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Fra deserti e moschee: diario di uno splendido viaggio in Oman

Cari lettori, è appena tornato da un magnifico viaggio in Oman un gruppo di viaggiatori del Tucano Viaggi Ricerca e ci piace proporvi le loro fotografie, insieme al diario di viaggio del nostro esperto accompagnatore, Davide Guglielmi. Vi proponiamo testo e foto perché un viaggio non finisce al momento del ritorno ma diventa ricordo, esperienza e cultura. Leggetelo, e se venite catturati dal fascino di questo Paese incantevole Paese del Medio Oriente cliccate qui: troverete tutti i nostri programmi di viaggio in Oman. Ecco dunque il diario di Davide Guglielmi. Buona lettura!

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Riunione del gruppo sull'itinerario. Foto di Giovanni Cappelli

Muscat, coordinate: N 23°35’28.0’’ E 058°26’08.5’’, fuoristrada finiti di caricare, provviste fatte,  serbatoio della benzina pieno e pressione dei pneumatici ok. Un cenno agli autisti e il viaggio ha inizio. Tre fuoristrada in carovana per 7 giorni con 3 autisti e dieci viaggiatori tra strade asfaltate, mulattiere di montagna, piste del deserto e spiagge incontaminate.
Una visita alla Moschea rende già l’idea di questo Stato proiettato nel futuro ma molto legato alle tradizioni, il forte di Nakhal lo conferma e le montagne dell’Hajar rendono il tutto più movimentato e avventuroso con mulattiere ripidissime che ci portano a quota 2000 metri. Al Hamra, “la rossa”, che ci tuffa nel medioevo con le sue case di “banco” ed il suo palmeto ci saluta al tramonto e per noi è ora di salire sopra il wadi Ghul per la notte.

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La grande Moschea. Foto di Davide Guglielmi

E’ venerdì e a Nizwa c’è il mercato del bestiame, da tutta la regione Dhakiliya arrivano persone per mettere all’asta i propri capi. Al souq si compra pesce fresco, carne ed ogni genere di verdura. A due passi c’è il forte con il suo torrione immenso da cui si gode di una vista stupenda su tutta la città. A mezzogiorno il suono di un altoparlante azionato dal muezzin ci indica che è ora della “grande” preghiera del venerdì, i negozi chiudono e la città si svuota. E’ ora di pranzare e dopo ci si muoverà in direzione Sud est per arrivare al Wahiba… Ora è deserto!

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Le sabbie di Wahiba. Foto di Davide Guglielmi

Tramonti, stelle, luna, albe, sabbia e silenzio due giorni scanditi dai ritmi del passato, della luce e del buio. GPS ON per tracciare nuovi percorsi tra le sabbie, qualche incontro con i beduini, ormai dotati di fuoristrada, che vanno in cerca dei loro dromedari per riportarli all’accampamento.
Dopo il secondo giorno di deserto troviamo Al Hij, da tutti conosciuta come Mahoot, centro di smistamento per i pescatori tra deserto e costa. Qua dobbiamo riempire le taniche di acqua, controllare i mezzi fuoristrada, fare ancora dei piccoli rifornimenti…. Ne approfittiamo anche per un pranzetto nel ristorante al centro del villaggio, ci lasciano la “lady room”, la stanza dedicata alle donne ed alle famiglie.

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Il Campo alla Baia di Khaluf. Foto di Giovanni Cappelli

Pranzo fatto, ora ci mancano pochi km per arrivare alla Baia di Khaluf, il percorso è strabiliante: ci attende una salina che ci intrattiene con i suoi miraggi, una spiaggia dove troviamo tantissimi fenicotteri rosa, passaggi molto difficili in fuoristrada per muoversi da una baia all’altra, spiagge infinite con gabbiani che si spostano al nostro passaggio, villaggi di pescatori… e quando si intravedono dune bianchissime in prossimità dell’oceano allora siamo arrivati!
Il campo è a poche centinaia di metri dall’oceano, quando saremo a dormire le sue onde ci culleranno per tutta la notte.

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Fenicotteri nella salina. Foto di Ezio Signorelli

Se fino adesso ci siamo sempre diretti verso Sud oggi dobbiamo invertire la rotta e incominciare a tornare a Nord, ci fermiamo a Khaluf e ne approfittiamo per accogliere i pescatori che tornano dalle loro spedizioni mattutine carichi di pesce, ripassiamo da Mahoot e puntiamo verso un’altra parte di costa che ha un che di sensazionale. Dopo il pic-nic sulla spiaggia raggiungiamo Rus Ruways: qua, su blocchi di arenaria, si sono formate delle dune che “cadono” nell’oceano e noi siamo proprio sul promontorio più alto per goderci questo spettacolo naturale. Prima di arrivare a Muscat  abbiamo ancora una notte da trascorrere a Ras Al Hadd, passare di qua rende il ritorno alla civiltà un po’ più dolce ed in più c’è la possibilità di vedere le tartarughe verdi che depongono le uova. Il ritorno alla capitale passa da Sur dove c’è il cantiere dei “dhow”, dal mausoleo di Bibi Mirian, da Wadi Tiwi e Wadi Shab e dalla spiaggia di Fins.

