lunedì 13 febbraio 2012

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La pappa al pomodoro in TV

Vi aspetto oggi alle ore 18 sintonizzati sul canale Alice TV (canale 416 di SKY) per vedermi preparare dei gustosissimi spaghetti con le polpette tratti dal mio libro "la pappa al pomodoro" Farete il tifo per me?!?!

domenica 5 febbraio 2012

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Le frittelle di Riso


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Mi piace tanto cucinare, e questo credo che oramai si sia capito! ma ancora di più mi piace tanto mangiare, tutto, dal dolce al salato, anche se prediligo il salato. 
Adoro Roma, la città in cui vivo con la mia famiglia da 13 anni, ma ogni tanto ho nostalgia di un sacco di buoni piatti della tradizione toscana....ed è proprio per questo motivo che mi ritrovo spesso a cucinarli...
Come non ricordare i crostini di fegatini di pollo, i budini di riso, la pappa al pomodoro, la torta di ceci e poi .....le mitiche frittelle di riso di San Giuseppe! 
Queste frittelle sono simili alle castagnole ma la loro farcitura è fatta appunto di riso. 
Esistono diverse versioni di frittelle di riso. Alcuni mettono un pò di Rum, marsala o vinsanto oppure viene aggiunta l'uvetta ma io ho preferito proporvi una ricetta semplice, che piace sia ai grandi che ai più piccoli.
Ma perchè si chiamano frittelle di San Giuseppe?
La tradizione vorrebbe che queste frittelle vengano preparate il 19 marzo, San Giuseppe appunto, in occasione della festa del babbo (rigorosamente ‘babbo’ e non ‘papà’ dalle nostre parti). Non c’è forno o pasticceria in Toscana che già in questo giorno non profumi di frittelle. In realtà ormai si inizia a cucinare queste frittelle già nel periodo di carnevale insieme ai cenci (modo toscano per chiamare le frappe)
E veniamo adesso alla ricetta!

Ingredienti per circa 40 frittelle:
- 200 gr di riso
- 600 gr di latte
- 300 gr di acqua
- 2 uova
- 80 gr di burro
- 80 gr di zucchero
- buccia di limone grattugiata
- buccia di arancia grattugiata
- 1 pizzico di sale
- olio di girasole per friggere




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Preparazione
Mettere il latte con l’acqua in una pentola capiente, far scaldare e poi aggiungere un pizzico di sale e metà del burro.
Aggiungere metà dello zucchero e buttare quindi il riso, la scorza grattugiata del limone e arancia.
Fare cuocere il riso a fuoco basso fino a quando il latte si sarà completamente assorbito.
Solo a questo punto aggiungere il rimanente zucchero e burro e mescolare.
Spengere il fuoco e lasciare raffreddare il riso almeno qualche ora. Una volta raffreddato aggiungere i tuorli d’uovo leggermente sbattuti e gli albumi montati a neve ferma . Creare delle palline di composto e immergere nell’olio bollente. Scolare con una schiumarola, asciugare bene su un foglio di carta assorbente e passare le frittelle nello zucchero.



sabato 21 gennaio 2012

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Il libro di Daniele Persegani: "Il pranzo della domenica" - piaceri e tradizione della cucina italiana


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La mia libreria pullula di libri di cucina ma solo alcuni di questi vengono sfogliati più di una volta e rimangono costantemente sul bancone della mia cucina per consigliarmi e supportarmi nella preparazione di un pranzo; tra questi pochi fortunati c’è sicuramente “Il pranzo della domenica” di Daniele Persegani, chef di Casa Alice.
 Il libro, edito da Sitcom Editore, contiene oltre 80 ricette e vuole essere un tributo a un’abitudine della tradizione italiana: riunirsi intorno ad una tavola ben apparecchiata per trascorrere i giorni festivi allietati da una piacevole compagnia e dal buon cibo della nostra tradizione culinaria.
Ed è proprio per questo motivo che adoro questo libro poiché incarna in pieno il mio motto secondo il quale “cucinare è un gesto d’amore”. Attraverso una ricetta o un impiattamento originale ma anche attraverso una tavola ben apparecchiata, puoi fare felici le persone che ami, puoi parlare di te e della tua storia.
Ecco, il libro di Daniele rappresenta tutto ciò, parla di lui, della sua infanzia e della sua famiglia attraverso una carrellata di ricette che lo raccontano ma non solo. Il libro infatti contiene anche consigli sulla mise en place della tavola per tutte le occasioni poichè per Daniele, riporto le sue testuali parole,  “il piatto, quando lo presenti al cliente, deve avere quella caratteristica che gli inglesi chiamano "apetizing" cioè ti deve invogliare ad affondare le posate nella vivanda e gustartela!”
Ma conosciamo meglio Daniele Persegani, così capirete meglio anche il suo libro…
Io ho avuto il piacere di conoscerlo 1 anno fa durante la mia partecipazione alla trasmissione Casa Alice.
Daniele Persegani, classe 1972, nasce a  Cremona (città dei violini, del torrone e della mostarda) da mamma Emiliana e padre Cremonese. E’ cresciuto in una casa molto grande insieme agli zii, ai nonni ed ai genitori, proprio come nelle vere famiglie di “una volta”. Da piccolo passava il tempo in cucina nell’osteria della nonna e la guardava incantato mentre tirava a mano col mattarello di rovere chili di sfoglia all’uovo ed affettare ,quasi con riti magici, i salumi emiliani …. Ed è proprio da lì che nasce la sua passione per la cucina e per le tradizioni.
La sua infanzia nel piatto si chiama "pasta rustida" una sorta di tagliatelle condite con il sugo di borlotti appena macchiato di pomodoro e saltato in padella finché non diventa tutto croccante.
Daniele, oltre ad essere un ottimo chef e docente di cucina presso l’istituto Alberghiero di Salsomaggiore Terme è anche ristoratore de “L’Osteria del Pescatore” dove, insieme a sua sorella, ha voluto rievocare la cucina delle tradizioni e della nonna.
Si ritiene una persona solare, estroversa ma anche un nostalgico a cui piace ricordare il passato e la sua infanzia trascorsa nella semplicità di una paese che ha fissato nella memoria momenti bellissimi.
Sarà per questo motivo che adora le canzoni ital
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