Una Storia dal Sapore Medievale
Il “Carlo Magno” tra Realtà e Leggenda
Un’antica tradizione vuole che Carlo Magno, nel suo viaggio verso Aquisgrana dopo essere stato incoronato imperatore la notte di Natale dell’800, sia passato da Brescia. Qui nasce la LEGGENDA sulle ORIGINI del Ristorante Carlo Magno…
L’esercito di Carlo Magno ha travolto l’eroica resistenza del popolo longobardo e molti legami lo relazionano alla città. Brescia è stata infatti uno dei più importanti ducati longobardi d’Italia ed anche la città di re Desiderio, l’ultimo re longobardo.
La figlia di Re Desiderio, Ermengarda, prima sposa di Carlo Magno, poi ripudiata, si è rifugiata nel chiostro di San Salvatore (l’attuale Santa Giulia, sede del Museo della Città) a morire di crepacuore, come racconta il Manzoni nell’Adelchi.
Tornando alla Leggenda, quel giorno Carlo Magno trova distrutto il ponte sul fiume Mella e sceglie la strada della collina, tra Cellatica e Collebeato. Diretto a nord, pone il suo accampamento proprio dove adesso sorge il Ristorante Carlo Magno, accanto a fortificazioni longobarde. E, continua la leggenda, si trova talmente bene e mangia tanto di gusto da far costruire un palazzo.
L’Antica Storia del Palazzo
Quando, in un atto di compravendita del 1554, i Martinengo della Pallata cedono alla Famiglia degli Arrighi un’ampio appezzamento di zona collinare boscosa non si fa riferimento ad edifici esistenti.
La costruzione dell’attuale palazzo del Ristorante Carlo Magno risale alla fine di quel secolo: tutti gli elementi architettonici (capitelli, colonne, volte e archi nonché l’uso degli spazi) infatti rimandano a modelli cinquecenteschi presenti in zona. Dalla fine del Cinquecento, i terrazzamenti per coltivazioni di piante da frutto e i declivi prativi, ancor oggi evidenti, sono i segni della mutata trasformazione del bosco documentata nel 1554.
Il particolare fabbricato del Carlo Magno è dunque una struttura agricola, con portici destinati a proteggere e raccogliere attrezzature e derrate alimentari, nonché le carrozze dei signori del luogo, come testimonia una data incisa su una pietra di centina, 1608.
Nella seconda metà dell’Ottocento tutto il complesso, per lascito, diventa di proprietà degli Spedali Civili di Brescia: viene affittato e destinato ad abitazione. Durante gli anni ’60 si realizzano poi grandi trasformazioni, con demolizioni all’interno, ricavando un ampio Salone e varie Sale al 1° Piano e, nelle stalle e nei depositi, cucine e dispense.
Le alte mura perimetrali senza finestre, movimentate da quattro contrafforti quadrangolari a forma di torre, più alti delle mura e con spioncini strombati, trasmettono al fabbricato quel rigore austero dei vecchi manieri medievali.
Il portale da cui si accede, a sud, è una modifica più recente: in origine era una semplice porta di servizio collegata alle stalle. L’esterno ha subito altre piccole modifiche nel taglio delle finestre, con l’aggiunta di una cornice in mattoni. Suggestivo l’inserimento in stile medievale del ballatoio in legno sul lato est.
La Storia Recente
Negli ultimi due decenni, Il Ristorante Carlo Magno di Collebeato, vicino a Brescia è tornato al suo splendore, dopo alterne gestioni.
1993 → Grazie alla lungimiranza di Dario Dattoli e del Maestro Iginio Massari, il Ristorante riapre i battenti, proponendo una cucina di qualità.
1994 → Arriva lo Chef Beppe Maffioli, che dopo pochi anni ne diviene socio.
1999 → La prestigiosa Location viene restaurata, creando spazi per Banchetti Matrimoniali e allestimenti preziosi e sale eleganti e suggestive.
