pietre durante il suo percorso giornaliero e se le metteva in tasca. Le portava poi nel suo cortile per costruire un palazzo ideale e alla fine riuscito a realizzarlo pur non avendo nessuna nozione di architettura.
Nelle scuole di cinema ti insegnano a scrivere una sinossi e a seguire un processo creativo standard che personalmente ritengo noioso. Io invece scrivo ogni giorno anche solo degli appunti e arrivo a raccogliere molto materiale e lo unisco. Qui vedo se ci sono ripetizioni nella vicenda e la storia inizia a essere organica. Ma quello che mi interessa di pi nel cinema non dare unimmagine di realt ma dare unimmagine pi di percezione generale che permetta a tutti gli stili di raccogliersi e di saltare da una storia allaltra, da uno spazio e da un tempo allaltro proprio come succede a livello di pensiero.
Il tuo film un soggetto originale. Da dove hai preso ispirazione per scrivere la storia?
Difficilmente trovo ispirazioni da qualcosa che leggo. Mi siedo alle dieci del mattino e scrivo per tre ore al giorno. Allinizio non sono molto ispirato, comincio lentamente senza sapere dove sto andando. Procedo molto per addizione e quando capisco che ho scritto due o tre volte la stessa scena, allora sento cosa pu andare bene. In generale, oltre il progetto di Mr. Nobody, mi piace la sensazione di essere vivo e concepire film. Nei film le vicende sembrano mirate tutte verso un obiettivo, le azioni rispondono a un principio di causa ed effetto molto preciso. Nella vita reale invece non conosco le conseguenze di un'azione. Penso che la vita si ramifichi come la chioma di un albero, mentre una storia concepita per il cinema va nella direzione opposta, ovvero dalla chioma confluisce in unico punto rappresentato dalle radici. A volte penso che noi scriviamo storie anche per un bisogno di essere consolati dal fatto di non avere un controllo totale sulla nostra vita.
Ultima giornata del festival dedicata a Fabrizio De Andr. Il focus a chiusura della sesta edizione di Biografilm inizia con la proiezione alle 15 di Effedi Sulla mia cattiva strada, il primo documentario biografico prodotto da Dori Ghezzi a cura di Teresa Marchesi. Prosegue la giornata con Folder, racconto di vita firmato da Cosimo Terlizzi e preceduto da un corto di Maripol, manager e amica di Madonna nei primi anni Ottanta.
Nel pomeriggio completa il focus dedicato al Faber, un incontro con Cristiano De Andr che introduce il corto Conversazione con Fabrizio De Andr e Alvaro Mutis sempre di Teresa Marchesi.
Spazio alla letteratura verso le 18 con il libro Il mio Tibet di Yangzom Brauen mentre continua la retrospettiva Kaufman con il regista presente in sala per lintroduzione di Eternal Sunshine of the Spotless Mind e Being John Malkovich. Da segnalare una visione collettiva di Synecdoche, New York nella giornata di venerd allinterno dello spazio della biblioteca della Cineteca. A ogni partecipante stata regalata una copia del dvd da vedere sul proprio portatile a causa del divieto vigente in Italia della proiezione del film sul grande schermo.
Nella giornata del focus sul Maestro Manzi, Patrizio Roversi conduce una serata nel village con tutti i posti a sedere esauriti e persone in piedi a seguire le pillole televisive di "Non mai troppo tardi".
Nella giornata di oggi da segnalare diverse presentazioni di libri. "Bolognesi. Guida ai migliori difetti e alle peggiori virt" di Mauro Morellini una guida per conoscere Bologna e gestire i rapporti con i suoi abitanti. Alla Feltrinelli si svolge invece l'incontro su un'antologia, curata da Anna Longoni, dei diversi lavori di scrittura di Ennio Flaiano.
Il focus della giornata di oggi dedicato alle sorelle Giussani, creatrici negli anni Sessanta di Diabolik. Nel pomeriggio ci sar un incontro a loro dedicato e la proiezione di "Le sorelle diabolike" di Andrea Bettinetti.
In collaborazione con il Comitato Italia 150, Biografilm ricorda inoltre la figura di Massimo D'Azeglio con delle letture del critico Bruno Gambarotta tratte dalla autobiografia di D'Azeglio "I miei ricordi".
Immancabile la proiezione, per continuare la tradizione iniziata durante gli scorsi Europei, della partita inaugurale dei Mondiali. Appuntamento nel pomeriggio per chi vuole vedere la partita al fresco della sala e commentata da Boris Sollazzo e Alessandro De Simone.
Nella giornata del focus sul Maestro Manzi, Patrizio Roversi conduce una serata nel village con tutti i posti a sedere esauriti e persone in piedi a seguire le pillole televisive di "Non mai troppo tardi".
Nella giornata di oggi da segnalare diverse presentazioni di libri. "Bolognesi. Guida ai migliori difetti e alle peggiori virt" di Mauro Morellini una guida per conoscere Bologna e gestire i rapporti con i suoi abitanti. Alla Feltrinelli si svolge invece l'incontro su un'antologia, curata da Anna Longoni, dei diversi lavori di scrittura di Ennio Flaiano.
Il focus della giornata di oggi dedicato alle sorelle Giussani, creatrici negli anni Sessanta di Diabolik. Nel pomeriggio ci sar un incontro a loro dedicato e la proiezione di "Le sorelle diabolike" di Andrea Bettinetti.
