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Legalità fa rima con risanamento economico

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La presenza in Italia di extracomunitari clandestini ovvero, di chi non è in possesso di un regolare permesso di soggiorno, è stimata oltre le 500.000 presenze e certamente per  difetto e non per eccesso. Questo enorme popolo, proveniente da ogni parte del mondo, rappresenta una notevole piaga di lavoro sommerso che produce molteplici conseguenze negative in diversi settori di vita sociale. Per arrestare l’arrivo d’immigrati l’attuale Governo è orientato a chiudere i flussi d’ingresso per l’anno 2012 al fine di non allargare il numero di coloro che dopo un brevissimo tempo di regolarità, poi, restano senza lavoro e quindi diventano inevitabilmente clandestini, non potendo più rinnovare il permesso di soggiorno. Ciò premesso sarebbe opportuno che il governo Monti, in tempi di vacche magre e strette creditizie, valutasse l’opportunità di prendere i classici  due piccioni con una sola fava, varando una legge di regolarizzazione  dei clandestini  che  da un lato legalizzasse la presenza dei costoro  nel Paese e dall’altra  contribuisse a rafforzare le casse vuote dell’erario. Allora quale migliore occasione, se non agganciarsi allo sviluppo e al rilancio dell’economia? Via libera, quindi al volenteroso esercito di lavoratori al nero per la loro regolarizzazione in sintonia con un positivo apporto di danaro fresco a favore di una emergenza economica, con pochi precedenti simili. Vale la pena, quindi ipotizzare un po’ di conticini. Innanzitutto è tradizione pagare una tantum di 500 € per singola domanda di richiesta di sanatoria.  Moltiplicando per 500.000 entrerebbero nelle casse dello Stato 250.000.000 €.  Ancor più e meglio, dopo aver regolarizzato questa gente, gli stessi tra tasse e contributi pagate da loro e dai datori di lavoro, apporterebbero più o meno 6.000 €  l’anno, per un totale di 3 miliardi €  e scusate  se  è poco in tempi per i quali i pensionati al minimo di reddito e sotto la soglia di povertà vengono tartassati e spremuti dal fisco.  Sarebbe buon senso, pertanto, procedere con immediatezza  a varare la legge di sanatoria coniugando allo stesso tempo legalità e crescita economica.

Sempre per restare in tema di extracomunitari  il buon Monti si è ricordato anche dei tanti milioni di stranieri, già regolarizzati negli anni precedenti, che  devono rinnovare periodicamente il permesso di soggiorno per evitare lo status di clandestino. Il buon Mario e la sua bella squadra di ministri hanno regalato una bella stangata agl’immigrati motivando la necessità di risorse finanziarie da stornare alla spesa per le espulsioni territoriali degli stessi immigrati (per tutti i casi previsti dalle leggi in materia) e per la spesa corrente del personale utilizzato dal ministero dell’Interno  per il disbrigo dell’attività ordinaria in materia di immigrazione. A tal fine, l’importo  che devono pagare gli stranieri per il rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno varia in base alla durata del permesso stesso:

a)     80,00 € per validità da 3 mesi a 1 anno

b)    100,00 € per validità da 1 a 2 anni

c)     200,00 € per i permessi di lunga durata ovvero per le carte di soggiorno

Ovviamente oltre un contributo fisso di 27,50 €  (permesso in formato elettronico) e 30,00 € per il servizio reso dall’ufficio postale.

Per bontà governativa sono esenti gli stranieri minori di età, coloro che arrivano in Italia per cure mediche, i richiedenti asilo politico e analoghi casi di stretta necessità  o disagio.

Ciò, in concreto ha determinato il paradosso che gli stranieri in piena regola con le leggi italiane devono pagare il Fondo Rimpatri per gli stranieri non in regola .. buon senso richiede un immediato intervento di correzione del decreto prima che lo stesso entra in vigore alla data del 30 gennaio 2012.

Tags: 2012, contributo fisso, Ettore Colella Milano, extracomunitari clandestini, Fondo Rimpatri, italia, legalità fa rima con risanamento economico, Monti, richiesta di sanatoria, rilancio dell’economia

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