Guida a Londra senza esserci stati – Spring Edition: Royal Parks

Pubblicato il 7 giugno 2011 da alesstar
(Andando avanti nelle ricerche per questo post mi sono resa conto che uno solo non sarebbe bastato – in realtà nemmeno due, o tre, o quattro sarebbero esaustivi – e siccome per i vari problemini di salute che ho avuto ultimamente stava tirando troppo per le lunghe, ho deciso che avrei parlato qui solo di alcuni dei parchi reali, quelli in cui sono stata o per cui avevo già qualcosa da dire, e lasciare per il futuro la possibilità di fare qualche altro post e aggiornare eventualmente mano a mano la cartina.)

In primavera stare all’aria aperta  nelle belle giornate è fantastico. Se poi si è a Londra, si può solo che avere l’imbarazzo della scelta di quale parco scegliere.

Secondo la mia guida del National Geographic (2004) a Londra ci sono 1700 parchi, compresi i piccoli cimiteri della City, l’11% della Greater London è adibito a parco per un totale di 180 kmq.

I parchi più grandi, ovvero i parchi reali, sono ex territori di caccia dei vari re, Regent’s Park era in origine una tenuta di campagna mentre St. James’s Park è quello di rappresentanza, mentre Richmond è il più grande.

La fauna che popola questi parchi ha un grande interesse scientifico ed è numerosa e in alcune zone anche selvaggia, come i cimiteri abbandonati ripopolati con porcospini, donnole, rane e volpi.

Fare un censimento dei parchi londinesi non è per nulla facile, basta aprire la cartina per farsi un’idea di quanti sono e dove sono, e tutti meriterebbero di esser visitati. Ma come per altre cose, scegliere un parco dove passeggiare, riposare o comunque passare il tempo dipende sempre dal tempo a disposizione, dalla zona che si è scelto di visitare nei dintorni e dagli interessi personali.

Iniziamo coi parchi reali. Il punto di riferimento è Royal Parks, il sito governativo loro dedicato, che raccoglie tutte le informazioni che si desiderano.
Al suo interno si trovano minisiti dedicati ognuno ad un parco, mappe interattive, informazioni di ogni tipo (come arrivare, dove parcheggiare, accessi per disabili, storia del parco, eventi, flora e fauna, punti ristoro, attrazioni, news ed altro).

Il bello di questi parchi è che non sono solamente distese di erba ed alberi, ma al proprio interno si trovano vari punti di interesse di diverso tipo.

Hyde Park

Si trova nella zona tra Westminster e Nottigh Hill, a grandi linee, ed è adiacente ai Kensington Gardens.

spacer
Foto di alesstar

Nel suo perimetro comprende il Serpentine, uno specchio d’acqua che attrae diversi tipi di uccelli acquatici che lo popolano in abbondanza. Inoltre in primavera ed estate (a maggio solo nel fine settimana, mentre in estate tutti i giorni) è possibile nuotarci a prezzi veramente popolari, per non parlare del panorama.

Nel periodo natalizio vi si svolge il Winter Wonderland (di cui avevo già parlato) ed è pieno pienissimo di scoiattoli cicciosi e morbidosi che amano osservare e rimediare cibo dai turisti.

I punti di interesse di rilievo sono indubbiamente lo Speakers’ Corner, un angolo creato nel 1872 riservato a chiunque voglia parlare di un argomento qualsiasi, basta che utilizzi un linguaggio appropriato ai discorsi pubblici; il 7 July Memorial, il monumento eretto in onore delle vittime degli attentati di Londra del 7 Luglio 2005; The Rose Garden, un giardino che ospita in maggio delle bellissime rose e altri fiori durante il resto dell’anno; in finale, la Diana Princess of Wales Memorial Fountain, in memoria della Principessa Diana, progettata per riflettere la sua vita ed il suo carattere.

