luglio 13 2011

Solo frutta cruda, grazie

Scritto da: admin - Categorie Media

Articolo scritto per Ctrl Magazine Estate 2011 (24° numero). Rubrica Ambiente. Pag. 72.

Quando penso al vasto ecosistema alimentare mi immagino un grande albero. Il tronco principale è costituito dagli onnivori, poi c’è un enorme ramo costituiito dai vegetariani, da qui si diramano i vegani.

Fino a poco tempo fa pensavo che l’albero alimentare si fermasse lì, che i vegani fossero la massima espressione del rispetto per gli animali e l’ambiente. Il ramo vegano ha invece generato una piccola foglia verde costituita dai CRUDISTI, ovvero coloro che si alimentano solo ed esclusivamente di vegetali, possibilmente bio e di stagione, crudi. I crudisti sostengono che gli esseri umani si siano sempre alimentati con cibi non cotti e che l’abitudine di cuocerli sia piuttosto recente, inoltre saremmo l’unica specie animale che cuoce il proprio cibo. Il crudismo (o raw food) comporta una dieta molto leggera e un buon pranzo crudista può effettivamente alleggerire la giornata.

Il ramo vegano/crudista ha generato un altro radicale modus vivendi: i FRUTTARISMO. In questa filosofia alimentare vengono mangiati solo frutti o vegetali che tolti dalla pianta non ne comportino la morte. Quindi, per esempio, la cipolla non può essere mangiata, ma il pomodoro sì. I fruttariani, per così dire, stanno ai vegani come i vegetariani stanno agli onnivori.

C’è in effetti anche un piccolo ramo di solo CARNIVORI, ma sono molto rari e aggiungerei per fortuna! Una popolazione eschimese nomade si nutre praticamente solo di renna, che è anche mezzo di trasporto e fonte di calde pellicce. Se per loro la renna è l’unico modo di nutrirsi in mezzo ai ghiacci (tra l’altro godono di ottima salute nonostante l’alimentazione monotona), da noi mangiare esclusivamente carne è consigliato solo dalle onoranze funebri.

Adele The Green Road

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giugno 14 2011

Scritto da: admin - Categorie Comunicati Stampa

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giugno 14 2011

Le ombre cinesi di Tim Noble & Sue Webster

Scritto da: admin - Categorie EcoTessuti

Le sculture di Tim Noble e Sue Webster sono le ombre-ritratto riflesse sul muro. Interessante l’uso degli scarti e rottami per creare la materia da cui nascerà l’ombra.

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giugno 13 2011

Ode al Basilico

Scritto da: admin - Categorie Media, Orto e Giardino

Articolo scritto per Ctrl Magazine di Giugno 2011 (23° numero). Rubrica Ambiente. Pag. 70.

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Sei vasetti di basilico.

La storia di continenti, popoli e culture si guardano intorno dal mio balcone. Ogni volta che prendo consapevolezza della storia di una pianta popolare rimango di stucco.

Sembra che il melo, il pomodoro e il basilico siano sempre stati sul mio balcone dalla notte dei tempi: “e dio creò l’uomo con un vasetto di basilico da 1,20 euro da pagare in cassa.” No, non andò così.

Il basilico è una pianta esotica almeno quanto l’avocado, ma ha un nome meno cretino. Semplicemente, la nostra cultura e il nostro clima lo hanno accettato già dal tempo degli antichi egizi e greci e romani.

La terra da cui ha origine questa pianta magica è l’Asia Tropicale e fu per un caso fortunatissimo che essa si adattò al clima temperato del mediterraneo. Il viaggio intercontinentale, affascinante quanto quello di un grande esploratore, di una pianta che ci piacque così tanto da esser denominata anche “erba regale” da gli antichi greci e latini.

Le proprietà del re delle erbe si possono sfruttare in ottimi infusi sedativi, antimicrobiotici e diuretici. La pianta è anche un ottimo rimedio naturale contro le zanzare. Il suo olio essenziale può esser utilizzato come profumo per attirare genovesi.

Quando tornate a casa, date una carezza al vostro basilico e ditegli che gliel’ha mandata l’umanità.

Adele The Green Road

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maggio 20 2011

Cosmesi Naturale Pratica

Scritto da: admin - Categorie Cura Personale, Libri

Francesca Marotta, Cosmesi Naturale Pratica, Stampa Alternativa, 10 €.

Questo libro è un utilissimo strumento per crearsi cosmetici naturali e sani con il semplice utilizzo di prodotti alimentari facilmente reperibili sul mercato.

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Riporto fedelmente una ricetta per lo scrub del corpo per rendere la pelle liscia e sana.

Scrub al semolino e yogurt

::: 3 cucchiai di semolino (semola di grano duro) integrale o bianco ::: 2 cucchiai di yogurt bianco intero fresco ::: 1 cucchiaino di cannella o zenzero in polvere

Mescolate insieme tutti gli ingredienti (da fare subito prima dell’uso)

Come si usa

Subito prima fare la doccia o il bagno, bagnate la pelle e massaggiate tutto il corpo con lo scrub, insistendo sulle zone ruvide come gomiti, ginocchia e talloni. Si può anche usare sul viso. Sciacquate abbondantemente con acqua tiepida. Non è necessario usare altri detergenti.

E’ un trattamento levigante ed emolliente immediato, che lascia la pelle morbidissima, pulita in profondità. Da fare non più di una volta alla settimana.


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maggio 11 2011

Le T-shirt in cotone biologico Earthpositive

Scritto da: admin - Categorie EcoTessuti

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I capi EarthPositive Climate-Neutral sono stati creati per dimostrare che i piu` alti standard in ambito ambientale, sociale e etico possono essere raggiunti in uno dei settori, il tessile, piu` inquinanti al mondo.