In collaborazione con il Comitato Italia 150, Biografilm ricorda inoltre la figura di Massimo D'Azeglio con delle letture del critico Bruno Gambarotta tratte dalla autobiografia di D'Azeglio "I miei ricordi".
Immancabile la proiezione, per continuare la tradizione iniziata durante gli scorsi Europei, della partita inaugurale dei Mondiali. Appuntamento nel pomeriggio per chi vuole vedere la partita al fresco della sala e commentata da Boris Sollazzo e Alessandro De Simone.
La prima giornata di Biografilm si caratterizza per due cose: un programma riempito fino all'orlo di contenuti e una presenza strabordante di persone. La Cineteca di Bologna presa d'assalto e il cortile della Manifattura, anche quest'anno curato nei minimi dettagli d'allestimento, offre uno spettacolo di grande impatto. Al centro del Biografilm Village c' una grande struttura alta cinque metri con i disegni dei personaggi dei focus che animeranno i cinque giorni del festival e una cascata d'acqua con annessa piscina illuminata di notte con luci colorate. Dietro invece si nasconde un angolo relax con l'erba per stare a piedi nudi come in un parco. Ottima mossa quella di seminare di calcetti balilla il Village.
Ma passando al programma ieri stata la giornata delle conferenze stampa tra cui quella di presentazione della giuria. Quest'anno i cinque membri sono presieduti da Jeremiah Zagar, giovane documentarista vincitore con In a Dream della selezione ufficiale dello scorso anno, poi a seguire Yangzom Brauen, attrice e scrittrice, Jade Marx, attrice e nipote di Groucho Marx, George Gittoes, artista e autore di The Miscreants of Taliwood, film fuori concorso e Massimo Benvegn, critico cinematografico.
Durante la prima giornata stata proiettata una video intervista in esclusiva a Clint Eastwood per la consegna del Lancia Celebration of Lives Award 2010. In questo documento Eastwood ricorda gli inizi della sua carriera in Italia nella trilogia del dollaro, le riprese in Spagna e la relazione con Sergio Leone che gli ha permesso di avviare definitivamente la sua carriera d'attore. Annuncia ufficialmente che da qualche giorno ha cominciato la produzione del suo prossimo lavoro, Hoover, nuovamente un film che prende spunto da una vita e la porta sul grande schermo. Quindi ringraziando il festival lancia un'occhiata di ghiaccio e un probabile ma non impossibile saluto a presto.
La prima giornata dedicata al focus su John Lennon, si completa con uno spettacolo d'acqua in Piazza VIII Agosto, la cena di gala, le presentazioni di libri e il tradizionale appuntamento di mezzanotte con i bomboloni presi d'assalto dal pubblico.
Oggi il focus della seconda giornata dedicato ad Alberto Manzi, il maestro che con "Non mai troppo tardi" ha insegnato negli anni Sessanta a leggere e a scrivere a un milione d'italiani incollati, per una buona volta, alla televisione. Continuano poi nel village gli appuntamenti con presentazioni, incontri con gli autori e uno spazio da vivere in questi cinque giorni in pieno contatto con gli ospiti. Una novit di quest'anno del direttore Romeo la scelta infatti di lasciare "liberi" nel festival i membri della giuria, cos da poter essere avvicinati da tutti quelli che vorranno cercare di convincerli a supportare il proprio film preferito.
Nella tua scrittura vedo una frammentazione del personaggio molto precisa e accurata. I primi esempi italiani che mi vengono in mente sono Pirandello e Svevo. Li conosci?
Svevo non lo conosco per quando ero al college ho letto con passione Sei personaggi in cerca dautore e mi ha colpito molto. Questa lettura mi ha fatto riflettere e devo ammettere che a quel tempo mi ha ispirato parecchio per la frammentazione e la costruzione del personaggio.
Biografilm ha una vera passione per il tuo lavoro testimoniata dal premio Lancia Celebration of Lives nel 2005 e dalla retrospettiva Being Charlie Kaufman nel 2008. Questanno sei qui per un evento speciale che coinvolge Synecdoche, la tua prima esperienza da regista. Pensi di tornare alla regia?
S, lo spero! Mi sono molto divertito nellaffrontare questo nuovo aspetto della produzione di un film. Se qualcuno mi dar la possibilit di realizzare un altro film, lo farei molto volentieri. Resta solo da trovare il lavoro giusto e mettersi allopera.
Guardi qualche serie televisiva?
S qualcuna, non molte per. Mi piacciono molto Breaking Bad, serie piena dazione e 30 Rock, una situation comedy. Non ho visto nulla di Lost perch sono arrivato troppo tardi e non sono riuscito a entrare dentro la storia, anche se ho sentito che dovrebbe essere molto interessante.
Anche quest'anno, in occasione del Biografilm Festival, il Lancia Celebration of Lives Award ha premiato la carriera di un autore contemporaneo che ha regalato al genere biografico opere straordinarie. A stringere il premio ieri, stato l'attore e regista Clint Eastwood, il quale in questa video intervista realizzata dalla moglie Dina Ruiz, racconta l'inizio della sua carriera, il suo rapporto con Sergio Leone e con l'Italia, ma soprattutto analizza la sua passione per le biografie. I ricordi del regista offrono un chiaro affresco del cinema italiano dei primi anni Sessanta visto con gli occhi curiosi di un giovane attore americano che mette piede, per la prima volta, in Paesi mai visti prima. la narrazione di un'esperienza che Eastwood definisce splendida nonostante le molte difficolt incontrate, a partire dalle barriere linguistiche.