Kensington Gardens

Un posto che adoro. Una grande spianata di parco (275 acri) dove passeggiare o prendere il sole (sì, a Londra il sole c’è!) è piacevolissimo. Per non parlare poi del fatto che è il luogo dove è nato Peter Pan, ha preso vita e vi continua ad abitare. Qui infatti J. M. Barrie ha conosciuto i bambini che ispirarono le sue storie, è qui che nel 1912 vi fece porre una statua che ritrae il fanciullo che non vuole crescere ed è qui che i bambini possono giocare ai Bambini Smarriti contro i pirati di Capitan Uncino.
spacer
Foto di amandabhslater

Oltre alla statua di Peter Pan, infatti, c’è il Princess Diana Memorial Playground, un parco giochi per bambini, gratuito, con tanto di campo indiani, nave pirata e casette dei Bambini Smarriti.

C’è un motivo se in questi parchi ci sono due luoghi dedicati a Diana, e il motivo è che dopo la separazione da Carlo la principessa visse qui, al Kensington Palace, luogo di nascita della regina Vittoria e palazzo reale dal 1689.

Da vedere nelle vicinanze, sicuramente il Round Pound, casa di molti uccelli acquatici, in particolare cigni, circondato nella bella stagione da sedie sdraio dove prendere il sole e ascoltare la musica dei musicisti nel gazebo.

Di fronte alla Royal Albert Hall si trova l’Albert Memorial: una statua gigantesca eretta in memoria del principe Albert, marito della regina Victoria, che con il baldacchino, d’oro come il ritratto del principe, è visibile da molti metri di distanza.

Dal lato opposto, invece troviamo i Giardini Italiani, un giardino ornamentale con statue, piante e fiori vari, fontane e vasche d’acqua.

The Regent’s Park and Pimrose Hill

Questo è un parco che non ho visitato ma mi piacerebbe molto.
Costituisce l’area verde più grande di Londra per poter fare sport ed era in principio una riserva di caccia comprata da Enrico VIII e lo stile dell’epoca si può ancora trovare nello stile dei giardini.

Diversi posti da visitare:
- lo zoo di Londra che tra gli altri animali ospita una colonia di 200 pinguini;

- il Queen’s Mary Gardens è un roseto molto famoso, deve il suo nome alla moglie di re Giorgio V ed ospita anche 9mila begonie; oltre a questo ci sono altre 4 zone adibite a giardini nel parco, con diversi stili e diversi fiori.

- lo Open Air Theatre, l’unico teatro professionale permanente all’aperto di tutta la Gran Bretagna, la cui stagione va da Maggio a Settembre con una grande varietà di spettacoli;

- un posto dove mi piacerebbe andare a mangiare è il Cow and coffee bean: si definiscono “dairy pub”, quindi immagino sia una sorta di latteria/pub del latte, in cui servono gelati, torte, frullati, caffè, te ed altri derivati del latte freschi e di provenienza biologica;

- infine, da Pimrose Hill si gode di un ampio panorama: si possono osservare lo zoo sottostante o spaziare con lo sguardo fino a Canary Wharf o al Millennium Dome

spacer
Foto di ChicagoGeek

St. James’s Park

Questo è un altro dei parchi in cui sono stata e anche questo mi è piaciuto molto. Il motivo principale per cui l’avevo scelto era per le caratteristiche sdraio a righe celesti per prendere il sole, che sono molto fotogeniche e che poi ho scoperto essere in quasi tutti i parchi reali.

Anche qui la fauna è ampia e particolare: ho avuto la fortuna di vedere un pellicano, bellissimo ed enorme (alto quasi quanto me, che sono 1,50 mt : D ), dei cigni con le relative famigliole, anatre e, come già mi era successo ad Hyde Park, dei bellissimi scoiattoli che osservano curiosi tutte le persone che affollano il parco.

Si trova in una posizione centrale della città: costeggia The Mall, fino a Buckingham Palace, con Pall Mall a due passi, e altrettanto vicino Trafalgar Square, e dall’altra parte il Big Ben e la zona di Westminster.
spacer
Foto di alesstar

Cosa vedere:

- The Blue Bridge: un ponte che attraversa lo specchio d’acqua del parco, da cui si gode una magnifica e panoramica vista di Whitehall, Buckingham Palace e London Eye (quest’ultimo si vede bene anche da altri punti del parco, è poco al di là del fiume).