Le T-shirt EarthPositive sono Climate Neutral, cioè le emissioni di gas serra sono state ridotte a livelli pre-industriali grazie sia all’utilizzo dell`agricoltura biologica che non adopera fertilizzanti a base di petrolio, né pesticidi o erbicidi di sintesi e sia all’utilizzo, durante il processo produttivo, di energia pulita e rinnovabile di turbine eoliche.

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L`unico modo per agire attivamente nella tutela ambientale è infatti quello di cambiare le abitudini aziendali e ridurre ogni emissione con l`utilizzo di risorse locali e fonti di energia rinnovabili.

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Le T-shirt EarthPositive sono prodotte in regioni dell’India dove il cotone biologico è coltivato e raccolto a mano, senza l`utilizzo di mezzi meccanici.
La fonte primaria di energia sono trenta turbine che generano una fonte continua di elettricità rinnovabile.

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Ci vogliono ben piu` di 20,000 litri di acqua per produrre 1kg di cotone.Percio` il cotone EarthPositive viene coltivato in aree geografiche che ricevono fino al 95% della propria acqua dalle pioggie monsoniche. La pioggia dei monsoni riduce
il bisogno di sistemi di irrigazione su larga scala, progetti questi che normalmente vengono associati alle convenzionali piantagioni di cotone e che spesso, purtroppo, privano i villaggi di fonti di acqua, svuotando laghi e deviando fiumi.

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Particolare attenzione è rivolta alle acque di scarico, infatti,
il processo di scarico delle tinture avviene in un sistema di purificazione a circuito chiuso che utilizza bacini artificiali, filtrazione di sabbia e osmosi inversa per convertire acqua di scarico in acqua pulita.

EarthPositive è una linea 100% biologica, prodotta secondo il Global Organic Textile Standard e certificata da The Control Union e The Soil Association.
Le magliette EarthPositive sono equo e solidali. Gli stabilimenti di produzione sono stati verificati da Fair Wear Foundation e sono stati certificati da FLO – Fairtrade Labelling Organisation.
EarthPositive è certificato Oeko-Tex 100 Standard, Classe I. Oeko-Tex 100 Standard garantisce che i tessuti e le tinte utilizzati sono compatibili con la salute dell`uomo.

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Anche l’imbalaggio è rispettoso dell’ambiente. E’ fatto con materiali biodegradabili senza PVC e le scatole sono in cartone reciclato al 100%.

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maggio 10 2011

Bergamo-Catania A/R in treno

Scritto da: admin - Categorie EcoTurismo, Media, Mobilità

Articolo scritto da Adele per Ctrl Magazine di Maggio 2011 (22° numero). Rubrica Ambiente.
Pag. 64

Bergamo-Catania A/R in treno

Ad aprile avevo il tempo di farmi un viaggio.
Ho fatto uno zaino davvero “ingenuo” con un solo paio di scarpe, due paia di pantaloni e poco altro.  Me ne sono andata, così, a piedi verso la stazione dei treni di Bergamo. Finisco a Milano a trovare un’amica. Sto lì la notte e parto la mattina dopo verso la Toscana. Dormo pacifica sul treno, quando riprendo coscienza sono in Liguria nelle Cinque Terre, un paesaggio meraviglioso. Mi viene a prendere un amico, a Pisa, andiamo a festeggiare un compleanno in una cascina immersa nelle colline nei pressi di San Gimignano. La mattina dopo vado a Roma con un regionale, osservo per più di quattro ore la Toscana trasformarsi in Lazio anche negli accenti dei pendolari. Cinque giorni di anticipata estate nella capitale. Cammino cammino cammino, con Alessandra. Rivedo amici con cui avevo in sospeso anni di chiaccherate e riparto. In nove ore e mezza approdo in una piovosa Sicilia. Lì ho dei ricordi di cibo, tanto. Con mio cugino e la sua fidanzata giriamo i dintorni, è da anni che non tornavo a Catania. Quanta bellezza, quanti cannoli.
Con due chili in più nel corpo e nello zaino (uno scultore mi ha regalato un volto in pietra lavica), torno a casa con un diretto notturno. 17 ore in cui l’Italia mi si manifesta. La cosa più sconvolgente è che il treno è in orario.
Leggo sul biglietto che il mio viaggio in treno ha fatto risparmiare all’ambiente circa 300 kg di CO2 rispetto all’aereo. Cinque me di monossido di carbonio non andranno in giro a inquinare il mondo! Ne ho giovato in paesaggi di primavera, in racconti di passeggeri e pensieri. 300 kg in più di conoscenza e bellezza, che porterò sempre nello zaino delle esperienze consumata con lentezza.

Adele

The Green Road

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maggio 2 2011

Vestiti che fanno male a chi li indossa, a chi li produce

Scritto da: admin - Categorie EcoTurismo, Libri

Rita dalle Rosa, Vestiti che fanno male a chi li indossa, a chi li produce, Terre di Mezzo Editore, 2011, 10€.

Finalmente un libro che parla in modo semplice di tessuti e produzione tessile.

Questo manuale non è il solito compendio incomprensibile di come vengono prodotti i tessuti che indossiamo, ma una chiara e sintetica guida per comprendere al meglio la macchina che sta dietro l’abbigliamento.

150 pagine di consapevolezza, in cui capire tutti gli aspetti che stanno dietro una maglietta. Un excursus che parte dalle principali fibre tessili, naturali e artificiali, fino ad arrivare al nostro armadio.

Con questo volumeè facile imparare a leggere le etichette (ovvero gli ingredienti) dei tessuti e le conseguenze di ogni acquisto per il pianeta e la nostra salute.

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