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Le dune di Rus Ruways sull'oceano. Foto di Maria Letizia Cavazzoni

All’arrivo Muscat ci attende con la sua eleganza, pulizia e classe. Il Sultano ha reso questa città un gioiello, una pietra preziosa da mostrare a chi la visita. I giardini verdi fanno da contrasto alle strade, l’area del Palazzo del Sultano è così tenuta bene che sembra finta, il porto con le navi e il dhow personale del Sultano fa da sfondo alla corniche piena di luci e colori, uomini in disdasha e donne in abbeya che passeggiano nei pressi del souq finiscono il quadro naturale dipinto per i nostri occhi. E’ l’ultimo giorno in questo Paese e troviamo una persona, Mohamed, che con poche frasi, la sua gentilezza, ospitalità e sensibilità chiude il cerchio del nostro viaggio offrendoci caffè omanita.

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Una piccola beduina. Foto di Davide Guglielmi

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INFO:
  Se volete andare in Oman ripercorrendo l’itinerario sopra descritto, questi sono i nostri programmi di viaggio (individuali o per gruppi). Per informazioni e prenotazioni: Il Tucano Viaggi Ricerca – Piazza Solferino 14/g, 10121, Torino- Tel. 011 5617061 – Fax 011 544419 – info@tucanoviaggi.com

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1 febbraio 2012 - Scritto da Viaggiatori

Fra Guru, spade e cavalli: in marzo venite con noi in India alla grande festa dei Sikh!

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Ogni anno, in marzo, i Nihang gareggiano a cavallo con spade e lunghe lance facendo straordinarie acrobazie per dimostrare il proprio valore, durante una grande festa che si chiama Hola Mohalla: in questa occasione trecentomila sikh si radunano per celebrare il loro decimo guru Govind Singh e si raccolgono intorno ai loro “Cavalieri”, i membri della confraternita dei Nihang. La festa dello Hola Mohalla si tiene nelle due principali città sante del Sikhismo: Amritsar, famosa in tutto il mondo per il suo straordinario Tempio d’Oro (nella foto sotto)  e Anandpur Sahib, mai toccata (finora) dal turismo di massa e proprio per quspacer esto tutta da scoprire con i suoi meravigliosi, candidi templi e le sue folle di fedeli, canti e colori.

Dal 7 al 17 marzo 2012 noi del Tucano Viaggi Ricerca organizziamo un viaggio alla scoperta di questo universo sikh, ancora poco noto anche fra gli abituali frequentatori dell’ India: un universo fatto di un grandissimo senso dell’ospitalità ma anche di tradizioni, di arti marziali (i Nihang gareggiano con una spada tradizionale chiamata gatka) e di spiritualità. La spiritualità del Sikhismo, una religione nata in Punjab fra il XV e il XVI secolo dalla confluenza di Induismo e Islam, e che mantiene elementi di entrambe queste religioni fondendole in modo originale.
Il viaggio che il Tucano organizza (per piccoli o grandi gruppi, ma anche per singoli) prende il nome dalla festa di Hola Mohalla e si chiama appunto Hola Mohalla: il grande raduno dei sikh del Punjab e i tesori dello Shekhawati. Se si formerà un gruppo abbastanza numeroso il viaggio verrà guidato da Marco Restelli,  professore a contratto di cultura indiana dell’Università Statale di Milano, giornalista autore di libri e reportage sull’India, consulente per l’Asia del Tucano Viaggi nonché curatore del blog MilleOrienti e del blog Viaggiatori che state leggendo. Un “veterano” dell’India, Paese in cui viaggia in lungo e in largo ormai da trent’anni. Vi aspettiamo dunque: per prenotazioni e informazioni: info@tucanoviaggi.com, tel. 011 5617061.
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23 gennaio 2012 - Scritto da Viaggiatori

Viaggio-avventura in America Latina: ecco due bellissimi video!