- Memorial Gardens: sono in realtà poco fuori dal parco, proprio di fronte alla facciata di Bucnkingham Palace; composti da 12mila gerani rossi come le uniformi delle guardie.

- Nash Shrubberies: una porzione di giardino di arbusti di vario tipo, alberi bassi, piante sempreverdi piantate dall’architetto John Nash nel 1827.

Ed ecco la cartina, che vi consiglio di tenere sott’occhio


View Guida a Londra senza esserci stati – Spring Edition: Parchi e spazi verdi. in a larger map

Pubblicato in Guida a Londra senza esserci stati | 1 commento

GaLses News n°3

Pubblicato il 30 maggio 2011 da alesstar

Ciao, sono viva.

Ho un post per la GaLses in bozza da quasi un mese, ma son stata male una ventina di giorni abbondanti e quindi ho dovuto accantonarlo; in più il lavoro mi ha preso molto finchè non sono stata KO definitivamente la scorsa settimana.

Da stasera ricomincio a lavorare a pieno ritmo e dovrei anche iniziare a studiare per la sessione estiva.

Non significa che abbandono la Guida a Londra senza esserci stati, anzi spero di riuscire a riprenderla quanto prima, ma volevo solo spiegare lo stop di questo mese, che si è riflesso anche sulla pagina fan: se avete link e notizie da condividere riguardanti Londra potete condividerli lì.

Se intanto avete fame di letture, vi consiglio The ebook reader experience settimana 1 e settimana 2 (per ora) su Setteperuno , in cui racconto la mia vita con l’ebook reader Steve.

 

Pubblicato in GaLses News, Guida a Londra senza esserci stati, la feticista della carta stampata, post it | Lascia un commento

11 film per il 2011 – il punto della situazione

Pubblicato il 3 maggio 2011 da alesstar

Come per i libri, mi ero riproposta alla fine dello scorso anno di vedere 11 film specifici che avevo elencato.

Andandomi a riguardare le due liste, ho scoperto che benchè con i libri sia abbastanza indietro (ne ho finito uno e sono a metà, abbandonato da un po’, di un altro), per i film sono invece un passetto avanti, e  qualcuno l’ho beccato per caso in tv.

Beh, vediamo:

  1. L’alba dei morti viventi – Shaun of the Dead: divertente come me lo ricordavo, con qualche attore che si è poi visto in altri luoghi (tipo la protagonista di “Episodes” che appare per pochi secondi, o il pirata Davy Jones dei “Pirati dei Caraibi” e deejay di “I love Radio Rock” Bill Nighy); adoro la coppia Simon Pegg & Nick Frost e il loro accento british e mi riprometto di vedere quanto prima “Hot Fuzz“.
  2. Volevo solo dormirle addosso: la noia. Pasotti mi fa venir sonno. La Capotondi brava nel fare la rompicoglioni che vuoi solo cambiare canale. La metafora della multinazionale brutta&cattiva e la Milano che ti costringe a vagare per locali a fare il fighetto per non farti perculare dagli amici. Gli stereotipi. (Sì, lo so, c’è gente che lo incensa, sto film, che è un capolavoro. Non ho mai detto che di cinema ci capisco o che sono un supermaxiesperto).
  3. Mullholland Drive: eh. io non ci ho capito molto. ma mi hanno detto che è normale, che bisogna vederlo più di una volta, che Lynch non è per tutti. Per me sicuramente, non è.

 

Pubblicato in aless goes to the cinema | Lascia un commento

11 libri per il 2011 – La verità perduta

Pubblicato il 30 aprile 2011 da alesstar

spacer

Uno dei libri che mi ero proposta di leggere o rileggere quest’anno è un libro ormai fuori catalogo di un autore italiano dimenticato, precursore di Christian Jacq che intorno al 1997 con la serie “Il Romanzo di Ramses” diede il via ad una serie di pubblicazioni a tema Antico Egitto che andò avanti per qualche tempo.

Dell’autore so poco e nulla, ricavato dalla sovraccoperta di un altro suo libro, “Il medico di Gerusalemme”: nacque a Voghera ed era un medico, appassionato di archeologia inparticolare della Valle del Nilo, della Mesopotamia e del Sud America.

Il primo libro che lessi, nel settembre del 1995 (me lo ricordo perchè all’epoca avevo il “vizio” di inserire nei libri un foglietto con scritto mese ed anno di lettura, e in molti libri ci sono ancora, come in questo), fu “Il pittore del faraone e altre storie del mondo antico”. Una sorta di saggio, leggibile senza esser troppo tecnico e specifico, in cui si racconta di Ciro, della medicina nell’Antico Egitto, delle piramidi e della loro matematica, la mummificazione, qualche notiziola su Atlantide e sulla Bibbia, la donna nel mondo ebraico antico ed altre cose di questo genere.

Poi scoprì che in casa avevo “Masada”, un romanzo ambientato appunto nella città-fortezza omonima, durante l‘assedio romano durante la prima guerra giudaica, di cui però ricordo davvero poco o nulla.

In biblioteca, sempre nello stesso periodo, probabilmente intorno al 1996 o 1997, trovai “La verità perduta”, ambientato nell’Antico Egitto. Ricordo chiaramente un pomeriggio d’estate in cui macinai la seconda metà del volume, appassionatissima, presissima, non vedevo l’ora di vedere come andava a finire, letteralmente senza fiato. Così qualche tempo fa decisi di cercarlo, scoprendo che appunto è ormai fuori catalogo, che la Mondadori non lo ristampa più come molte – forse tutte – le opere di questo autore. Lo trovai però su Ebay, che per comprare libri usati trovo sia fantastico, e lo acquistai per pochi euro, roba che probabilmente le spese di spedizione erano più alte del libro.

Beh, delusione.

Il libro racconta del medico Nekao, che però ha studiato da scriba, ma siccome lo zio, l’unico parente rimastogli al mondo è medico, allora lo fa diventare medico. Di corte, perchè lo zio è medico di corte. Solo che Nekao è giovane e stolto e non so che ha fatto e per mezzo errore giudiziario per un paio d’anni deve fare il contadino. Poi quando ha finito, torna a fare il medico, va a casa dello zio, conosce la figlia di un amico/nemico di questi, si innamorano, ma siccome sono dei Romeo e Giulietta ante litteram con tanto di profezia negativa,  è meglio che si separino per un po’.
Allora Nekao va a fare il medico nell’esercito in Medio Oriente, e praticamente mezzo libro è ambientato lì, con vari intrighi militari e diplomatici, battaglie, gente che muore, gente che rimane ferita, gente che viene rapita e ogni tanto Nekao cura qualcuno.
Quando torna, lo zio è morto, la tipa se l’è sposata un altro che minacciava di mandare in rovina il padre di lei, Nekao si trasferisce a corte dove trova un faraone che non sta tanto per la quale in merito a salute, che cerca di far passare una riforma dove tutti gli dei vengano sostituiti dall’unico dio Aton, trova gente che non fa altro che tramare alle spalle del faraone sia pro che contro la riforma e ritrova la tipa.
Nekao e la tipa riprendono a frequentarsi, cercando di organizzare un divorzio, non ci riescono, si scoprono tutti gli altarini dei complotti vari, e ovviamente l’amore trionfa.

No, anzi, la noia trionfa. Perchè così come l’ho raccontato è anche troppo avvincente. In realtà tutto quello che alla fine si rivela essere il fulcro del romanzo accade nelle ultime 5 pagine, che ti chiedi “vabbè, mo in 5 pagine come fa a chiudere tutto quello che ha lasciato aperto fino ad ora?”, mentre quello che doveva essere lo sfondo delle vicende interessanti davvero, per quanto poco originali – la storia d’ammmmmore, il complotto, i tradimenti, il mistero dello schiavo Tuti – è in realtà per tutto il romanzo in sottofondo alla vita quotidiana di Nekao, medico militare e di corte, che cura acciacchi e malanni di vecchi soldati e faraoni.