 

Ludovico de Maistre, Carlo  Alberto Biscaretti di Ruffia e Paolo Rignon sono tre giovani torinesi, in “arte” e su Facebook conosciuti come spacer Taurinorum Travel Team;  pochi mesi fa hanno compiuto un fantastico  viaggio-avventura di 30 giorni in Sud America, attraverso le Ande di Ecuador e Perù, a bordo di un piccolo Ape Piaggio.
E’ un’impresa che noi del Tucano Viaggi Ricerca abbiamo volentieri contribuito a sponsorizzare per la sua natura umanitaria: scopo del viaggio infatti (oltre a quello di compiere un’impresa mai tentata prima, cioè attraversare le Ande a bordo di un piccolissimo Ape Piaggio) è stato quello di raccogliere fondi a favore del Progetto Humanitas Onlus. Questa associazione, da sempre sostenuta da Tucano Viaggi, si propone di individuare e seguire – direttamente o in accordo con altre Organizzazioni umanitarie – iniziative di  sostegno e tutela di piccole comunità, minoranze etniche o gruppi tribali le cui necessità  non sono inserite nei grandi piani di aiuto internazionali.
Così, il viaggio dei tre giovani torinesi è servito anche ad aiutare la Fondazione Otonga, protettrice della biodiversità dell’Ecuador, e a raccogliere fondi a favore dei gruppi indigeni emarginati della regione di Baixo Cotingo, nello Stato di Roraima in Brasile. Ma ha permesso anche  di avviare un progetto di piscicoltura, ovvero l’acquisto di qualche migliaio di avannotti di pesce Tambaqui che dovranno popolare dei laghi, crescere e riprodursi, in maniera da diventare cibo per gli indigeni e permettergli di avviare una piccola economia sostenibile che offra occupazione e sviluppi il commercio. Al termine del viaggio, realizzato nell’ambito di Esperienza Italia 150,  l’Ape è stata donata alla Fondazione Otonga , protettrice della biodiversità dell’Ecuador, che la utilizzerà nei prossimi anni come mezzo operativo nella Foresta Otonga ed a Quito. 

 

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16 gennaio 2012 - Scritto da Viaggiatori

60 proposte per voi in Centro e Sud America: è uscito il nuovo catalogo del Tucano Viaggi!

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Una foto giovanile di Willy Fassio (oggi Presidente di Tucano Viaggi) nella giungla amazzonica

Il 2012 inizia con un sogno. Anzi, con 60 sogni: tanti quanti sono gli itinerari proposti dal nuovo catalogo “Centro e Sud America” appena prodotto dal Tucano Viaggi Ricerca e a disposizione di tutti nelle migliori Agenzie di Viaggio. Ma si può anche scaricare in formato PDF qui sul nostro sito..
Quasi 200 pagine per illustrare 60 proposte per tutti i gusti: vacanze mare, soggiorni naturalistici, itinerari archeologici o etnologici, spacer crociere indimenticabili. Tutti itinerari alla scoperta dei volti più affascinanti del continente latinoamericano.
Nel nuovo catalogo “Centro e Sud America” potete trovare una dozzina di tour diversi in Argentina e Cile, ma anche soggiorni mare all’Isola di Pasqua, in Venezuela, in Brasile e in Ecuador, crociere naturalistiche alle famose Isole Galapagos o in Antartide, oppure tour archeologici nei siti degli Inca in Messico.
Insomma si trova di tutto nelle quasi 200 pagine del nostro catalogo, a eccezione di una cosa: il Perù. Perché il Perú è la destinazione per cui siamo leader nel mercato italiano, e al Perù quindi è dedicato un intero catalogo a parte, anch’esso richiedibile o consultabile nelle migliori agenzie di viaggio.

I 60 itinerari del catalogo Centro e Sud America nascono da quasi 35 anni di esperienza del Tucano Viaggi e in particolare del suo presidente-fondatore Willy Fassio, che così racconta come iniziò questa avventura:”Tutto ha avuto inizio nel lontano 1968. Con alcuni amici partecipavo a una spedizione geo-etnografica nel bacino dell’Alto Orinoco in Venezuela, durante la quale venni in contatto con alcune comunità indigene Yanomami. Ero lontano dall’immaginare che avrei trasformato quella passione nella mia principale attività.”

Dalla fascinazione fortissima di quel viaggio nacque in Willy Fassio l’idea di creare un tour operator che sapesse offrire viaggi altrettanto belli a un pubblico esigente, raffinato e aperto alle emozioni delle vere scoperte. Così, da una straordinaria esperienza nel cuore dell’America Latina nacque il Tucano. E dopo 35 anni di attività e di successi in questo campo, ecco come Willy Fassio si rivolge ai lettori del suo catalogo: “Vi invito a sfogliare le pagine di questa raccolta di viaggi pensando che ognuno di essi ha una storia ed è il risultato di esperienza e impegno: quasi un messaggio nella bo

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