Ora, è pur vero che essendo Tacconi un medico era più interessato a quella che era la professione in quel periodo – pur se con qualche termine anacronistico (non me li sono segnati, fidatevi, non mandatemi a cercarli) – però non puoi annoiarmi per 630 e rotte pagine mettendo in primo piano cose che interessano solo a te e lasciando sullo sfondo cose che per quanto banali sono accettate come tema d’intrattenimento da secoli (l’ammmore è il complotto, appunto).

Fatto sta che posto che la mia memoria è quella che è e sta peggiorando sempre più, le cose sono due: o a 15 anni avevo dei pessimi gusti in fatto di libri e mi entusiasmavo per roba assurda, oppure tutta la fretta di finire quel libro era perchè lo ritenevo già odioso all’epoca e non vedevo l’ora di finirlo per iniziarne un altro.

 

(Se nonostante questo post voleste leggere qualcosa di Bruno Tacconi, su Deastore ho trovato un po’ di suoi libri a prezzi accettabili . Se invece vi interessasse un saggio su medicina e letteratura, ho trovato questo saggio di due pagine )

 

Pubblicato in la feticista della carta stampata | Lascia un commento

GaLses News n°2

Pubblicato il 26 aprile 2011 da alesstar

Risorgo dalle ceneri pasquali, leggermente appesantita ma abbastanza sul pezzo.

  1. Ho approfittato della offerta di LaFeltrinelli.it ed ho comprato una guida della Giunti, della serie “Weekend a…”, ovviamente di Londra. L’ho pagata circa 6 euro, il suo prezzo pieno è 8.50. Divisa in 4 sezioni (itinerari, shopping, ristoranti e pub, alberghi), è leggera e comoda. All’interno della prima e seconda di copertina, grazie ad un sistema pieghevole, ci sono la mappa della metropolitana e quella della città, anche se limitata alla zona centrale (di Hyde Park c’è un solo angolo, Westminster solo la parte alta e il limite opposto è il Tower Bridge). Essendo una guida da weekend è molto sintetica, ma anche molto precisa. Contiene 4 itinarari a zone, una sezione dedicata allo shopping ed una dedicata a cosa fare di sera.
  2. Andrete a Londra a maggio? Su VisitLondon.com è già disponibile LondonPlanner del prossimo mese. Una guida in pdf scaricabile gratuitamente contenente tutti gli eventi del mese di maggio, molto corposa, che consiglio di leggere in tranquillità prima di partire.
  3. 23 fan per la pagina facebook di Guida a Londra senza esserci stati!!! Yeeeehhh!!! Per fine maggio puntiamo a 100, quindi ditelo ai vostri amici!
  4. Grazie ad un amico che mi ha chiesto consiglio per un itinerario, ho pensato: ma diamo a tutti questa possibilità, dell’itinerario personalizzato! Quindi, se andate a Londra prossimamente e  non sapete bene cosa vi potrebbe piacere – e sì, lo so, sono anche un po’ indietro con i post, quindi siete ancora un po’ spaesati anche per questo – mandatemi una mail a bluealessfactory [at] gmail [dot] com . Metteteci il nome, i vostri interessi, quello che vi piace nella vita, quello che cercate quando visitate una città, cosa vi piace fare nella vostra città, e vediamo cosa ne esce fuori.
  5. L’evento dell’anno: venerdì sarà il giorno delle Royal Wedding. Se non sapete dove e come seguirle, vi consiglio sul digitale terrestre La7d o in alternativa se avete problemi con il digitale terrestre o non avete una televisione a portata di mano e solo un pc, lo streaming su La7.it che aprirà il collegamento alle 11 a.m. Sulla home page del sito della rete ci sarà il link allo streaming, a fianco del quale sarà possibile commentare insieme agli altri spettatori (e io dovrei essere tra questi).
  6. E il tastino Paypal è di nuovo fra noi! Ora visibile in tutte le pagine: se volete fare delle donazioni – visto che questo blog vive del mio lavoro part time e dell’aiuto tecnico di un amico nei suoi ritagli di tempo – potete aiutare a far sì che continui a vivere con le vostre donazioni.
  7. Grazie all’amico tecnico di cui sopra, sono stati aggiunti i tastini social, in particolare per facebook e twitter. Quando condividete su twitter ricordatevi l’hashtag #GaLses .
Pubblicato in GaLses News, Guida a Londra senza esserci stati | Contrassegnato guida, guide, informazioni, Kate Middleton, London, Londra, map., mappa, matrimonio, nozze reali, principe William, royal wedding, Tower Bridge, underground, viaggio | 1 commento

GaLses News n°1

Pubblicato il 15 aprile 2011 da alesstar

GaLses è l’acronimo di Guida a Londra senza esserci stati, ma è anche l’hashtag ufficiale per twitter e friendfeed, e da oggi ho deciso di utilizzarlo anche per delle brevi news d’argomento misto tra un post completo e l’altro.

  1. Abbiamo la pagina ufficiale di facebook! Se siete iscritti, potete cliccare su “mi piace” della pagina fan e rimanere così aggiornati sulla pubblicazione dei nuovi post o di altre mini-news, nonchè sugli aggiornamenti di altre pagine dedicate a Londra o a luoghi/musei/pub/istituzioni/robe varie della città che verranno mano a mano condivisi.
  2. La Feltrinelli online ha due promozioni succose ed interessanti per i viaggiatori: dal 1 aprile fino al 31 maggio le Guide Routard sono in promozione con uno sconto di -5 € l’una, tra cui quella a Londra ; la seconda è dedicata al turismo col 20% di sconto, ed anche qui sono disponibili varie guide alla nostra città di riferimento.
  3. Mancano 14 giorni alle nozze reali, il sito ufficiale è in fermento, e presto ci saranno, qui e sulla pagina ufficiale, altre news per chi vorrà seguire l’evento in diretta, rimanete all’erta e non perdetevi i prossimi post!
  4. Vi piace il nuovo tema? E la foto in alto?
  5. Sta per scadere il dominio di Blue Aless Factory! Come sapete questo blog non ha pubblicità e non riceve proventi da nessuno dei siti linkati o dai prodotti di cui ho parlato/potrei parlare, vive solamente del mio lavoro precario e part time, e lo spazio web costa. Se foste interessati a fare delle donazioni per far sì che questo blog tiri avanti, lasciatemi un commento, nel cambio template ci siamo persi il tastino paypal, ma vi contatterò dandovi i riferimenti necessari alla vostra donazione.

Per oggi mi sembra tutto! E andate a cliccare “mi piace” !

 

Pubblicato in GaLses News, Guida a Londra senza esserci stati | Contrassegnato facebook, GalSes news, guida, LaFeltrinelli, Londra, royal wedding | Lascia un commento

Guida a Londra senza esserci stati – Design

Pubblicato il 27 marzo 2011 da alesstar

Questo per me è un argomento difficile, perché per quanto mi interessi di design, non ho mai adeguatamente approfondito, se non parzialmente in realazione ad altri miei interessi, come il brand management e la pubblicità, per dirne alcuni.

Nonostante ciò, avevo previsto di parlarne prima o poi nella GaLSES, poi facendo un salto da Mel Bookstore a Roma ho trovato nel reparto dei libri usati “Design Gran Bretagna“ e l’ho preso; leggiucchiandolo ho detto che prima lo facevo, meglio era, anche se probabilmente la genesi sarà lunga e dolorosa.

Intanto parliamo del libro. La versione che ho comprato io è del 2000, costava 21 euro circa, ma su Ibs la trovate a meno di 4 euro. Sono quasi 400 pagine, l’autrice è Penny Sparke, una delle più esperte di design in Gran Bretagna (così dice la presentazione a pagina 6), che imposta il libro come una vera enciclopedia: una sezione “Galleria” dedicata ai classici del design britannico, una “Storia del design britannico dal 1851 ad oggi“, un intervento di